Addio e grazie, anche se non so di che

 di Leo Spanu

Proviamo a fare un'analisi del voto partendo e restando nel piccolo, cioè nel mio paese, Sorso. Elezioni fiacche e distratte, la percentuale dei votanti è stata del 49,32 %; meno della metà degli aventi diritto e questa è una notizia davvero deprimente specie per chi, come lo scrivente, ha fatto politica nel secolo scorso e ricorda campagne elettorali che sembravano la festa del paese data la partecipazione popolare: mancavano solo  mortaretti, petardi e tric-trac. 

Chi non è andato a votare ha sbagliato e ha perso; l'indifferenza è sempre un errore perchè favorisce la nascita di estremismi e dittature ma il popolo italiano pensa di essere furbo ed è sempre pronto a saltare sul carro del vincitore magari solo per sparlare di chi comanda. A volte mi viene il dubbio che non sia la solo la classe dirigente ad essere ignorante ma anche tutti quelli che pensano che votare sia inutile, tutti quelli che votano senza pensare. La democrazia è partecipazione: nessuno ha mai detto che sia una forma perfetta di governo ma è l'unica che garantisce la libertà alle persone. 

Andate a vedere cosa sta succedendo in Russia o in Iran. Poi parliamo pure del sesso degli angeli e d'altro. 

A Sorso ha vinto il centro destra, naturalmente, come ormai succede da troppo tempo. Sorso ha avuto il primo sindaco socialista della Sardegna e il socialismo democratico è stato per molto tempo una scelta politica della nostra popolazione; anche il fascismo, durante il ventennio, è stato alquanto estraneo alla nostra cultura ma i tempi cambiano e non sempre in meglio.

Quando Berlusconi conquistò il cuore e lo stomaco degli italiani qui a Sorso venne eletto deputato, con una marea di voti,  il sindaco di Ardara (un paesino con una bella chiesetta romanica), uno che a Sorso c'era passato solo quando da giovane giocava a calcio. Quando a Berlusconi dissero che Sorso, provincia di Sassari, un milione di chilometri dalla Costa Smeralda, era il primo paese in Italia per i voti  presi (in percentuale) da Forza Italia, il cavaliere, commosso, mandò ai dirigenti locali un vagone di bandierine, santini, medagliette, cravatte più altri premi e cotillons.

Un mio ex compagno di partito (socialista) fulminato sulla via di Arcore da "meno male che Silvio c'è" cercò insistentemente di corrompermi con una spilla tricolore da appuntare sulla giacca. Non vi dico, per educazione, la mia risposta.

Io non so se a Sorso esiste una sezione del partito della Meloni, penso di no, ma la signora ha preso ben 960 voti. Più del partito del sospeso (causa legge Severino) onorevole locale che faceva il  il tifo per Toti (non il calciatore ma il presidente della regione Liguria): appena  955 malgrado il comizio in piazza e la macchina in giro con "vota qua e vota là". Mi sembra che sia l'unico che abbia fatto campagna elettorale nel nostro paese ma il suo fiuto politico dev'essere in fase calante: ha fatto votare un partito che non esiste, alla prima uscita si è sciolto come una scoreggia all'aperto: un pò di puzza e basta.

Neanche i 5 stelle esistono a Sorso ma prendono 1268 voti, sono il primo partito. Poi chiedi in giro chi li ha votati e ti rispondono nessuno. Tutti eredi di Ulisse.

E veniamo alla parte dolente (per me):  il Partito Democratico ha preso 948 voti.  Un risultato in linea con quelli degli ultimi anni, ormai i nostri rappresentanti della sinistra si sono chiusi in una riserva indiana, in attesa di estinzione. Ci sono dei consiglieri comunali ma cosa stiano facendo è un mistero, almeno per me. Io ho votato questo partito ancora una volta ma senza nessuna convinzione: lo spirito del socialismo democratico che dovrebbe esistere nel PD non riesco più a sentirlo: sembra l'erede decaduto della vecchia Democrazia Cristiana ma senza gli uomini, le idee e le capacità di quel partito. 

Il Partito Democratico è diventato una "cosa" senz'anima e non riesce a dire più niente di sinistra. Forse è il caso di cogliere questi anni di opposizione forzata, forse stare fuori dal governo può essere  l'occasione per la rifondazione e il rinnovamento del partito. Negli uomini e nelle proposte politiche.

Ultima osservazione, rivolta a quelli che non hanno votato e a quelli che hanno votato Meloni perchè "è una donna cazzuta" o perchè "proviamo anche questa": sappiate che ha vinto la destra non il centro destra. Ricordatelo quando ricomincerete con i brontolii per il  "governo ladro." 

E adesso vediamo se i treni arrivano in orario

NOTE

Ho citato solo i risultati elettorali del Senato. Le differenze con la Camera sono minime.

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