Ai candidati al consiglio comunale di Sorso


Carissima, carissimo (come da volantino nella mia cassetta della posta)

dopo aver visto le liste dei candidati non avrei molta voglia di commentare ma il dovere (di elettore) mi chiama e poi ho tempo da perdere. 
Dopo dieci anni di nulla si prospettano altri cinque anni di niente? 
Vediamo di capirci qualcosa; quattro liste, due di ispirazione destrorsa ma con candidati di sinistra e altro e due di ispirazione sinistrorsa ma anche loro con candidati misti come i piatti delle mense aziendali. Affronteremo il tema destra-sinistra  strada facendo ma prima avrei una domanda da porre: signori candidati: perché vi dobbiamo votare?
Avete un’idea, un programma di come costruire il futuro di Sorso?
Cosa avete intenzione di fare per migliorare il tenore di vita della nostra cittadina?
Finora, a parte i sorrisi acchiappavoti a 64 (sessantaquattro) denti,  a parte “dove ci sarà bisogno io ci sarò”,  a parte il  “mi metto a disposizione” (Salvini vuole lottare fino alla morte per noi italiani ma non c‘è bisogno di arrivare a tanto), a parte “guardare al territorio e alla comunità con occhio aperto”, non è che noi elettori abbiamo molti elementi di giudizio. almeno per quelli alla prima candidatura. Per i “ripetenti” mi auguro che siano un usato sicuro.
Intanto, da vecchio politico di una volta che ormai ha visto tutto, anche gli asini volare (e continuano !) mi permetto di suggerirvi qualche consiglio, se avete voglia di ascoltarlo. 

Sono almeno  due gli errori da evitare. Il primo: non dite mai che non esistono la destra e la sinistra. Capisco che nelle liste c’è di tutto, come nel polpettone che si fa con gli avanzi dei giorni precedenti e che si cerca di insaporire con sale e pepe  ma talvolta è pesante da digerire. 
Fuori di metafora,  un problema può essere analizzato da vari punti di vista e di conseguenza sono diverse le soluzioni da applicare. Le nostre azioni dipendono dalle nostre idee (se ne abbiamo); destra e sinistra non sono uguali come la zuppa e il pan bagnato,  sono due modi alternativi di interpretare la realtà. I migranti si possono lasciare affogare in mare come vuole una destra  becera e razzista oppure si accolgono e poi si cercano le giuste risposte come suggerisce una sinistra  di buon senso. 
Sto semplificando, è vero,  ma bisogna  capire che la politica non si improvvisa. 
Un tempo c’erano i partiti che, con la loro organizzazione e la presenza nel territorio,  preparavano giovani e meno giovani ad una candidatura di primo livello, cioè alle elezioni comunali. Per i neofiti, c’erano i militanti “anziani” che aiutavano e consigliavano e mettevano a disposizione  la loro esperienza
Oggi troppi vengono fulminati dalla “vocazione” sulla  via di Damasco (ma anche sulla via di Città Mercato) e improvvisamente scoprono la politica insieme all’acqua calda.
Per nostra fortuna  le campagne elettorali durano un mese (a parte Salvini che aspira all’eternità) altrimenti avremmo il paese pieno di mostri.
Ci sono persone che appena candidate, magari per fare un piacere ad un amico, dicono di essere in lista solo per il gusto  di partecipare; dopo due settimane sono sicure di essere elette; l’ultimo giorno giurano e spergiurano che  prenderanno più voti del candidato sindaco. Se dovessimo fare  un altro mese di campagna elettorale stiamo certi che i nostri illuminati inventori (sempre dell’acqua calda) chiederanno la presidenza del consiglio europeo o, in subordine, la presidenza del consiglio italiano. Potenza dell’auto suggestione.

Secondo errore da evitare: non  pensate di sistemarvi (economicamente) con la politica.
Gianni Morandi cantava “ Uno su mille ce la fa” e, più o meno, il rapporto è quello. 
Chiedetevi perché vi siete candidati. Se parlate di “servizio” verso gli altri, ricordatevi che la politica è faticosa e impegnativa. Bisogna studiare e lavorare parecchio se si vuol fare bene il mestiere di consigliere comunale, non parliamo poi di quello di assessore o sindaco. Si devono fare parecchi sacrifici, rinunciare a qualche interesse e piacere personale e spesso si guadagnano solo antipatie. 
Se pensate che la “ paga” di assessore (o sindaco) valga il rischio, allora siete davvero  arrivati all’ultima spiaggia. Dopo c’è solo il reddito di cittadinanza o la Caritas. Altrimenti cercatevi un lavoro vero.
Se invece vi siete candidati, per vanità, per superficialità, per i cinque minuti di gloria (solo locale, tipo amici, casa e famiglia) o per l’immenso potere di dire al sempliciotto di turno” lei non sa chi sono io!” allora avete seri problemi di autostima e vi conviene farvi vedere da uno bravo.

Cari candidati, anzi carissimi,  dovete trovare una motivazione più decente perché a “chiedere” il voto agli elettori (attenzione al voto di scambio ! Si può andare in galera.)) si rischiano figuracce da un mese almeno di vergogna e qualche fanculo gratuito. 
Quindi dateci un motivo  valido per votarvi, ma  che non sia il solito “sono figlio di tizio, ti ricordi quando giocavate insieme da bambini “ oppure  “caro zio  (di quarto grado) siamo parenti e non lo sapevo” e ancora "aiutami che sono disoccupato". 
Non fate promesse che non potete mantenere e non dite bugie perché coi  due vicepremier sempre in attività come vulcani,  ormai le “balle” non sappiamo più dove metterle.
Siate  semplici e spontanei: l’onestà intellettuale spesso attira simpatie e qualche voto.

E se passate davanti a casa mia ricordatevi che quel fosso (aveva iniziato la sua carriera come buca) davanti al portone è li da oltre dieci anni. Fate voi, magari mi viene la tentazione di andare a votare.

A tutti i candidati, in bocca al lupo o meglio in culo alla balena (di Sorso)

                                                                                           Leo Spanu


Commenti

  1. chi dice che non esiste destra e sinistra,è di destra.Ma la sinistra non può essere fideistica(d'altra parte,per un laico,niente può essere fideistico)Ed allora ,per l'amministrazione della sinistra con giunta Spano del 2005/2009,possiamo ricordarci almeno di sue cose:ha creato una farmacia comunale riempiendola di debiti in brevissimo tempo e lasciando ai posteri l'onere di venderla;ha creato una società di servizi conla consapevolezza che le coperture finanziarie c'erano solo per due o tre anni,l'ha riempita di personale che non aveva titoli (non ex LSU per i quali era stata creata)lasciando ai posteri tutti i conseguenti problemi,di finanza del comune,di impossibilità delle manutenzioni,delle ristrutturazioni-ovvero riduzioni di personale-etc...Questa non è la sinistra,ma è l'affondamento della sinistra.spero proprio che non si ritorni a questo

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