Africa (R)
Ci sono lettori che vanno a leggere i miei vecchi articoli e, confesso, la cosa mi fa molto piacere; talvolta, io stesso ne ho dimenticato l'esistenza e così approfitto dell'occasione per andare a rivederli e ricordarne il contenuto.
Questo sull'Africa (pubblicato nel dicembre del 2015) me l'ero completamente scordato e invece è sempre attuale. Così mi è venuta la voglia di riproporlo. magari migliorando la presentazione delle immagini.
Donne d’Africa
Questo sull'Africa (pubblicato nel dicembre del 2015) me l'ero completamente scordato e invece è sempre attuale. Così mi è venuta la voglia di riproporlo. magari migliorando la presentazione delle immagini.
Donne d’Africa
di Leo Spanu
Da molto tempo guardo malvolentieri i telegiornali: troppa
spazzatura. Ma ogni tanto mi si accende lo sguardo e una piccola speranza nel
vedere tutta quella gente specie e donne e bambini che, dall’Africa ed altri
posti lontani, vengono a portarci tanta bellezza.
La tua bellezza
intimidì il sole
Sotto i rami dei
carpini,
questo tuo apparire
lungo il viale
assopito
nel sonno estivo.
Vestivi di verde
brillante
Così animato attorno
al tuo corpo
Antico e silenzioso.
Camminavi unica
Maria Teresa
Morry
A volte mi incanto davanti a quegli occhi così grandi. A
volte mi vergogno davanti a quegli occhi
che ti guardano e non ti giudicano. Aspettano.
Anch’io, come la terra
Appartengo a tutti.
Non c’è una sola
goccia
di odio nel mio petto.
Aperte sono le mie
mani
E spargono le uve nel
vento.
Pablo Neruda
Una suora africana,
di origine eritrea, madre Elisa Kidane ha scritto un inno alla donna africana “
E vai”
Avanzi
maestosa
più che regina,
e nei tuoi occhi
riflessa sta
una forza
a te sola conosciuta.
E vai
macinando miglia
ingoiando polvere
caricando pesi
coltivando sogni.
E vai
con passo fermo
segnando tappe
per capitoli nuovi
di un libro antico
E continui
ad andare,
instancabile
venditrice di
speranza.
Non importa
se la pioggia
inzuppa le tue ossa,
se il sole
brucia l’anima tua
se la polvere
impasta il sudore.
Nei tuoi occhi gentili
riflessa sta
una meta
a te solo conosciuta.
E vai
incontro alla notte.
ad attenderti
Le stelle,
impazienti di danzare
al ritmo dolce
del tuo cuore.
Poi
prima che spunti il
sole
riprendi il cammino
anticipando l’alba
generando aurore
inventando futuro.
E l’Africa tutta
vedendoti avanzare
all’orizzonte,
maestosa,
più che regina,
rinnova, la fede
nel Dio della Vita.
E vai
carica
di sogni e popoli
riflessi
nei tuoi occhi dolci
di Madre d’Africa
e ostinata custode
dell’umanità.
Ancora un' immagine ma senza commento
perché la bellezza vera si ammira in silenzio
Per chiudere
una poesia di donna di straordinaria umanità: Alda Merini
Ci sono donne…
E poi ci sono le Donne Donne…
E quelle non devi provare a capirle,
perché sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo di
pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare
una volta sola, una soltanto,
a bassa, bassissima voce. Perché si vergognano delle proprie
debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano-in una agonia
lenta e silenziosa- al pensiero che, scoprendo il fianco, e
mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perché non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le
stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se
stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima
di loro.
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