Letteratura, pittura e cose strane dal mondo 2
di Leo Spanu
Il quinto volume è tra i più intriganti: l'erotica moderna dal 1799 ad oggi. Andiamo a tuffarci in questo mondo proibito. Un tempo, oggi col internet e il porno libero è difficile se non impossibile inventare qualcosa di nuovo nel campo dell'eros. Come direbbe Franco Califano: tutto il resto è noia.
Alera Don Brennus. Pseudonimo di uno scrittore (sconosciuto) fissato con la frusta. Il titolo del suo più importante testo è: Il giro del mondo di un flaggellante, pubblicato dal diario intimo del barone M. flagellante di qualità (1906). Questo scrittore provava piacere a frustare le chiappe altrui e tutta la sua produzione letteraria è basate sulla flagellazione. Infatti era noto come" scrittore col frustino".
Bordello (e abitanti). Citiamo solo la definizione del marchese De Sade: "Casa pubblica dove, mediante un prezzo convenuto, ogni uomo trova giovani e graziose ragazze, tutte pronte a soddisfare le sue passioni." Ma quanti termini esistono per indicare una "casa di piacere"? Data la vastità dell'argomento mi limiterò a descrivere termini di tempi antichi; i più classici sono casa di tolleranza, casa chiusa, casa di mala vita, casino. E poi lupanare che deriva da lupa; secondo lo storico latino Tito Livio era il nome che si dava alle prostitute romane. La più famosa fu Lucrezia che raccolse due neonati abbandonati (Romolo e Remo) e li allattò e li allevò.
Le prime case per prostitute nacquero ufficialmente ad Atene per opera di Solone ed erano chiamate "dicterion". Erano in pratica imprese commerciali di proprietà del Municipio ed erano controllate da funzionari. Tornando a Roma, oltre a lupanare v'erano altre definizioni.
Cellae (cellule); Meretricius Domus (casa di meretricio); Meritoria taberna (taverna lupanare); Consistorium libidinum (istituzione di libidine); Postribulum (da pro e stabilum, davanti alla casa). Le postribule erano le prostitute abusive e clandestine (già da allora esisteva il lavoro in nero) mentre le ragazze registrate in un particolare registro avevano un documento che le autorizzava alla" professione": Licentia stupri.
Definizioni delle "lavoratrici": le lupae (lupe) prostitute rustiche, di periferia; le nonatrie (da hora nonaria, la nona ora, quella del lavoro); le noctilucae (che facevano della notte giorno); le diabolarices (pagate con due oboli); le meretrices (da merere, guadagnare).
Più varie le definizioni del Kama Sutra: femmine asservite, donne impure, mezzane, danzatrici, femmine artigiane, donne che hanno lasciato la propria famiglia, donne che vivono della propria bellezza, normali cortigiane.
La definizione cortigiana normale esisteva anche nella Grecia antica e a Roma e serviva per distinguere le varie categoria di cortigiane (almeno una cinquantina) classificate in base a cultura, condizione sociale ed altro.
Henri De Toulouse- Lautrec (Francia 1864- 1901) Al Salon di Rue des Mulins (1894-95) Pastello su carta. Museo Toulouse-Lautrec, Albi (Francia)Cagnaccio di San Pietro (Natalino Bentivoglio Scarpa, Desenzano del Garda 1897- Venezia 1946)
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