Le stagioni del nostro scontento

 di Leo Spanu

Si tende a mettere da parte  e a conservare solo i ricordi belli, così almeno dicono quelli che tutto sanno. Io, che ho sempre guardato poca televisione, preferivo invece segnare i momenti no sulla carta perchè cercare di essere felici è cosa impossibile. Comunque ho continuato lo stesso a sorridere di me e del mondo aiutato nell'impresa, da oltre cinquant'anni, da una ragazza che ho sposato per allegria.


Vanità (1976)

Sboccia una rosa

 e scopre la propria agonia.


Egoismo (1977)

Sono salito

sul mio Calvario.

Senza croce.


Attesa (1982)

Ho aspettato il domani

come un viaggio

che non farò

mai.


Mio padre (1985)

Se ne andò

in silenzio

così come

aveva attraversato la vita.

In punta di piedi

per non disturbare.


E tornano ricordi (1995)

E tornano ricordi che fanno male

come schegge di vetro

e si aggrappano ai pensieri,

grida di dolore nel silenzio della notte.

Gli anni e i giorni fuggono via

dagli spazi aperti della mente

ma almeno tu non mi lasciare.


Ulisse (1995)

Ho giocato i miei giorni

inseguendo la vita

 ai confini dell'impossibile

ma non avrò rimpianti

quando l'ombra della notte

chiuderà i miei occhi

sull'ultimo sogno

 e sul tuo viso.

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