Poesia francese (R)
di Leo Spanu
Visto che siamo in periodo di Olimpiadi a Parigi, un modesto omaggio alla Francia anche perchè con le stronzate che ho sentito su presunte ultime cene (non pagate come in Albania?) e gioconde rubate, vorrei ricordare ai nostri politicanti e giornalisti che non appartengono alla categoria dell'homo sapiens ma probabilmente a quella dell'homo insipiens che la Francia è un paese di grande cultura (anche se i francesi sono antipatici perchè se la tirano troppo).
Poesia francese (2023)
Al liceo la mia insegnante di francese era un donnone privo di ogni senso dell’ironia. Già piuttosto avanti negli anni, aveva un criterio numerico di giudizio fuori della norma. Infatti lei oltre ai tradizionali dallo zero al dieci, aveva aggiunto un voto in più: inclassificabile. Non ho mai capito come facesse a sommare inclassificabile con un qualsiasi voto e poi dividere per due e ottenere una media. Comunque aveva una concezione dantesca degli studenti e amava solo quelli meritevoli del Paradiso. Io, figuriamoci, non ero degno nemmeno del Purgatorio. Certo che rimarrebbe sorpresa se sapesse che, ogni tanto, per gioco mi diverto a tradurre i suoi amati poeti francesi. Ecco un paio di esempi.
Thomas Sonnet de Courval (1577-1627). Personaggio pieno di contraddizioni. Medico e scrittore criticava tutto e tutti salvo poi vivere in contrasto coi principi che sosteneva. Dalle mie parti uno così verrebbe definito “ un cagabandiere”. Oggi avrebbe molto successo in politica non come “politico di professione” ma come “rappresentante della società civile” prestato alla politica. Aiuto!
Da: Satyres et Satyre Menippèe sur le poignantes traverses du Mariage, Parigi 1621. ( Satire menippee sulle divertenti traversie del matrimonio) I versi di questo autore sono un minestrone indigesto con qualche sprazzo di luce come quelli da me tradotti molto liberamente.
Ora il nostro cuore s’è vestito d’ombre contrarie.
I tuoi occhi belli che ingannarono la nostra anima folle
hanno rubato tutti gli spazi agli altri e niente resterà
neppure l’illusione della nostra vana libertà.
Circe della nostra mente, sirena dell’anima
che sotto un’ingannevole sembianza da strega
accendi un fuoco che brucia la nostra coscienza
anche il tuo fascino è creato dalla nostra noia
ma scrutando nelle vene e nel sangue della tua vita
trovo solo freddo disprezzo e cristalli di ghiaccio.
Theophile de Viau (1590-1626). Altro artista perseguitato dal potere per la sua opera. Condannato al rogo in contumacia, al suo posto fu bruciata una sua effigie. Alla fine fu arrestato e finì i suoi giorni in prigione. C’è da dire che il tra il 1660 e il 1756, in Francia, oltre 800 persone furono imprigionate e molte di loro finirono sulla forca. La causa: una interpretazione “stravagante “ della libertà di stampa da parte del potere politico e religioso dell’epoca. Invece l'Italia oggi!
Da : Le Parnasse des poetes satyriques ou dernier recouil des vers piquants et gaillards de notre temps 1925. ( Il Parnaso dei poeti satirici o ultima raccolta di versi piccanti e gagliardi del nostro tempo).
Il corvo
Un corvo mi gracchia di fronte,
un’ombra offusca il mio sguardo,
due donnole e due volpi
attraversano lo spazio dove passo;
cedono le zampe al mio cavallo,
il mio servo cade da un alto male,
ascolto l’esplosione di un tuono,
un fantasma viene da me,
sarà Caronte che mi chiama a sé,
io vedo il centro della terra.
Un ruscello risale verso la sorgente
un bue gravita su un campanile
il sangue cola da questa roccia.
Un’aspide si accoppia con un orso,
sulla cima di una vecchia torre,
un serpente dilania un avvoltoio,
il fuoco brucia dentro il ghiaccio,
il sole è diventato nero,
vedo la luna che sta per cadere
questo albero è uscito dal suo posto.
Non so perché ma questa poesia che anticipa un gusto gotico che, nella letteratura, diverrà di moda a metà del Settecento mi fa venire in mente Il corvo di Edgard Allan Poe.
BIBLIOGRAFIA
Theophile de Viau. Oevres completes. Editore: Honorè Champion, 2006
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