Il mio nome è nessuno

 di Leo Spanu

"Il mio nome è Nessuno" Non è solo il titolo di un film western del 1973 con Terence Hill dove un pistolero anonimo mette un pistolero famoso contro la terribile banda del  Mucchio Selvaggio. Anche Ulisse finse d'essere nessuno quando sfidò  un gigantone che voleva farlo in padella, un piatto tipico (sembra) dell'antichità. Per sua fortuna Polifemo aveva solo un occhio ed era pure un pò coglione. 

Ci sono genitori che nascono col solo compito di rovinare l’esistenza ai figli; è vero sono una minoranza ma sono micidiali. Cominciano dalla nascita appiccicando ai neonati nomi impossibili, di quelli che ti rovinano la vita o quasi, se poi il nome viene accostato ad un cognome ambiguo allora ne esce una miscela davvero esplosiva.
Pensate ad un signore che si chiama Angelo Dellamorte. Minimo deve fare il serial killer o almeno il becchino. Certo che quando si presenta, gli altri, subito dopo avergli stretto la mano, stringono o toccano altro.
Ma andiamo con ordine ad esaminare alcune di queste aberrazioni e proviamo ad immaginare la stravaganza che sta dietro a certi nomi e cognomi. 
La fonte di informazione era l’elenco telefonico (a proposito che fine ha fatto?), si possono trovare molte curiosità a leggerlo.
Comunque prima di cominciare voglio segnalare agli increduli che non sempre i “proprietari” di certi nomi e cognomi accettano passivamente la loro sorte. Nella Francia di Napoleone Bonaparte imperatore, un anziano signore, che si chiamava Napoleone Merde (non c’è bisogno di traduzione) si presentò all’ufficio anagrafe e chiese una modifica. La sua domanda fu accolta e da allora si chiamò Giuseppe Merde.
Il primo nome-cognome che ci salta agli occhi è quello del signor Felice Mastronzo. Ha cambiato il cognome in Mastranzo ma non per questo è diventato più felice.
Notevole anche Bruno (nome) Biondo. Non so se faccia il parrucchiere in ogni caso se è diventato calvo non ha avuto una vita facile.
Non sta meglio la signora Pizza (cognome) Margherita perchè è la più economica (come pizza) e neppure il signor Gustavo La Pasta, costretto a mangiarsi un piatto di spaghetti di nascosto.
Del resto la vita non è comoda per tutti .
Pensate alla fatica di uno che si chiama Remo La Barca. Intanto gli amici lo invitano ogni giorno a comprarsi un motore mentre qualcuno più sadico gli vuole presentare un presunto fratello gemello: Romolo la Nave. Poi tutti e due insieme, via ad affondare Roma nel Tevere.
La tristezza di certi nomi e cognomi è la visibilità; come le corna (tipo cervo)  di  certi signori dotati di mogli che corrono, accidenti quanto corrono. Loro (i mariti) non lo sanno ma tutti gli altri si.
Di conseguenza sono vittime di ironia e peggio. Come racconta Leonardo Pieraccioni nel film  Il ciclone, grazie ai nomi imposti dal padre a lui (Levante), al fratello (Libero) e alla sorella (Selvaggia):  A scuola ci pigliavano per il culo anche i bidelli.
E adesso parliamo di culinaria (di cucina, cosa avete capito?).
La signora Lasagna (cognome) Emiliana dev’essere  una leccornia perchè la lasagna come la fanno da quelli parti è notoriamente di gran qualità. Merita un bel dieci, come la signora Pagella (cognome) Scolastica che per tutta la vita ha dovuto far vedere i suoi voti a tutti gli spiritosoni che le chiedevano: E’ stata promossa o bocciata?
Più o meno come la signora Foglio (cognome) Rosa che da sempre si sente domandare: Ma chi ti dato la patente?
Il nome Rosa si presta a diversi abbinamenti: abbiamo un Fiocco Rosa (tutti pronti ad appendere la signora alla porta di casa per segnalare la nascita di una pupa); la Chiappa Rosa è argomento da stagione balneare come la Chiappa Bianca (prima dell’abbronzatura).
Certo che ci vuole tanta Santa (nome) Pazienza per sopportare quelli che cantano: tutti al mare a mostrar le chiappe chiare (bianche e rosa).  
Comunque per chi non ama il mare c’è sempre la montagna: Monte (cognome) Rosa.
Ma ci sono  cose che devono essere dette o cantate sottovoce come direbbe la signora Bella (nome) Parlapiano ma non è facile stare zitti quando uno è stato appena Assunto (nome) Licenziato.
E poi ci sono nomi e cognomi che sono una condanna a priori. Come la signora Piscia (cognome) Tranquilla che in realtà non riusciva mai a rilassarsi anche perché le sorelle si chiamavano Piscia Chiara, Piscia Rosa (meglio fare un controllo medico) e la più piccola, che si chiamava Agostina ma, grazie al diminutivo, era diventata Piscia Tina. Una famiglia probabilmente orinaria, pardon originaria di Schio, nota come pisciatoio d'Italia perchè piove sempre.
Il problema della funzioni corporali è una costante: abbiamo un signor Felice Evacquo (invidiato dagli stitici) e un altro che la fa di Odore (cognome) Celestino. Mai saputo che certi odori fossero colorati! 
Del resto rimanendo dalle parti più riservate, che dire di signore che si chiamano Tromba (cognome) Daria e Tromba Marina. D’accordo la meteorologia ma questo è un invito anche ad attività di carattere sessuale!
E qui mi sovvien il signor Tromba Felice che, notorio amatore, cercava solo fanciulle dal nome programmatico. Nella sua collezione aveva: le signore  Passera (cognome) Bianca,  Figona (cognome) Bella, Ficuzza (cognome) Rosa, Mona (cognome) Modesta,  Mariannina (nome) Dalla Bernardina Rada, Benedetta (nome) Topa, Culetto (cognome) Rosa, Culetto Celeste, Culetto Candido,  Bella (nome) Tetta,  Capezzoli (cognome) Rosa.
Per concludere: Virginia (nome) Spaccamela, Antonietta (nome) Uccello Vispo..
Ti credo che qualcuno ha raggiunto il Massimo (nome) Orgasmo!

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