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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Libri antichi: Patrologia Latina

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di Leo Spanu Jacques Paul Migne Per riprendere un vecchio argomento ( quello dei libri antichi) da troppo tempo trascurato perché perseguitato da un pressante e noioso presente che  rassomiglia (fin troppo) a un ingombrante e noioso passato, recuperiamo il "maggior" scrittore di tutti i tempi. Maggiore non per la qualità delle sue opere ma perchè ha prodotto una quantità impressionante di scritti;  oggi, malgrado la tecnologia, nessuno riuscirebbe a scrivere tanto. Si tratta di Jacques Paul Migne (1800-1875) un sacerdote francese che fu anche giornalista ed editore di grandi opere a larga diffusione e a prezzi molto bassi. La sua opera più nota è Patrologia Latina (1844-1855)   e consiste in una serie di ristampe di vecchie edizioni di autori latini,  padri della chiesa. Le opere coprono un periodo di circa 1000 anni, da Tertulliano fino a papa Innocenzo III. In totale sono 217 volumi più gli indici. Non si è a conoscenza di quanti siano riusciti a leggere fino in

Cazzate estive da condividere. (O no?)

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di Leo Spanu 1) Alberto Bagnai ( Lega) spiega ( in Senato) il collegamento tra la crisi economica causata dall’austerità europea e gli incendi che stanno devastando Atene. I criminali che mettono le micce incendiarie no? Meno male che adesso non c’è Nerone (Edoardo Bennato). 2) da Facebook : Piuttosto di condannare Salvini, Famiglia Cristiana ci parli del prete 70enne trovato in auto seminudo con una bambina di dieci anni. Qui succede un quarantotto. Si, va beh, ma Lancillotto? Cosa vuol dire? Niente, come sopra. 3)  M5stelle Sardegna : Mura cadduto dalla barca. ( A Cagliari tendono a raddoppiare le consonanti). Pardon,   quello è Benigni. Mura (solo) espulso . 4) da La Bufala. Per chi proviene dal movimento del celodurismo, questa è più cattiva.                                                5) da Twitter : P rima di tutto vennero a prendere gli zingari.. .     Uffa! questa storia l'ho già sentita ma repetita non iuvant ( le cose ripetute non aiu

Luci in un cielo di diamanti: Gavino Murineddu

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  di Leo Spanu Leggo sulla quarta di copertina che Gavino, dopo aver viaggiato “on the road” per parecchi anni, alla fine si converte al cristianesimo e rientra in Sardegna. Molta gente, tra gli anni   60 e 70 è andata “on the road” alla ricerca di una via di fuga o di una speranza per sopravvivere. Spesso la strada li portava verso religioni strane o verso paradisi artificiali dove smarrirsi per sempre. Quegli anni impossibili hanno prodotto anche opere d’arte dalla pittura alla musica; i Beatles nel loro album più bello ( secondo me) “ Sgt. Peppe's Lonely Hearts Club Band” (1967) sono finiti in un cielo pieno di luci e di diamanti : Lucy in The Skay With Diamonds. Qualcuno ha sintetizzato titolo e viaggio in LSD, una droga che ha segnato un epoca ed ha portato alla distruzione, non solo fisica,  tanti ragazzi che avevano solo un sogno da raggiungere. Oggi che le coscienze dormono il sonno dell'indifferenza e dell'ingiusto  ascoltando musiche stupide con uomini

Bartali e la bicicletta

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di Leo Spanu Sono stato appassionato di ciclismo fin da bambino,   a iniziare  da Gino Bartali "con quel naso triste come una salita" ( Paolo Conte) fino al “pirata” Marco Pantani. Poi l’altra sera, guardando il Tour de France, col nostro Vincenzo Nibali eliminato  dall’imbecillità di pseudo tifosi, ho avuto un momento di rifiuto e di stanchezza per tutto questo spettacolo assurdo costruito per ubriacare le coscienze, quasi sempre spettacoli fasulli che finiscono col negare gli uomini e banalizzare  le loro imprese. Ho provato prima fastidio e poi come una specie di rimpianto per il ciclismo e per la bicicletta di una volta, quella  senza trucchi elettronici nascosti,  per correre di più. Bartali, nel manubrio, nascondeva i documenti per salvare gli ebrei perseguitati dal fascismo. Chissà dov'è finita la mia bicicletta, quella  che  aggiustavo da solo con un cacciavite. Finiti anche i tempi quando i corridori avevano qualche problema con la lingua italiana (

Onore al merito

di  Leo Spanu C’è gente che sputa verso l’alto credendo di ferire il cielo. Naturalmente la forza di gravità riduce la loro bavosità a poco più di una macchia per terra. E’ il destino degli invidiosi, delle persone   piccole e meschine alla quali fa ombra anche una mosca.  Mi è venuta spontanea questa riflessione ascoltando alcuni commentatori televisivi che parlavano del dottor Marchionne: per me l’amministratore delegato della   FCA (ex   FIAT) ha rappresentato un mondo agli antipodi del mio, per valori e concezioni di vita, ma so riconoscere una persona intelligente e preparata e mi sembra giusto riconoscere   onore e merito   agli uomini (e donne) di qualità. Questo sputazzare veleno ed altro contro qualcuno che vale certo più di loro, queste formichine che si agitano a casaccio (altro non sanno fare)   sulle spoglie di una quercia caduta, sono l’ennesimo segnale del basso livello intellettuale e culturale della nostra società. Quando si inventano termini come migranti

