Aggiungi un posto a tavola
di Leo Spanu
Ho sentito il signor Salvini dire in televisione, che dobbiamo accogliere solo gli afgani che hanno collaborato con noi. E tutti gli altri? Che si arrangino. Mi chiedo se il signor Salvini sia migliore dei talebani. Comincio a pensare che la nostra presunta superiorità culturale su popoli di altre civiltà e costumi sia solo una pietosa bugia che ci raccontiamo da sempre per non fare i conti con la nostra coscienza. Se penso alle politiche coloniali in Africa o in America del Sud, o in Asia credo che noi europei abbiamo molti peccati da farci perdonare. E oggi sono gli americani che si dovrebbero vergognare: un grande paese che si comporta come un ladro di galline che aspetta il buio per fuggire.
Non credo alle dichiarazione dei capi talebani e se anche fossero in buona fede non sarebbero in grado di controllare i vari capi tribù che, nei posti più lontani dalle grandi città, decidono della vita e delle morte dei loro concittadini, specie delle donne.
La variante della sharia modifica la legge coranica con norme che non lasciano dubbi interpretativi. La grande civiltà islamica viene soffocata dal fanatismo così come la Sacra Inquisizione aveva trasformato il cattolicesimo in una religione di terrore. Ma quell'epoca buia, per fortuna, è stata cancellata dalla storia dell'Occidente. Invece in Oriente e in medio Oriente si sta riscrivendo una nuova storia tornando indietro nel tempo. Ricchezze incredibili date dal petrolio ma anche dalla droga (il papavero non è solo un fiore) hanno dato un enorme potere a persone che disprezzano quelli che ritendono diversi da loro; praticamente gran parte del resto del mondo. Chi non può essere conquistato e convertito deve essere eliminato. Sembrerebbe la trama di uno stupido film di fantascienza invece è la storia dell'uomo ieri e oggi.
L'Afghanistan è l'immagine più cruda di una sconfitta mondiale di cui siamo tutti responsabili. Ancora si cercano alibi e giustificazioni quando invece dovremmo interrogarci su come rimediare ai nostri errori. Ma intanto cerchiamo di aiutare le persone che ne hanno bisogno.
Leggo sulla rete che molti sindaci di varie zone d'Italia si stanno offrendo per dare asilo ai fuggiaschi, a tutti i fuggiaschi. E' un bell'esempio di solidarietà che ti fa ritrovare la fiducia nelle persone: e sono tante quelle disponibili che non cercano solo una facile visibilità sulla rete o in televisione. E' la parte migliore dell'umanità, quella cantata da un poeta anarchico come Fabrizio De Andrè: E versò il vino e spezzò il pane perchè diceva ho sete e ho fame. E si rivolgeva ad un assassino che fuggiva.
Non abbiamo bisogno di cattivi maestri che ci dicano come dobbiamo comportarci con i migranti e con quelli che fuggono da casa loro per fame o per paura. Se bisogna aggiungere un posto a tavola perchè c'è un amico in più, allora va bene.
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