C'era una volta ( e speriamo ancora) il Partito Democratico
di Leo Spanu
Noi a Sorso abbiamo anticipato i tempi. Eravamo un partito
forte; all’epoca avevamo vinto le elezioni comunali e alla provinciali avevamo
eletto un rappresentante. Poi in quattro anni si è sciolto tutto come un gelato
al sole. Abbiamo chiesto in prestito uno del centrodestra per candidarlo come
sindaco del centrosinistra e naturalmente la gente ha risposto come don
Abbondio ( I promessi spossi): Chi è costui?
Oggi, noi avanzi di sinistra, viviamo di rimpianti. Oggi ci
accontenteremmo anche di un Bertinotti, ve lo ricordate? Quello con la erre
moscia che dai salotti televisivi affondò un governo Prodi. Infatti era
convinto che la politica fosse una specie di battaglia navale. Alle ultime
primarie non ho votato per Renzi. Ho
pagato due euro perché mi hanno detto che come iscritto ero scaduto e avevano
ragione perché qui a Sorso non c’era una sede, un buco dove andare a rinnovare
la tessera. C’ero rimasto talmente male
che ho votato una caricatura di politico. No, non Civati, quello manco lo
vedevo ma l’altro, quello educatino che accidenti, non mi ricordo come si
chiama. Forse qui sta il punto, almeno per me: abbiamo un gruppo dirigente invisibile. I nostri capi ( si fa per dire) di partito sono nascosti ai comuni mortali come gli dei sull’Olimpo.
Talmente presi dalle loro discussioni sul peso dell’aria fritta che rischiano di mandare in
malora un intero paese. L’Italia, non Sorso. Noi a Sorso siamo talmente messi male che ormai non ci
lamentiamo più. Non abbiamo più la forza di mandare neanche un vaffanculo
piccolo piccolo. Siamo rassegnati a tutto. Stamattina dopo un piccolo rattoppo
ad una parete, è avanzato un pò d’intonaco e così l’ho messo nella buca davanti
alla porta di casa. Si è sempre quella buca della lettera a Babbo Natale. Sono
passati gli anni ed è sempre lì.
Come D’Alema.
Sempre pronto allo sgambetto, a fare
inciampare l’innocente passante. Devo confessare che ho sempre provato una forte antipatia verso questo borioso personaggio ma all’epoca lui era comunista ed io
socialista quindi eravamo all’interno delle regole del gioco. Quando ci siamo
ritrovati tutti all’interno della stessa parrocchia ( anche i democristiani !)
ho pianto.
Non quanto “ il giovane” Occhetto “trombato” dalla sua
creatura. Invano Sabina Guzzanti ha cercato di costruire intorno a lui ( stiamo
parlando sempre di D’Alema) un aria di simpatia. Io l’ho sempre visto come
Giuda ma non avendolo mai invitato a cena non ho le prove. Per stare a tempi
più recenti, il personaggio storico a cui più rassomiglia è Maramaldo, quello
che uccideva gli uomini morti. Che è quello che sta cercando di fare col PD e
con Renzi. Alla vittoria del No al Referndum era gongolante come se avesse
vinto anche lui. Ma cosa ha vinto?
Chi non capisco
invece è Bersani. Mi sembra uno stralunato, uno alla ricerca della stella cometa solo che invece del Messia sta cercando il
bue e l’asino. Non so come si concluderà la sua ( invero mediocre) carriera
politica ma gli auguro di non finire in una stalla.
Mentre scrivo è in corso la direzione del PD per cui non so
come andrà a finire. Matteo Renzi potrebbe essere un buon Presidente del Consiglio,
uno con le qualità giuste per portare il paese fuori dalle sabbie mobili. Ma
dovrebbe piantarla di sentirsi unto dal Signore. Abbiamo già avuto prima
Berlusconi e abbiamo visto come è andata a finire. Renzi ha fatto troppi errori:
il primo aver voluto un referendum inutile, il secondo averci messo sopra il
cappello per farne una sfida personale e l’ultimo aver dato le dimissioni da
capo del governo. O ci metteva anche quelle da segretario del partito o niente.
Non si può stare a cavallo di un torrente semisecco: se scende giù la piena hai
un bel divaricare le gambe; o fai la spaccata o chiudi le gambe. In ogni caso l’acqua
ti porterà via. Non sono certo in grado
di dirgli cosa fare ma un paio di suggerimenti mi permetto di farli tanto
questo articolo non lo leggerà di certo.
Non dia le dimissioni, non convochi un congresso
straordinario, lasci che il governo Gentiloni vada alla conclusione naturale e cominci a
riorganizzare il partito. E chi non rispetta le regole del vivere civile e le
norme dello statuto deve essere accompagnato
fuori, gentilmente si, ma a calci in culo. Poi si faccia tutti i partiti che
vuole.
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