Sa paradura
di Leo Spanu
Sa paradura o ponidura , che significa letteralmente “ mettere a
disposizione”, è un’antichissima tradizione dei pastori sardi, una forma di
solidarietà o di mutuo soccorso per aiutare chi, per cause naturali o altro,
attraversava un periodo di difficoltà. Un
solo esempio ( ma sono tanti): i mille agnelli donati dai pastori sardi ai
colleghi di Cascia dopo il terremoto del 2016.
Un atto di grande civiltà, un
atto per cui uno si sente orgoglioso di essere sardo.
Ma qualche volta ci sono notizie
che lasciano senza parole.
L’ex bandito di Lula ( Nuoro) Matteo Boe, torna in libertà dopo aver
scontato 25 anni di carcere. Oggi è un uomo libero, ha pagato, come si dice, il suo debito alla società e
cerca di ricominciare una nuova vita.
Gigi Sanna, barbuto leader del gruppo musicale degli Istentales, propone una paradura per Matteo Boe: 10 pecore da donare all'ex bandito. Sul web si scatena l’inferno.
Una
volta avevamo quelli che sparavano da dietro il muretto a secco, oggi abbiamo quelli che sparano dalla
tastiera. L’obiettivo è sempre lo stesso: far male agli altri.
Gigi Sanna decide di rinunciare e scrive su Facebook:
“ I sardi hanno un’anima che è dettata dalla storia dei propri
avi con culture e tradizioni. Oggi, dopo, tutte le polemiche, abbiamo deciso di
revocare il gesto più arcaico e rappresentativo della comunità sarda all’uomo
Matteo Boe. Non possiamo permettere che
i leoni di tastiera infanghino e soprattutto denigrino con un gesto che, dalla
notte dei tempi, appartiene al popolo sardo. Scusa Matteo… non che ghetto a galera unu sardu
libero ( non metto in prigione un sardo libero).”
Luisa Boe, figlia di Matteo, aveva 14 anni quando fu uccisa da un colpo di fucile mentre
era affacciata al balcone di casa.
Gli Istentales scrissero nel 2007 una canzone: Pro un fiore ( Per un fiore)
una manu assassina at
negau ( una mano assassina ha impedito)
a uno frore de
connoschere sa die ( un fiore di conoscere il suo giorno ovvero di sbocciare).
Nella canzone c’è una
domanda senza risposta: te curpa nd’aiat
fiza mea ( che colpa aveva mia
figlia? ).Il delitto è rimasto impunito. L’omertà ha messo una pietra tombale sulla quella storia.
A volte, per fortuna raramente, mi vergogno di essere sardo.
Fortunatamente ci sono persone come Gigi Sanna...Gigi non ti degnar di loro..ma guarda e passa (spero di aver citato giusto) continua nella tua azione
RispondiElimina