Gli anni e le canzoni: 1976
di Leo Spanu
Il 1976 è un anno ricco di avvenimenti, difficile stabilire una graduatoria d'importanza: ad esempio in Cina muore Mao Tse Tung. Una battutaccia dell'epoca dice che Mao è stato il più grande uomo politico del mondo perchè aveva la testa in Cina e i coglioni in Italia. Non so se oggi se il russo Putin possa essere paragonato a Mao ma i coglioni, sono sempre in Italia.
Un' altra morte illustre è quella della scrittrice inglese Agata Christie; forse non interessa a nessuno perchè non era la regina Elisabetta ma dieci piccoli indiani hanno pianto molto.
Invece in Italia un avvenimento storico passa (quasi) sotto silenzio: una donna Tina Anselmi, democristiana, per la prima volta, diventa ministro dalla Repubblica: nella sua storia c'è un passato di partigiana, di insegnante e di sindacalista e la prima legge che fa approvare in Parlamento è quella sulle Pari Opportunità (1977). Tina Anselmi è stata una donna di grande spessore umano e culturale che per tutta la vita si è battuta per i diritti delle donne. Fa male vedere che oggi quei diritti sono presi a calci da un'alta donna, l'onorevole Meloni che, probabilmente, diventerà la prossima presidente del consiglio.
Alla RAI ormai da vent'anni danno sempre le stesse trasmissioni ripetute all'infinito, al massimo cambiano le mutande o il pannolone al presentatore. Il commissario Montalbano ha raggiunto quota 995 nelle repliche: quando arriva a 1000 lo spediscono a Marsala al posto di Garibaldi. Anche le canzonette, sempre le stesse, vengono riproposte con un ripetitività tale da scioglierti gli zebedei, tirano fuori dal frigorifero (qualcuno dalle tombe) quei soliti quattro o cinque cantanti, li restaurano con un pò di calcina e cemento e ci ritroviamo con gli zombi canterini. Che allegria!
Le classifiche per la più bella canzone d'amore degli anni 70 ( le canzone anni 2000 sono ricche di romantici cazzi, culi, stronzi e altre dolci espressioni) danno sempre lo stesso risultato. Le 222 classifiche del bronzeo signor Conti dicono regolarmente: Piccolo grande amore. E toglitela quella tua maglietta fina così Claudio Baglioni ti può guardare le tette che sono 50 anni che cerca di capire come sono fatte.
Fuori dell'ironia, la più bella canzone del 1976 e anni a seguire è Margherita di Riccardo Cocciante con i versi di Marco Luberti ed un incipit che è l'ottava meraviglia (delle canzonette). Gli arrangiamenti sono di Vangelis.
Margherita
Io non posso stare fermo con le mani nelle mani
qualche cosa devo fare prima che venga domani
e se lei già sta dormendo io non posso riposare
farò in modo che al risveglio non mi possa più scordare.
Perchè questa notte non sia nera più del nero
fatti grande, dolce luna, e riempi il cielo intero
e perchè quel suo sorriso possa ritornare ancora
splendi sole domattina come non hai fatto ancora.
E per poi farle cantare le canzoni che ha imparato
io le costruirò un silenzio che nessuno ha mai sentito.
Sveglierò tutti gli amanti, parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte perchè lei vuole l'amore.
Poi corriamo per le strade e mettiamoci a ballare
perchè lei ama la gioia, perchè lei odia il rancore
poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri
case, vicoli e palazzi perchè lei ama i colori,
raccogliamo tutti i fiori che può darci primavera
costruiamole una culla per amarci quando è sera,
poi saliamo sul nel cielo cogliamole una stella
perchè Margherita è buona, perchè Margherita è bella.
Perchè Margherita è dolce, perchè Margherita è vera
perchè Margherita ama e lo fa una notte intera
perchè Margherita è un sogno, perchè Margherita è il sale
perchè Margherita è il vento e non sa che può far male
perchè Margherita è tutto ed è lei la mia pazzia
Margherita, Margherita, Margherita adesso è mia.
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