Obsolescenza programmata: Paula Rosa
di Leo Spanu
In un romanzo di fantascienza degli anni 60 si parlava di "obsolescenza pianificata" (o programmata) come mostra l'ultima immagine. Sto facendo una citazione a memoria e quindi potrei anche sbagliarmi, comunque mi sembra che questo argomento sia ben raccontato nel romanzo " Ed egli maledisse lo scandalo" di Mack Reynolds (Urania 1966). Se anche la citazione fosse sbagliata cercate di leggere questo romanzo che è uno dei più straordinari della storia della fantascienza , un romanzo che anticipa molti dei problemi della realtà attuale.
Per i distratti l'obsolescenza programmata è quel "fenomeno" che colpisce elettrodomestici e altri macchinari due giorni dopo la scadenza della garanzia: smettono di funzionare. Se penso che i primi televisori, in bianco e nero e ingombranti come armadi, smettevano di funzionare solo se li prendevi a martellate, mi viene qualche dubbio sui vantaggi della tecnologia attuale.
Paula Rosa (Portogallo 1970) è un'artista digitale che utilizza la fotografia, rielaborata con la pittura e altre tecniche, per dare sfogo alle sue fantasie o meglio ai suoi incubi visto che il suo mondo se non è l'apocalisse sta, in ogni caso, da quelle parti. Purtroppo è vero che la realtà quotidiana non invita all'ottimismo dato che una discreta parte del potere mondiale è in mano a criminali mascherati da statisti. Per gli esempi c'è solo l'imbarazzo della scelta. Nelle democrazie, dove invece le cose vanno appena meglio, non siamo ancora arrivati all'ultima spiaggia però con tanti imbecilli che comandano non c'è da far festa.
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