Ritorno al passato: da Bari a Como

 di Leo Spanu

La prima volta a  Bari ad assaggiare le orecchiette alle cime di rape. Non è vero, altre le motivazioni del mio viaggio ma mi avevano  tanto decantato questo piatto: discreto ma sempre un brodino è. Invece ho fatto delle gran mangiate di pesce; allora il mio stomaco  non mi metteva vincoli.

Bari. Antico castello

Bari. Cattedrale di san Nicola (1898)

Conoscevo Bologna ancora prima di andarci; me ne aveva parlato, con entusiasmo, mio padre che in quella città aveva vissuto a lungo, durante il servizio militare. In effetti è una città che come arrivi ti viene il buonumore. Ci sono stato più volte da solo: l'ultima volta con la mia signora. Tra tagliatelle al ragù, chiese, piadine e lunghe passeggiate sotto i portici, siamo rientrati a casa , dopo pochi giorni, con alcuni chili in più. Subito dopo dieta.

Bologna. Basilica di san Petronio: porta maggiore

Bologna. Basilica di santo Stefano: chiostro

Bologna. Basilica di santo Stefano: cortile di Pilato

Due volte a Bolsena. La prima volta tutto chiuso; la seconda volta un prete gentile ci ha fatto da guida nelle catacombe.

Bolsena. Collegiata di santa Cristina

Da tempo, con la mia signora, ci siamo inventati lunghi viaggi lungo le strade di san Francesco; noi in macchina (ci piace  stare comodi) lui a piedi (ma come faceva ?). Abbiamo visitato molti dei luoghi  frequentati dal santo, ci manca Greccio e poco altro. Da laico convinto, ho sempre pensato che san Francesco fosse una persona speciale. Perchè? Perchè i luoghi da lui visitati hanno qualcosa che colpisce il cuore e la mente; non è solo la bellezza dei posti ma la serenità e la pace che ti abbracciano quando ti guardi intorno e ti sembra che tutto vada bene.

Camaldoli. Panorama del Convento

Chiusi della Verna. Convento della Verna: facciata della chiesa principale

Civitavecchia è sempre stata una città di passaggio, come Genova. E' il destino dei porti specie per noi sardi che non vedevamo l'ora di scendere da navi spesso troppo piene, talvolta puzzolenti. Ma mentre Genova col tempo ha guadagnato la mia ammirazione facendosi scoprire con le sue bellezze e la sua cultura, Civitavecchia rimane come un buco nero nella memoria. Una volta rientrando da una gara, con le mie atlete, abbiamo dormito per terra, dentro il porto, in attesa della nave che ci riportasse in Sardegna. Mi è capitato di dormire all'addiaccio anche in Sardegna (porto Aranci) sempre con le mie atlete. Capisco cosa vuol dire essere migranti: seduti sull'asfalto o sul cemento mentre aspetti la prima luci del giorno o qualcuno che ti chieda se hai bisogno d'aiuto

Civitavecchia. Forte di Michelangelo

Civitavecchia. Veduta del porto dal faro

Non ho grandi ricordi di Como. Una gita scolastica  e un amico, anzi un commilitone, un ragazzo di cui mi fidavo come di un fratello.

Como. Castello del Baradello

Como. Chiesa di sant'Abbondio: veduta dl fianco

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