Nanban art (1550-1620)

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di Leo Spanu Tra i libri trovati nel mio curiosare tra bancarelle e librerie dell’usato, ci sono   molti titoli stravaganti. Ad esempio questo   ”Nanban” acquistato per poche lire ( valore attuale 30 euro circa) non sapevo cosa fosse anche perché a parte il titolo ( Nanban) e l’editore ( Olivetti Ivrea 1969) non c’è una sola parola, solo immagini. Si tratta di un’edizione di pregio che raccoglie dodici tavole a colori stampate su carta patinata e applicata su cartoncino. Il “ Nanban Bijutsu” ossia l’arte Nanban. nasce nel Giappone del XVI secolo ed è segnata dall’incontro col cristianesimo introdotto dai gesuiti con il missionario spagnolo Francesco Saverio e con la cultura occidentale, portata dalle prime navi europee. specie portoghesi. La pittura Nanban non rappresenta quindi un definito   stile pittorico ma un   ibrido di due culture diverse.

Animali in estinzione

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di Leo Spanu Anni senza fine è un bellissimo romanzo di fantascienza di Clifford D. Simak  pubblicata da Urania.Io possiedo la ristampa del 1964 con la copertina di Karel Thole ( gli appassionati sanno di cosa e di chi sto parlando). La trama: l’uomo è scomparso dalla faccia della terra, non è più che una figura leggendaria, mitica nel ricordo di coloro che hanno preso il suo posto, cani e robot. Ma forse l’uomo non è mai esistito, è solo una favola da raccontare ai cuccioli nelle notti d’ estate con gli occhi rivolti alle stelle. Mi  è tornato alla mente questo poetico romanzo d’anticipazione( come si diceva un tempo) sfogliando un mio  libro ( edito nel 1979) sugli animali in estinzione. Chissà se dopo  40 anni qualcuno di questi animali è ancora vivo o è solo un bel disegno sulle pagine di un vecchio libro                                                                                            AMERICA Volpe pigmea  americana del nord (vulpex velox hebes) Viveva in

Leo Spanu

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                                                                                    KOINE' LIBRERIA INTERNAZIONALE Dialoga con  l'autore   Francesco Chisu Sabato 21 giugno ore 21.30 Corso Vittorio Emanuele 40 Porto Torres

Cartoline dalla Libia

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Fotografie tratte da Il Post

Ho stato io!

di Leo Spanu Chi,   di notte, si è introdotto nel Palazzo del Ministro del Lavoro e ha modificato parte del Decreto Dignità? Questa domanda   ha colpito profondamente tutti gli italiani onesti,   in particolare quelli che ragionano in quel vasto territorio che corre dalle tonsille alle emorroidi. Abbiamo fatto un giro per i tutti mercati e supermercati e infine siamo stati alla fiera dell’est a porre la fatidica domanda: chi è stato alzi la mano.  Il silenzio cadde come un macigno sulla folla. Nessuno rispose ma tutti se ne andarono via in silenzio, con grande tristezza dei commercianti perché per non rispondere ad una domanda così scema, nessuno comprò niente. Comunque dal questionario posto dall’agenzia di sondaggi   Diamo I Numeri Che Volete   Basta Che Ci Pagate Bene ecco le domande con risposte incorporate. E’ stata Mano ? Quella cosa a cinque dita che abita presso la famiglia Adams. Quel correre furtivo in effetti ha un che di extra (comunitario) che non convince.

Il nome della rosa

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di Leo Spanu Confesso che pur essendo un ammiratore e un lettore di Umberto Eco, ho trovato il suo romanzo “ Il nome della rosa” un polpettone indigesto. Attorno alla ventesima   pagina sono crollato e   in seguito, pur continuando a comprare e a leggere i suoi saggi, mi sono sempre rifiutato anche solo   di guardare le copertine dei   successivi romanzi. Il film   con Sean Connery, invece   è un piccolo gioiello. Normalmente i film derivati da libri sono, salvo rare eccezioni, peggiorativi. Poi ci sono i film della serie Harry Potter, alcuni gradevoli altri decisamente belli mentre i romanzi sono   veramente illeggibili. Lo so, hanno venduto milioni di copie ma la quantità non è sempre sinonimo di qualità. Umberto Eco è stato un grande della cultura italiana, sulle sue doti come romanziere ho diversi dubbi ma questo non si può dire;   in Italia sembra ci siano degli intoccabili e, in ogni caso, i lettori non hanno quasi mai diritto di critica perché, si dice, non hanno i titoli pe