Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Un mondo d'amore

Immagine
 di Leo Spanu                                                                                                                       Tra gli articoli pubblicati qualche anno fa ho trovato questo: lo ripropongo con il commento di allora.   Un mondo d'amore   L’altro giorno, qualcuno ha pubblicato sulla rete questa fotografia. Due persone anziane, due sconosciuti abbandonati in mezzo alla strada, non importa la ragione. Un'immagine fastidiosa di questa nostra bella Italia piena di chiacchiere inutili e di gente preoccupata per una mascherina sul  volto e di giovani incazzati perché non possono cazzeggiare con gli amici alle due, alle tre di notte a Milano, a Napoli, in Costa Smeralda. Non sono mai stato un moralista, tantomeno un buonista affamato di retorica ruffiana. Anzi ho sempre cercato di guardare le cose della vita dal lato sbagliato per imparare qualcosa sugli altri e su di me. Così mi piace quella donna addormentata sulle spalle del compagno; lei si affida completamente a

29 settembre: nascita di B.

 di Leo Spanu Oggi 29 settembre, compleanno di Berlusconi.  Quando alla fine del suo primo mandato, Mattarella sembrava pronto per la pensione e si parlava di candidature, la destra propose per la carica di presidente della repubblica Silvio Berlusconi. Avendo io (e non solo io) qualche perplessità, dopo attenta riflessione decisi comunque di omaggiare cotanta e importante persona, la ragione è semplice: io sono uno scrittore anonimo e sconosciuto magari con una bella ruffianata mi avrebbero pubblicato su Mondadori. Esperimento fallito, non mi ha cercato nessuno, forse per via del fatto che sono notoriamente di sinistra e che non avrei votato nessuno della banda Berlusconi neppure sotto tortura. Ora che è morto si pensa ad una sua beatificazione: per l'aeroporto di Malpensa siamo a posto, mi sembra che abbiano fatto pure un francobollo e prossimamente, ai cento anni dalla nascita,  proporrei una medaglia d'oro commemorativa. Quasi quasi ci riprovo e adatto alla bisogna e all

Taglia la testa al gallo

 di Leo Spanu Da anni la nostra è una democrazia dimezzata. L'aver tolto le preferenze è stato come un tentato omicidio, la vittima (la democrazia) non è morta ma è rimasta invalida per sempre. Ho fatto politica (a livello locale) quando gli aspiranti onorevoli andavano tra la gente a farsi conoscere: anche a chiedere voti naturalmente, fare qualche promessa magari difficile da mantenere e a fare clientelismo. A  volte a sparare cazzate. Come oggi, solo che allora, a fine mandato, dovevano rispondere agli elettori del loro operato e se il giudizio non era positivo la trombatura era quasi sicura. Oggi non votiamo più le persone ma diamo una delega in bianco ai partiti che nelle loro liste mettono non solo nani e ballerine ma anche asini volanti e "fedeli" anzi fedelissimi neanche la politica fosse una religione. Oggi i capi bastoni decidono chi deve essere eletto: tu, tu e tu. Cioè il cognato, l'amico del cognato, il figlio di... e quella gran..... Ci sono donne che so

Il mio nome è nessuno

 di Leo Spanu "Il mio nome è Nessuno" Non è solo il titolo di un film western del 1973 con Terence Hill dove un pistolero anonimo mette un pistolero famoso contro la terribile banda del  Mucchio Selvaggio. Anche Ulisse finse d'essere nessuno quando sfidò  un gigantone che voleva farlo in padella, un piatto tipico (sembra) dell'antichità. Per sua fortuna Polifemo aveva solo un occhio ed era pure un pò coglione.  Ci sono genitori che nascono col solo compito di rovinare l’esistenza ai figli; è vero sono una minoranza ma sono micidiali. Cominciano dalla nascita appiccicando ai neonati nomi impossibili, di quelli che ti rovinano la vita o quasi, se poi il nome viene accostato ad un cognome ambiguo allora ne esce una miscela davvero esplosiva. Pensate ad un signore che si chiama Angelo Dellamorte. Minimo deve fare il serial killer o almeno il becchino. Certo che quando si presenta, gli altri, subito dopo avergli stretto la mano, stringono o toccano altro. Ma andiamo con or

Storie di ordinaria poesia

 di Leo Spanu Si tratta di un lavoro che mi è stato commissionato alcuni anni fa, dovevo commentare con brevi scritti una serie di quadri che rappresentavano stanze di un ospedale abbandonato. Per ragioni che non conosco, il lavoro non è mai andato a buon fine. Qualche sua parte è stata utilizzata a mia insaputa ma il fatto non ha alcuna importanza. Si ruba di tutto ma, come suggerisce un mio spiritoso amico, il furto non esiste, si tratta sempre e solo di un prestito a tempo indeterminato. La restituzione è un elemento marginale. Ho già pubblicato sul blog questo mio lavoro, parzialmente e integralmente, ma vale la pena (per me)  riproporlo così come l'ho pensato e scritto allora.  Rileggendo questa note mi rendo conto che vi ho messo molto di me, più dei miei romanzi (quasi) autobiografici. Sono sempre stato uno che non si è mai fatto molte illusioni sul mondo che ci circonda e questi giorni, pieni di violenza e di morte, sembrano confermare il mio pessimismo ma continuo a sperar

Libri

Immagine
di Leo Spanu Avete notato che le persone importanti  o che si credono tali, si presentano in televisione sempre con lo sfondo di biblioteche di ogni forma, colore e dimensione? Sono contento: non pensavo che noi italiani fossimo un popolo di bibliofili anche perchè, malgrado i libri esposti, non mi sembra che da cotante bocche escano perle di cultura. Comunque anch'io voglio partecipare a questa gara di " Metti i libri alle spalle" e vediamo chi ne ha di più. E' vero che non è la quantità che fa un uomo colto, io poi sono un signor nessuno per cui non esporrò la mia faccia ma solo i miei libri perchè, come diceva Totò: Ma mi faccia il piacere. La domanda più terrificante (e triste), quando vedono che possiedi  più di dieci libri (non scolastici) è: Ma li hai letti tutti? La risposta è a piacere: Si. No. Non so. Non ricordo. Mi piacciono le copertine. Guardo solo le figure. E quelli senza figure? Con quelli neanche ci parlo figuriamoci guardarli. No, non li ho mai con

Quando Napoleone venne in Italia

Immagine
 di Leo Spanu C'è ancora troppa gente convinta che la Francia abbia rubato la Gioconda. Invece è uno dei pochi quadri che i nostri cugini d'oltralpe hanno acquisito in maniera regolare. Leonardo, fuggito dall'Italia dove lo volevano appendere per il collo per via di un suo "difetto" (sodomia) lo vendette con un normale contratto. Invece sono molte le opere trafugate (tra il 1796 e il 1815) da musei e chiese italiane, quando Napoleone Buonaparte venne da noi a "spiegarci" i principi della democrazia. Molte opere sono state restituite, specie quelle provenienti da Roma grazie al lavoro di Antonio Canova. Molte altre si possono invece ancora ammirare a Parigi, nel museo del Louvre. In questa sede presenteremo alcune opere di artisti italiani con la loro provenienza al momento della requisizione La fonte dell'articolo è la rivista "Finestre sull'arte" dove il tema è trattato più ampiamente. Cimabue (Cenni di Peppo, Firenze 1240- Pisa 1302)