Non so come andrà a finire
di Leo Spanu
Non so come andrà a finire questa crisi politica: troppe
incognite e il partito democratico, che dovrebbe portare in salvo un paese che sta affondando in un
mare di odio e di fascismo, sembra una barca sgangherata che fa acqua da tutte
le parti.
Non per un Calenda che se ne va (a proposito chi è Calenda?) ma per i
Franceschini e gli Orlando che si propongono di ritornare al governo; saltare il turno per
lasciare spazio a nuove forze, a uomini e donne che non hanno mai avuto
incarichi di governo, no?
Il limite del partito democratico è sempre lo stesso: l’incapacità
dei suoi dirigenti di sacrificare le
aspirazioni personali (legittime peraltro) per lavorare nell’interesse comune.
Specie in contesti difficili come quelli
attuali .
L’incapacità politica di Salvini, la sua
immensa vanità che lo ha portato ad un delirio
di onnipotenza, ha ridato all’Italia una
nuova possibilità. Un vero colpo di fortuna!
C’è un paese che ha bisogno di serenità per affrontare le
sfide economiche che ci attendono, c’ è un paese che ha bisogno di recuperare le
regole di una civile convivenza.
Basta con le bugie seminate nella mente degli italiani con
un cinismo ributtante, la criminalizzazione di minoranze indifese, le complicità morali col genocidio di povera gente che fugge
da miseria e guerre.
Questo è un paese ricco di cultura e di umanità che anche
nei periodi più bui della sua storia (vedi il ventennio fascista) ha sempre
saputo trovare intelligenza, coraggio e cuore per riscattarsi dagli errori.
La democrazia significa differenze di opinioni, tutte valide
e rispettabili, almeno fino a quando non si cominci a considerare l’altro,
quello che la pensa diversamente da noi, un nemico.
Vogliamo balcanizzare l’Italia,
nord contro sud, regioni ricche contro regioni povere, grandi città contro
piccoli paesi?
Vogliamo vivere in una società che si nutre di odio e di
paura?
Questo ha significato il governo a guida leghista.
E’ ovvio che anche il movimento cinque stelle
ha grandi responsabilità, più che altro per inesperienza e incapacità, ma il pensiero-guida di Salvini e soci è un ”vulnus”
(ferita) ad ogni principio di democrazia
e di umanità.
E non è credibile gridare ai complotti, piangere una vittimismo di comodo, spargere parole violente
contro tutti e tutto. Non sono 60
milioni di italiani quelli che lui dice di voler salvare dai poteri forti
ma la minoranza che lo vota probabilmente
senza sapere e capire il perché.
I prossimi giorni saranno difficili, troppe persone metteranno trappole di ogni tipo per impedire la nascita
di un governo senza la lega. Tutti i
maramaldi della politica e della stampa
saranno pronti a pugnalare alle spalle quelli che proveranno a fare un nuovo
governo.
Non ci sono regole e non si faranno prigionieri.
Non so come andrà a finire ma oggi, senza il faccione di Salvini che dall'alto del suo Olimpo ci benedice, è un bel giorno.
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