Storia del cinema (6-26)

Storia del Cinema (6-26) fantascienza, fantasy, horror e tanto altro

di Leo Spanu

VOTO 7

Deep Rising. Presenze dal profondo (1998) di Stephen Sommers. 106 minuti. Treat Williams, Kevin J. O Connor, Wes Studi, Famke Janssen, Djimon Hounson.  Una crociera  movimentata, anche troppo.

Farenheit 451 (1966)di  Francois Truffaut. 112 minuti. Con Oskar Werner, Julie Christie. 
Tratto dall’omonimo romanzo di Ray Bradbury il film non è all’altezza del romanzo. C’è stato un rifacimento nel 2018 ma è meglio lasciar perdere.
Julie Christie

Gli avventurieri del pianeta Terra (1975) di Robert Clouse. 94 minuti. Con Yul Brynner, Max Von Sydow. Tratto dal romanzo”L’ultimo guerriero”  di Bill S. Ballinger. Il film, di ambientazione post apocalittica, merita la citazione perché Yul Brynner era veramente bravo.

Il tocco della medusa (1978) di Jack Gold. 105 minuti. Con Richard Baurton Lino Ventura, Lee Remick. Un poliziotto indaga sul tentato omicidio di uno scrittore. Ma l'uomo, in coma profondo, ha strani poteri che mettono in pericolo il mondo.
Lee Ramick

Il villaggio dei dannati (1960) di Wolf Rilla. 77 minuti. Con Georges Sanders.
Tratto dal romanzo “I figli dell’invasione” di John Wyndham. Il film ha avuto un sequel  (La stirpe dei dannati, 1963) che non ho visto e un rifacimento nel 1995 da parte di John Carpenter.
Malgrado la mia ammirazione per Carpenter il primo film (in bianco e nero) è decisamente superiore.

Immortals  (2011) di  Tarsen Singh Dhandwar. 110 minuti. Con Henry Cavill, Mikey Rourke, Freida Pinto, Stephen Dorf, Luke Evans, Johnny Hurt. La mitologia greca (Teseo) rivisitata dal cinema americano. Divertente. Freida Pinto è di una bellezza favolosa tanto quanto è brutto Mikey Rourke. Ma non era il bello per antonomasia?
Freida Pinto

Il tredicesimo piano (1999) di Josef Rusnak. 100 minuti. Con Craig Bierko, Vincent d’Onofrio. Tratto da un romanzo di Daniel F. Galouye. La realtà “virtuale” come una serie di scatole cinesi.

La fuga di Logan (1976) di Michael Anderson. 120 minuti. Con Michael York. Per legge si deve morire a 30 anni. Decisamente il mondo non è un paese per vecchi. Oscar per gli effetti speciali.

La tempesta del secolo (1999) di Craig R.  Bayley. 256 minuti. Film per la televisione tratto da una sceneggiatura  di Stephen King. Sto aspettando il sequel perchè la storia non era finita. Invece ti rifanno a ripetizione storie morte e sepolte.

Le colline hanno gli occhi (1977) di Wes Craven. 89 minuti. Film costato pochissimo e che ha incassato moltissimo. Gli occhi sono spuntati ad almeno altri due gruppi di colline. In questo caso il vizio dei sequel sta rovinando il cinema.

L’invasione degli ultracorpi (1958) di Don Siegel. 80 minuti. Tratto dall’omonimo romanzo di Jack Finney è il primo dei film ricavati da quel racconto. Girato in bianco e nero  i” bacelli” sono una delle invenzioni più fortunate della fantascienza.
Rifacimenti: Terrore dallo spazio profondo (1978) di  Philip Kaufmann con Donald Sutherland;  Ultracorpi, l’invasione continua (1993) di Abel Ferrara; Invasion (2007) di Oliver Hirschbiegel con Nicole Kidman e  Daniel Craig. Il primo film aveva una conclusione pessimistica ma gli americani amano il lieto fine e costringono i registi a stravolgere i loro film.
Anche The Faculty (1998) di  Robert Rodriguez è un figlio non riconosciuto di Finney.
Invaders (1986) è invece un parente alla lontana.

L’ora nera (2011)di Chris Gorak. 85 minuti. Film russo di serie B con alcune trovate felici.

L’ultimo dei templari (2011) di Dominic Sena. 95 minuti. Con Nicolas Cage, Ron Perlman, Cristopher Lee. Spesso i titoli italiani non hanno nessun rapporto coi titoli originali e con la trama. 
In questo caso si tratta di un film sulla stregoneria. Nicola Cage per questo film è stato premiato come il peggior attore protagonista, naturalmente il premio non è stato ritirato. Nicolas Cage gode anche del titolo come peggior coppia del cinema: chiunque reciti con lui si guadagna il premio.

