Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Letteratura, pittura e cose strane dal mondo 2

Immagine
 di Leo Spanu Il quinto volume è tra i più intriganti: l'erotica moderna dal 1799 ad oggi . Andiamo a tuffarci in questo mondo proibito. Un tempo,  oggi col internet e il porno libero è difficile se non impossibile inventare qualcosa di nuovo nel campo dell'eros. Come direbbe Franco Califan o: tutto il resto è noia . Alera Don Brennus . Pseudonimo di uno scrittore (sconosciuto) fissato con la frusta. Il titolo del suo più importante testo è: Il giro del mondo di un flaggellante, pubblicato dal diario intimo del barone M. flagellante di qualità (1906). Questo scrittore provava piacere a frustare le chiappe altrui e tutta la sua produzione letteraria è basate sulla flagellazione. Infatti era noto come" scrittore col frustino".  Tour du monde d'un flagellant Bordello (e abitanti). Citiamo solo la definizione del marchese De Sade : " Casa pubblica dove, mediante un prezzo convenuto, ogni uomo trova giovani e graziose ragazze, tutte pronte a soddisfare le sue

Letteratura, pittura e cose strane dal mondo. 1

Immagine
 di Leo Spanu Tra i tanti libri comprati nei mercatini ne posseggo una serie pubblicata da Longanesi nel 1974. Si tratta di una serie incompleta di un numero sconosciuto di libretti dal costo, allora, di mille lire cadauno. Non sono mai riuscito a completare la serie ma, col materiale in mio possesso,  credo che si possa fare una passeggiata curiosa (e gradevole) nel mondo infinito della letteratura. Vediamo prima i miei titoli. Volume primo. Il fantastico, la fantascienza, la favola. Volume terzo. Il nero, il gotico l'orrido. Volume quinto. L'erotica moderna dal 1799 a oggi. Volume sesto. L'assurdo, il dada, il surreale. Volume settimo. L'immorale, il perverso, il proibito. Volume ottavo. Il satirico, il grottesco, l'anticlericale. Ho sempre considerato la casa editrice Longanesi tra le migliori in Italia da sempre. Per l'apertura a qualsiasi settore della letteratura; la collana Fantapoket di Fantascienza ad esempio, con una trentina di libri, è tra le p

Locandine cinematografiche dal 1980 al 2010

Immagine
 di Leo Spanu 1984. Amadeus 1988. L'ultima tentazione di Cristo 1991. Il silenzio degli innocenti 1999. Essere John Malkovic 1999. The Blair Witch Projet 2001. A.I. Intelligenza artificiale 2002. American gangster 2002. Prova a prendermi 2004. Io Robot 2006. Little miss Sunshine 2006. Diamante di sangue 2008. Il dubbio 2009. Moon 2010. Cigno nero 2010. Repo Man 2010. Mangia, prega, ama 2011. Marilyn 2012. Lincoln 2012. Django Unchained

A Brescia non c'è la nebbia: Epilogo

  Epilogo. Gennaio 1968 Al rientro da Desenzano, dove   Leo aveva portato un pacchetto per conto di un commilitone,   un cartello stradale e   un’idea improvvisa. Il paese vicino, un paio di chilometri dalla statale, era il paese dove abitava Marianne. Quanti anni sono passati? Tre, più o meno, senza più vedersi o sentirsi. Una sterzata veloce,   il paesino era a pochi minuti di macchina, dopo la ferrovia,    un lungo viale   con pochi alberi spogliati dall’inverno,   una strada sonnolenta con villette anonime e pretenziose. Un dubbio molesto davanti al cancello. -Forse è meglio tornare indietro. Cosa ci faccio qui?- Pensa Leo e un gelo improvviso lo blocca di fronte a quella casa sconosciuta. C’è un freddo incredibile, probabilmente nevicherà, meglio rientrare a casa prima che il viaggio di ritorno diventi rischioso. E’ da stupidi essere lì, a fare che cosa poi, a inseguire una vecchia storia finita male.   -Vattene!- Invece   il dito si posa automaticamente sul campanello e Mar

A Brescia non c'è la nebbia: Cap. 15

  Capitolo 15°                     Sardegna mia mostrati gentile Brescia è sempre stata una città con una forte presenza di sardi che si sono sempre inseriti senza difficoltà anzi sono sempre stati ben visti e accettati dai bresciani. Nessuna discriminazione razziale come capitava alle altre comunità che provenivano dal sud specialmente per i siciliani e ancor di più i calabresi. -Voi sardi non siete meridionali, gli altri si. – Spiegava Simone.   – Noi nordici, loro sudici.-   Aggiungeva poi.  A questa battutaccia Leo replicava inevitabilmente con : - Ma va a cagare!- In realtà Leo non si era mai accorto di queste discriminazioni, a lui non era mai capitato di essere importunato o offeso per le sue origini. Il fratello invece aveva subito un paio di    tentativi   di molestia da parte dell’imbecille di turno.   Ma Giuseppe era il tipico rappresentante della Sardegna, almeno come sono identificati   i sardi secondo certi stereotipi. Una massa di cappelli nerissimi e ricci, occh

A Brescia non c'è la nebbia: Cap. 14

Capitolo 14°                      Marianne La prima volta che la madre gli disse che aveva ghiaccio al posto del sangue, Leo quasi sorrise. Se aveva convinto anche sua madre voleva dire che la sua capacità di autocontrollo aveva raggiunto un buon livello. Naturalmente non era un complimento ma Leo riteneva che lasciarsi vincere dalle emozioni e dai sentimenti fosse una forma di debolezza. Non poteva certo mostrare   il fianco a ipotetici nemici   e aveva capito da tempo che le ferite più dolorose non sono quelle del corpo. Con la sensibilità tipica delle persone  introverse aveva sentito più che capito quanto male possano fare le parole ma ancor più i silenzi.   Erano poche, molto poche, le persone per le quali provava un affetto vero e in ogni caso non lo avrebbe mai fatto vedere.   Meglio sembrare una persona fredda e arida ma capace di difendersi dai colpi bassi della vita che essere una vittima sacrificale di quanti trattano gli altri come tappeti da sbattere. Del resto sapeva ch

A Brescia non c'è la nebbia: Cap. 13

  Capitolo 13°                          Stand by me Stand by me (1961) di Ben E. King è una canzone che ha segnato un epoca ed è stata interpretata da artisti di tutto il mondo in tempo diversi: uno su tutti: John Lennon ex Beatles. In Italia se ne impossessò Adriano Celentano   con un plagio clamoroso e   cialtrone, infatti la canzone era firmata solo dai compagni di clan del molleggiato, Ricky Gianco e Don Backy, che   si “dimenticarono” degli autori originali.   Pregherò   fu un successo tale da farci i soldi a palate. La canzone ebbe anche un seguito con   Tu vedrai , autore sempre Ricky Gianco che aveva fatto cose più decenti, un pasticcio pseudo religioso con ciechi, allora si chiamavano così perchè non avevano ancora scoperto i non vedenti,   miracolati che vedevano la luce. Cominciava per Celentano la sua trasformazione da cantante a profeta e predicatore di banalità. Peccato perché la sua canzone Il problema più importante per noi è di avere una ragazza di sera (- pe