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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

A Verona che giorno è?

di Leo Spanu Un amico mi ha chiesto perché non ho ancora scritto niente sul congresso mondiale sulla famiglia.  A parte che ho ripubblicato da poco un pezzo sulla decadenza di una città di antica cultura com’è Verona, la prima risposta che m’è venuta in mente è: “ Perchè non so nuotare nella merda ”.   Risposta troppo facile e   mi è tornata alla mente la vecchia storiella, quella “per favore non fate l’onda”   per ricordarmi che, da molto tempo, viviamo in punta di piedi, col naso in su per sentire meno la puzza. Ma non è solo il nostro paese ad essere finito nella merda.  Come diceva Umberto Eco, con internet abbiamo dato la parola agli imbecilli di tutto il mondo (e sono tanti);   io aggiungo che, oggi,   abbiamo dato loro anche il potere.  L’imperatore romano Caligola fece senatore il suo cavallo, noi abbiamo fatto senatori gli asini. Con la differenza che gli asini sono animali pacifici mentre certi capi di stato, di governo sembrano delle iene, degli avvoltoi, gente

Musica senza tempo: The Shadows

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di Leo Spanu Chi ha la mia età, nel 1960, inciampò (musicalmente) in un brano strumentale   di un gruppo inglese che stravolgeva tutta la musica fino ad allora ascoltata alla radio. Il brano era Apache e il gruppo era quello degli Shadows (fantasmi). Il gruppo (inglese) era nato nel 1958, originariamente si chiamava Drifters ed era una band che accompagnava il cantante Cliff Richard; cambiato nome e alcuni elementi,    la nuova formazione, con l’ingresso del chitarrista Hank Marvin fece un salto di qualità e, col brano citato, raggiunse una grandissima popolarità in tutto il mondo. Altra modifica nel 1961 e finalmente la formazione definitiva che per anni   riempì la scena musicale con continui successi fino allo scioglimento nel 1968. Il gruppo si ricompose nel 2004 per una serie di concerti d’addio che durò un anno. L'influenza di questa band è stata notevole, dai Beatles agli italiani Le Orme, da Eric Clapton a Neil Young. Il quartetto era formato da chitarra solis

Il XX secolo raccontato dalle cartoline: 3

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Propaganda e politica di Leo Spanu La propaganda è una forma di informazione distorta; infatti ha il compito di presentare i fatti in modo parziale,   spesso con gravi omissioni, il tutto allo scopo di convincere gli altri a comprare un’idea, un prodotto commerciale, un principio. Quando parleremo di pubblicità, esamineremo questa particolare forma di propaganda definita con molta ipocrisia informazione commerciale; oggi c’è una spinta al consumismo più sfacciato, almeno nei paesi cosiddetti benestanti, per cui la pubblicità è un nemico che si nasconde nei posti più impensati. Non bastano più manifesti, giornali, televisione, internet, telefono, ogni mezzo è buono per vendere questo e quello. Ci stanno martellando di offerte delle cose più inutili, stanno creando esigenze e necessità che fino a ieri non sapevamo di avere, ci stanno condizionando al punto che compreremo la merda e saremo contenti. Così sia! Intanto siamo immersi nella politica di bassa lega: aspiranti dit

Ancora domande sceme?

di Leo Spanu Per colpa della demenza senile, mi capita di fare delle domande sceme, di   quelle che non trovi mai la risposta giusta. Dunque,   daremo la cittadinanza italiana al ragazzo eroe perché la legge lo permette. Bene! La daremo anche all’atro ragazzo. Benissimo !  La daremo ai quattro che son andati a trovare Salvini al Viminale. Ultra benissimo.  Qualcuno propone di darla a tutti i 51 ragazzi di quel pullman.  Tutti 51 !? Ma erano tutti extracomunitari?  Fatemi capire: in due classi di una scuola italiana non c’era neanche un ragazzo italiano?  Fatemelo capire bene perché nessuno ha detto niente in proposito. Nella civile, civilissima Crema, le scuole sono differenziate come negli autobus americani di una volta: i bianchi da una parte, i neri dall’altra.  Nella, civile civilissima Crema ci sono classi con bambini   italiani doc e altre classi con bambini nati Italia ma di altre etnie?  Ci sono anche classi diverse con bambini non nati in Italia? La s

Il XX secolo raccontato dalle cartoline: 2

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Il mondo del lavoro di Leo Spanu Una volta un tipo disse:- A me piace moltissimo il lavoro, starei ore intere a guardarlo. -  Per carità cristiana non farò il suo nome (e anche perchè non lo so) ma se buttate uno sguardo tra i nostri onorevoli e senatori troverete molti esempi di persone che sono arrivate o stanno arrivando alla pensione (e che pensione!) senza aver fatto un solo giorno di lavoro.  La cosa che non ho mai capito è perché questi politici di lungo corso erano (sono) iscritti all'albo dei giornalisti. Cosa hanno scritto?  Le loro memorie? Le idee che non hanno? I programmi che non realizzano? Le loro sono parole scritte sulla sabbia, parole che non lasciano traccia nella memoria. Ecco forse la parola giusta per raccontare l’Italia di oggi è memoria  o  meglio mancanza di memoria .  La nostra testa, il nostro cuore sono buchi neri dove gettiamo tutto, pensieri, sogni,  emozioni come fossero spazzatura. Stiamo dimenticando tutto quello che siamo stati

