Libri antichi: Patrologia Latina
di Leo Spanu
Jacques Paul Migne
Per riprendere un vecchio argomento ( quello dei libri
antichi) da troppo tempo trascurato perché perseguitato da un pressante e noioso presente che rassomiglia (fin troppo) a un ingombrante e noioso passato, recuperiamo il "maggior" scrittore di tutti i tempi. Maggiore non per la qualità delle sue
opere ma perchè ha prodotto una quantità impressionante di scritti; oggi, malgrado la tecnologia, nessuno riuscirebbe a scrivere tanto. Si
tratta di Jacques Paul Migne (1800-1875)
un sacerdote francese che fu anche giornalista ed editore di grandi opere a
larga diffusione e a prezzi molto bassi.
La sua opera più nota è Patrologia Latina (1844-1855) e consiste in una
serie di ristampe di vecchie edizioni di autori latini, padri della chiesa. Le opere coprono un
periodo di circa 1000 anni, da Tertulliano fino a papa Innocenzo III. In totale
sono 217 volumi più gli indici. Non si è a conoscenza di quanti siano riusciti a leggere fino in fondo questo documento ( molto importante dal punto di vista storico); anche Umberto Eco, che pure riusciva e digerire mattoni impossibili, “ nel mezzo del cammin” della Lettura ebbe un
leggero mancamento. Migne è autore anche di una patrologia greca ( altri 85 volumi) oltre 327 volumi di teologie varie. Credo esista altro materiale ma non v'è dubbio che il sacerdote francese sia stato un " GRANDE " scrittore.
Anche di una noia infinita. E allora perché parlarne? Perché il reverendo Migne appartiene alla rara categoria dei “monstrum” cioè mostri o persone che riescono a fare cose impossibili aldilà di ogni limite umano. Anche nei nostri tempi
abbiamo “ mostri” simili, magari in formato minore; ad esempio Bruno Vespa (1944), uno che scrive
libri per 25 ore al giorno e nel tempo che gli avanza si fionda in televisione
a deliziarci con le sue cronache di alta politica, morti ammazzati e
squallida umanità.
Ebbene, malgrado Vespa
sia uno stakanovista, al confronto, è affetto da stitichezza
letteraria..
Ma per non sembrare animato da un sentimento di invidia nei
confronti del dottor Bruno Vespa mi sembra opportuno dare alcune
informazioni sullo stesso.
ATTIVITA'
Cronista radiofonico alla Rai nel 1962
Giornalista televisivo e inviato del TG
Direttore TG 1 dal 1989 al 1994
Conduttore televisivo di programmi giornalistici; Tam Tam
(1977; Ping Pong (1978); Porta a Porta (dal 1996 a oggi)
Conduttore di varietà: Centocinquanta (2011) con Pippo Baudo
Conduttore radiofonico: RTL 105 col figlio Federico
Direttore editoriale di QN Quotidiano
Conduttore Premio Campiello ( 2009-2010-2011)
Domenica In (RAI 1 1989-1991)
ospite fisso
Dopo Festival( RAI 1 1997)
Nel nome del cuore (RAI 1 1997)
LIBRI
Almeno 57
(salvo errori) pubblicazioni ( RAI e Mondadori) tutti grandi successi e tutti
presentati in pompa magna in televisione da ministri e primi ministri. Gli
argomenti sono millanta: sui Presidenti della Repubblica Italiana; sui Papi;
sui terremoti e relative rinascite; sul terrorismo italiano; sul cancro; sulla
politica italiana; su destra e sinistra, su Berlusconi; sulla storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi;
sulla Cina; sulle leggi razziali
italiane del fascismo; sulle donne da Cleopatra a Carla Bruni; sulla storia da Hitler a
Grillo; sul vino e la cucina; sui teatri della Serenissima; sul miracolo del Friuli; su "Questo amore. Il
sentimento misterioso che muove il mondo"; sull’amore e il potere; sugli italiani
voltagabbana sul carro dei vincitori; sugli uomini soli al comando, Renzi, Mussolini, Hitler, Berlusconi, Grillo: etc.etc.
Naturalmente tutta questa meritoria attività ha avuto
qualche modesto riconoscimento.
PREMI
Premio Saint Vincent per la televisione: 1978 (presidente
Pertini); 2000 (presidente Ciampi): 2011 (presidente Napoletano)
Personalità Europea per il giornalismo 1990
Premio La Madonnina per il giornalismo 1992
Premio Guidarello per il giornalismo 1995
Telegatto speciale 1997
Premio Ischia internazionale di giornalismo 1999
Giornalista dell’anno per la televisione 1999
Telegatto Miglior Talk Show 2002
Premio Bancarella 2004
Telegatto
di Platino 2006
Big
Brothers Awards 2008
Premio Regia Televisiva categoria Topo Ten 2008
Premio Estense alla carriera 2011
E poi si lamentano che i giovani non riescono a trovar
lavoro!
Non c’è che dire: il dottor Vespa è davvero una persona
fortunata. Una volta si usava l’espressione “ nato con la camicia" ma il dottor
Vespa (quando è nato) aveva pure calzini e mutande.
Dulcis in fundo. Si dice che sia figlio naturale di Benito
Mussolini. La madre faceva la cameriera nell’albergo dove il duce fu
imprigionato dopo i1 25 luglio 1943 e fino al 12 settembre. I tempi sono plausibili e inoltre l’onorevole
Alessandra Mussolini giura e spergiura sulla parentela. Bruno Vespa la nega:
potrebbe mettere in dubbio la sua indiscussa obiettività di commentatore
politico.
P.S.
A me Bruno Vespa è simpatico: mi sono sempre piaciuti i "mostri".
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