L’uomo che visse nel futuro (1960) di George Pal. 103 minuti. Con Rod Taylor, Yvette Mimieux, Probabilmente la miglior trasposizione cinematografica de “La macchina del tempo” di H.G.Welles. Premio Oscar per i migliori effetti speciali. Nel 2002 è stato rifatto col titolo The time machine da Simon Wells, non male.
Yvette Mimieux

Yado. Red Sonia (1985) di Richard Fleischer. 89 minuti. Con Brigitte Nielsen, Arnold Schwarzenegger, Paul Smith. Piacevole fantasy tratto da un racconto di Robert  E. Howard. 
La Nielsen è al suo esordio e bisogna dire che era bella prima di gonfiarsi viso e tette. Il personaggio di Red Sonia è diventato protagonista di una serie televisiva.
Brigitte Nielsen

Krull (1983) di Peter Hyams. 116 minuti. Con Ken Marshall, Lysette Antony. C’è pure un giovanissimo e sconosciuto Liam Neeson. Un fiasco clamoroso all’uscita, oggi è considerato un film cult. Valli a capire i gusti, eppure nel genere fantasy ha anticipato molti temi.

Mutant Chronicles (2008) di Simon Hunter. 111 minuti. Con Thomas Jane, Ron Perlman, John Malkovic. Tratto da un video gioco alterna trovate interessanti a momenti di una banalità disarmante. Eppure gli attori sono bravi. Dove sono finiti i registi di una volta, quelli che con uno straccio di trama ti inventavano dei film incredibili.

Nave fantasma (2002) di Steve Beck.  87 minuti. Con Gabriel Byrne, Juliana Margulies, Karl Urban. Mai recuperare relitti o navi fantasma. Troppe rogne.

Prometheus  (2012) di  Ridley Scott. 124 minuti. Con Noomi  Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce. L’ho inserito in questa classifica perchè Ridley Scott è un grande regista e Noomi Rapace (trilogia di “uomini che odiano le donne) un’attrice straordinaria. 
Il film, che dovrebbe essere il prequel della saga di Alien, è un polpettone indigesto;  ci sono  momenti  tuttavia che mostrano cosa questo film poteva diventare in mano a un Ridley Scott meno confuso. Il sequel  “ Alien Covenant” (2017) è davvero imbarazzante. E’prevista un terza puntata.
Noomi Rapace

Punto di non ritorno (1997)di  Paul  W.S. Anderson. 92 minuti. Con Sam Neill (Jurassick Park), Laurence Fishburne. Piccolo grande film, oggi è diventato un cult ma all’uscita è stato un fiasco totale di pubblico e di critica. Forse mischiare teorie gravitazionali, buchi neri e l’inferno di Dante è stato sgradito a molti spettatori. Oggi è stato scopiazzato da tanti in video giochi a altro.

Push (2009) di Paul McGuigan. 111 minuti. Con Chris Evans, Dakota Fanning, Djimon  Hounsou. Curioso film sui poteri extrasensoriali. Evans è simpatico, forse perchè non è ancora diventato Capitan America, uno dei personaggi più insopportabili dei fumetti. Dakota Fanning, ancora ragazzina, qui è al meglio come attrice. Diventata grande è diventata anche un’attrice insulsa.
Dakota Fanning

Resident Evil (2002) di  Paul W.S. Anderson. 100 minuti. Con Milla Jovovich, Michelle Rodriguez. Il primo di una serie infinita (sette ?), il migliore è il secondo ma anche il terzo si può guardare poi è notte fonda.

Ritorno al futuro (1985) di  Robert Zemeckis. 116 minuti. Con Michael  J. Fox, Christopher Lloyd. Il primo di una fortunata trilogia. Il primo ha vinto un Oscar per la musica.

Society. The Horror (1989) di  Brian Yuzna. 98 minuti. Film abbastanza schifoso da vedere, ci vuole uno stomaco buono. Una satira della società americana.

Supernova (2000) di Walter Hill. 87 minuti. Con James Spader, Angela Bassett, Lou Diamond Phillips.
Angela Bassett

The Abyss  (1989) di James Cameron. 146 minuti. Con Ed Harris, Mary Elisabeth Mastrantonio. Premio Oscar per gli effetti speciali.
Mary Elisabeth Mastrantonio

The core (2003) di Jon Amiel. 135 minuti. Con Aaron Eckhart, Hilary Swank, Stanley Tucci. Viaggio al centro della Terra per fare un massaggio cardiaco al pianeta collassato.
Hilary Swank

The day after tomorrow. L’alba del giorno dopo (2004) di Roland Emmerich. 124 minuti. Con Dannis Quaid, Jake Gyllenhaal. Il film vale solo per gli effetti speciali davvero spettacolari.

The last days (2013) di David e Alex Pastor. 100 minuti. Film spagnolo poco conosciuto ma interessante.  Un’epidemia chiamata “ il panico” uccide chiunque si avventuri all’aria aperta. Un ragazzo cerca di raggiungere la fidanzata viaggiando sottoterra.

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