Anca mi
di Leo Spanu
"Anca mi" in dialetto veneto vuol dire anch'io, ma la domanda da porsi è: anch'io cosa? Partendo dal dolore dell'anca che per fortuna mi manca, si può costruire una catena di Sant'Antonio, che va dagli Appennini alla Ande, una specie di storia dell'imbecillità umana che, notoriamente, è come un diamante: è per sempre.
Ma vediamo un esempio, naturalmente non quello di Cochi e Renato perchè quando uno fece un esempio la moglie di un altro rimase incinta. No, l'esempio è diverso: se mandi qualcuno affanculo devi anca invitarlo a condividere e, a sua volta, deve rivolgere lo stesso invito ad un amico, a un parente, al primo che passa per strada, a uno qualsiasi e così via crescendo e cercando nuovi proseliti. Quando hai raggiunto quota cento puoi andare in pensione ma è meglio fondare un partito, magari nel profondo nord, e chiamarlo lega nord.
Se l'invito proviene da un comico in disarmo allora, come per gli alberghi,. si può raggiungere una valutazione da una a cinque stelle. In realtà le stelle di Negroni sono milioni di milioni (lo cantavano anca a Carosello) ma la rottura di coglioni è sempre personale. In questa storia godereccia tipo "polenta e usei" non è chiaro il ruolo di sant'Antonio quale che sia, visto che di santi con questo nome ce ne sono diversi. Anca mio cognato si chiama Antonio ma non è santo. Comunque il sant'Antonio della catena dovrebbe essere quello delle tentazioni, perchè a forza di stare solo nel deserto vedeva le donne nude e si sa che nel deserto la vita è dura, il pane manca e sul. c. scivola la mano stanca. Malgrado ciò non è diventato cieco come spiegavano all'oratorio anzi, come tutti sanno, la fame di sesso è come la sfiga, ci vede benissimo!
Nel frattempo sul ponte di Bassano tutti si davano la mano mentre sul ponte sullo stretto di Messina sventolava una bandiera bianca: erano i siciliani e i calabresi che si erano arresi a Salvini e, come la capra che sotto la panca non campa e sopra neanca, avranno giorni lunghi da passare e tempo per guardare il mare d'inverno che quando soffia il vento dal nord sembra un inferno. Il problema è che a Pontedilegno, la Betlemme di Bossi il Ponzio Pilato della lega, quello che si puliva col tricolore, i ponti li sanno fare solo sulla neve; infatti aspettano l'estate per attraversare i ruscelli in secca visto che non sanno camminare sulle acque. In realtà l'unico a farlo è un palestinese, un migrante che viene dal sud che più sud non si può, uno che i Salvini non li voterebbe mai, piuttosto si fa crocifiggere. Così i leghisti sono rimasti ignoranti e l'unica cosa che gli riesce bene è nuotare nella cacca.
E se nella tanca Paul Anka canta (ma anca carta canta), se Leon non branca e giura che non darà la mano a chi lo stanca, rimane il fatto che il paese arranca e ci manca sempre una cassapanca e una lira per fare un milione mentre basterebbe farsi eleggere per vivere gratis (paghiamo noi) e farla franca. E cogli oggi, cogli domani il nulla che non affranca, alla fine ti fanno due cogli grandi così e tu rimani un coglione solo, solingo e solitario, senza in tasca una palanca e nessun conto in banca. Ma non preoccuparti: quello che non hai è quel che non ti manca.
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