All'armi siam fascisti

di Leo Spanu La lega nord   nasce a sinistra, poi Bossi si allea con   Berlusconi (1994) e da quell’abbraccio ne uscirà stritolato.  L'intuizione di Salvini è quella di aver capito la vera natura (politica) del popolo italiano.  Movimenti, partiti, partitini, gruppuscoli di derivazione   parafascista più o meno mascherata: tutta robetta folcloristica.  Salvini  ha dato, finalmente, un partito fascista,  una casa vera ai tanti giovani e meno giovani nostalgici del regime.  La lega salviniana, non più nord ma nazionale,   è la fine degli anni bui quando non si poteva manifestare liberamente, quando   gli eredi diretti e indiretti, giovani e vecchi, del ventennio non potevano cantar la loro canzone: All'armi siam fascisti, terror dei comunisti. Una buona parte del popolo italiano è naturalmente e culturalmente fascista anche se non sa di esserlo perchè non ha mai letto un libro e non conosce una virgola della storia d’Italia. Quindi   basta col mascherare la realtà

Il XX secolo raccontato dalle cartoline: 1

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di Leo Spanu Ho spesso utilizzato le cartoline della mia collezione per raccontare specialmente le città con i loro palazzi, i monumenti e   le chiese ma ci sono tanti aspetti   della vita quotidiana e della storia che hanno trovato, nelle cartoline, una forma popolare di comunicazione e di informazione. Senza contare poi che per molti grandi e piccoli pittori la cartolina è stata una scuola di formazione e, cosa non secondaria, di guadagno. Per comodità di narrazione le cartoline sono state riunite per   temi Cominciamo con l’argomento più di sempre: l'erotismo. NOTE Oltre alle cartoline mie, di amici,  ho utilizzato anche quelle della pubblicazione  " Cartoline" edita nel 1993 da Fabbri-Alinari. Anche internet mi ha fornito qualche immagine ed informazione L'Erotismo 1900-1930 Alla fine del 1800 grazie alle nuove tecniche di stampa arriva finalmente il nudo per tutti: le cartoline diventano una forma democratica di divulgazioni di culi e tette

Al ladro! Al ladro!

Leo Spanu Controllo preventivo della mia pensione del mese di aprile: mi hanno trattenuti (rubato?) 5 euro. Spiegazione : bisogna mantenere le promesse elettorali, dare a “tutti i poveri” il reddito di cittadinanza, quindi bisogna trovare i soldi. Domanda?   A chi li prendiamo visto che in cassa non   c’è una lira, pardon un euro?  Semplice : ai soliti idioti cioè noi, noi che abbiamo sempre pagato tutte le tasse (no, non siamo particolarmente onesti è che non riusciamo a fuggire), noi che abbiamo versato tutti   i contributi ( lo faceva l’azienda per noi), insomma noi che non riusciamo mai ad entrare nella categoria dei furbi, degli evasori, dei privilegiati, dei figli di puttana.  Tutti noi cittadini (purtroppo siamo maggioranza) che dobbiamo pagare i conti e i debiti degli altri. Naturalmente nessuno ti dice mai niente; i nostri governanti sono come i ladri di Pisa, vengono di notte e di nascosto a rubare. Qualche anno fa, sempre di notte e a sorpresa, ci fu una tra

Ritratti a matita: Krzysztof Lukasiewicz

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di Leo Spanu Ecco uno che non ha bisogno di codice fiscale, è già incorporato nel nome (un assemblaggio mal riuscito di consonanti) che credo significhi Cristo. Credo che il primo Cristo (Gesù) non avrebbe mai immaginato di passare dalla croce alla tortura di una serie di consonanti come nome (in Polonia fanno cose anche peggiori). Ma come parlano da quelle parti? Perchè non proviamo a regalare a quel popolo infelice qualche vocale? A parte questo ci troviamo davanti ad un artista dalla matita magica. In questa sede presentiamo alcuni ritratti di attrici e cantanti: tutte belle donne  ma la magia di un disegno sopraffino aggiunge una luce in più. Angelina Jolie Catherine Zeta-Jones Charlize Theron Diane Kruger Gemma Arterton Jessica Alba Kirsten Dunst Megan Fox Nathalie Portman Reese Witherspoon Rihanna Scarlertt Johansson Whitney Houston Shakira Keira Knightley