I lotofagi
di Leo Spanu
I lotofagi o mangiatori di loto erano, secondo Omero (vedi Odissea) gli abitanti di un'isola del Mediterraneo che mangiavano il frutto dell'albero del loto. Le proprietà di questo frutto erano stupefacenti in tutti i sensi, le persone si dimenticavano di tutto, familiari, amici e parenti. Anche di se stessi. Erano talmente fatti che perdevano anche la cognizione del tempo così vagavano nel paradiso dei sogni e vivevano (e morivano) felici e contenti. Qualcuno pensa che si trattasse non un'isola ma di un territorio preciso: la Libia, la Tunisia, forse L'Italia. Quest'ultima sembra la più probabile anche per via del gran numero di smemorati che ci abitano: la loro sede si trova tra Montecitorio, palazzo Madama e palazzo Chigi ma amano vagare anche in sedi televisive, in redazioni di giornali fasulli e ovunque ci sia un adoratore dei fiori di loto.
Recentemente i lotofagi hanno scoperto che i poveri mangiano meglio dei ricchi. Mio nonno materno, quando era povero, mangiava pane e cipolla. Un piatto da leccarsi i baffi. Se la cipolla fosse stata di Tropea sarebbe stata una vera leccornia
Fonte: TWITTER
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