Il mio nome (non) è James Bond

 di Leo Spanu

Nella presentazione dell’ultimo film di James Bond (io sono sempre rimasto fedele a Sean Connery) hanno dato una notizia clamorosa: il prossimo 007 sarà donna, nera, italiana in onore a Matera, dove ormai girano tutti i film, e si chiamerà Giacomina Bonda. 

Un trovata geniale perché ormai siamo stanchi dei film di ieri riciclati e rifatti male: Il giustiziere della notte (ridateci Charles Bronson!); Conan il barbaro (ridateci Arnold Schwarzenegger!); Tomb Raider (ridateci Angelina Jolie!). Una trovata fantastica perché possiamo riprogrammare i vecchi personaggi ormai obsoleti e ridare nuova linfa ad un cinema che si rigira su se stesso perché a corto di idee (mancano sceneggiatori e registi bravi come quelli di una volta). Vediamo qualche esempio.

Ramba. La scena più spettacolare è quando, dentro il posto di polizia, la lavano nuda con la pompa di scarico della lavatrice e, siccome l’acqua è ancora bollente, le scaldano (sgradevolmente) la patonza. E pochettino si incazza! Non si contano i morti. C'è stato qualche problema a trovare l’attrice adatta al ruolo perché la dinastia di Sylvester Stallone si è estinta a causa di tutti i pugni che lui ha preso in testa come Rocky.

Rocka. Modificato anche il cognome che da Balboa è diventato Bamboloa (per mantenere una quasi rima con lo sponsor con il caffè Meravigliao). L’attrice è sempre la stessa, una cavallona (stallona sembrava brutto per una donna) che al decimo film della serie ha cambiato sesso; tanto con la faccia che si ritrovava ormai tutti la chiamavano Rocky (per gli amici Dieci)

Conannah la barbara (con la h come Deborah). La versione femminile del guerriero cimmero è strepitosa. Da urlo la scena quando lei, legata all’albero sado-maso, prende a morsi tutti gli uccelli che si avvicinano. Avevano proposto la parte a Brigitte Bardot ma lei difende tutti gli animali.

Forresta Gampa.  Il film è stato sospeso perché la protagonista non accettava cioccolatini dagli sconosciuti. E neppure dai conoscenti.

Harriet Fotter. Il film è stato proibito ai minori di 14 anni perché la protagonista faceva strane magie specialmente quando si toglieva gli occhiali. E non solo gli occhiali.

Naturalmente il processo creativo può essere invertito ma confesso che l’argomento mi appassiona meno. Comunque, per chi fosse interessato, posso suggerire qualche titolo.

Cleopatro; Giulietto e Romeo; Maryo Pomppins.

Continuare a piacere.

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