E ti vengo a cercare: Franco Battiato
di Leo Spanu
E ti vengo a cercare è una canzone fuori concorso per definizione, inserirla in una delle tante classifiche canzonettare che tanto piacciono ad un pubblico televisivo di analfabeti musicali è un insulto all'intelligenza. Forse, con questa canzone, Franco Battiato (1945-2021) ha raggiunto i suoi massimi livelli, la musica si sposa perfettamente con il testo ed invece di una semplice canzonetta ne esce un manifesto filosofico e morale che colpisce il cuore e la mente di chiunque abbia ancora sensibilità e amore per tutto ciò che c'è di bello nella vita.
Un paio di osservazione: la donna amata dall'autore è la versione moderna e più vera della donna angelicata dei poeti del Dolce Stil Novo; la Beatrice di Dante è una creatura perfetta che permette al poeta la comunicazione con Dio. La donna di Battiato è qualcosa di più, è divina e umana contemporaneamente, perchè in lei l'uomo ritrova le sue radici, concetto in cui mi ritrovo pienamente. Del resto basterebbe capire il senso e il valore di queste idee per rendersi conto che, almeno nei paesi democratici, la donna non è un oggetto a disposizione dell'uomo; allora non ci sarebbe più bisogno di riempire le piazze di scarpette rosse.
Altra annotazione: ma il tempo non passa mai? Sono aumentati a dismisura i "parassiti senza dignità"; la nostra classe dirigente, salvo qualche rara eccezione, è un esempio di mediocrità culturale e umana. Abbiamo mandato al potere il peggio di uomini e donne, altro che emanciparci dai cattivi desideri e dalla ferocia; altro che cercare la divinità nelle nostre aspirazioni. Le belva che è in noi, vedi quel che succede in Ucraina, in Iran, in Afghanistan, ha sempre sete di sangue. E noi non abbiamo neppure il coraggio di parlare.
E ti vengo a cercare (1988)
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perchè ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un sentimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te
dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia se.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perchè mi piace ciò che pensi e che dici
perchè in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà
emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del bene e del male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perchè sto bene con te
perchè ho bisogno della tua presenza.
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