Riflessioni e flessioni sulla democrazia (R)
di Leo Spanu
Ecco un articolo che mi fa venire la tentazione di aggiornare ad oggi ma perchè poi, cosa è cambiato in questi ultimi sette anni a parte il fatto che io sono più vecchio? Forse mi conveniva andare in Tibet con Brad Pitt
Riflessioni e flessioni sulla democrazia (Gennaio 2017)
Repetita iuvant (Le cose ripetute aiutano). Io invece odio ripetere le stesse cose perchè le parole sono inutili quando chi non vuol sentire fa il sordo. In democrazia ogni voto vale uno, certo. Un concetto difficile da capire fino a quando il compianto Marchese del Grillo disse: Io (uno) so’ io e voi (tutti) siete un cazzo!
In tempi moderni un altro Grillo (Beppe) non marchese ma comico ha ripreso il sofisma adeguandolo alla nuova stagione: Io continuo ad essere io (uno) e voi (tutti) fate quello che dico io. Sono d’accordo, niente è meglio di una democratica dittatura dove comanda uno solo. Anche perché il voto di un genio ha (purtroppo) lo stesso valore e lo stesso peso del voto di un cretino. Ora di geni non se ne vedono molti in giro anzi, dopo la scomparsa di Einstein, c’è una grossa crisi ma di cretini abbondiamo oltre il limite della pazienza e della sopportazione. Ora senza voler scomodare Totò quando pronunciò una delle sue massime (Lei è un cretino. S’informi!) abbiamo due sole possibilità: o andiamo in giro a distribuire patenti di cretino e diventerebbe un lavoro a tempo indeterminato o accettiamo, come di fatto sta avvenendo, la prevalenza del cretino.
Apriamo una parentesi (o un parente a scelta). C’era una volta una coppia che dopo anni di matrimonio felice fece un figlio. Motivo di ulteriore felicità fino a quando i due genitori adoranti si accorsero che il loro bebè era un perfetto cretino con intermezzi di imbecillità. “ Che non si sappia in giro!” Tuonò il depresso padre. “ Hai ragione!” confermò l’abbacchiata madre. Siccome la coppia era benestante il rampollo crebbe nella bambagia. Niente scuole pubbliche solo precettori privati, niente contatti con i coetanei. Ogni capriccio veniva immediatamente soddisfatto. Quando arrivò ai vent’anni il ragazzo disse: “ Vorrei fare qualcosa, magari lavorare.” “ Fia mai”! Urlarono all’unisono i disperati genitori e il ragazzo fu spedito alla Bahamas per una breve vacanza di sei mesi. E così ogni volta che al ragazzo veniva la voglia di fare qualcosa scattavano sei mesi di vacanze forzate nei più bei posti del mondo. Attorno ai trent’anni il giovane arrivò alla piena maturazione (di stupidità, imbecillità, fate voi) e si presento ai genitori felice e contento:
“Cari genitori, babbo e mamma, vi comunico che ho trovato un lavoro.” Alla notizia ferale al padre si scompigliò tutto il riporto che con tanta cura aveva incollato al cranio e alla madre si afflosciò il lavoro del chirurgo estetico: “ E bravo” Dissero insieme ” prima lo sapevamo solo noi ora il mondo intero saprà che sei un cretino.”
La morale della favola è che una volta si tendeva a mascherare i difetti oggi invece vengono esposti come una bandiera su internet e, i più fortunati, in televisione. Tornando alle riflessioni e flessioni (nel senso che si deve piegare a troppi compromessi ) della democrazia va stabilito una volta per tutte che la maggioranza non ha sempre ragione. E’ solo maggioranza numerica. Il fatto che negli USA la maggioranza abbia votato uno come Trump che sembra il cartone animato cattivo di “ Chi ha incastrato Roger Rabbit” è un fatto indubbiamente democratico ma è anche una colossale cretinata. Ce ne accorgeremo nei prossimi tempi.
Ora non è che in Italia noi stiamo meglio. Abbiamo una sinistra che rassomiglia incredibilmente al marito che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie. La destra poi, a parte il nome, non è mai esistita se non nelle sue espressioni più becere di fascismo o di para fascismo. Il concetto di una destra liberale come è sempre esistita in Europa non è mai passata per la testa dei nostri politicanti; la destra alla Berlusconi, con tutto il potere che ha gestito, ha prodotto solo bunga bunga e cucù. A questa destra cialtrona dobbiamo aggiungere anche due espressioni del nuovo che avanza. La Lega, prima di Bossi e ora di Salvini, e i cinque stelle di Grillo. I primi sono in fase calante dopo vent’anni di cretinate; basti pensare che uno dei loro rappresentanti è un dentista che oggi fa il vicepresidente del senato e che passerà alla storia d’Italia per aver fatto una legge elettorale detta “una cagata” (sua definizione) che tutti hanno chiamato amichevolmente Porcellum .
I cinque stelle invece sono sulla cresta dell’onda. Possono dire e fare qualsiasi castroneria e la gente (almeno una parte) è con loro. C’è pure il rischio che vincano le elezioni. Ve lo immaginate presidente del Consiglio uno come Di Maio che ha già avuto decine di avvisi di reato per omicidio di congiuntivi. Mi immagino il discorso di insediamento:
"Sono contento di essere arrivato uno alle elezioni. Qui adesso noi fare governo dei cittadini che potessero? poteranno? possino? finalmente essere liberi dalla casta che per anni avere fatto culo agli italiani onesti. C’è voluto molto travaglio, ma fatto parto senza cesare e ora tutti a godere dei frutti della democrazia diretta, in streaming, dove tutti contano uno e tutti son nessuno."
Bravo! Grazie! Bravo! Grazie! Bravo! Grazie! Applausi. Cala il sipario.
NOTE
Ne " La fattoria degli animali" di George Orwell, il primo articolo della costituzione, una volta che i maiali vanno al potere è: Tutti gli animali sono uguali. Qualche tempo dopo l'articolo viene completato da una mano anonima: Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri.
Chissà cosa vuol dire!
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