Le 100 canzoni più belle: Resto del mondo (1-10)
di Leo Spanu
E va bene mi avete convinto, visto le richieste (due) farò anch’io la mia brava classifica mondiale, italiane escluse. Mi limiterò solo a dire che nelle prime cento ci possono stare tranquillamente molte nostre canzone. Del resto siamo o non siamo il paese della musica e dell’arte?
Fra parentesi, vicino al nome dell'interprete, la classifica della rivista musicale Rolling Stone. C’è da dire che la loro classifica è troppo di parte, solo canzoni in lingua inglese. Il fatto è che gli americani sono convinti di aver inventato il mondo e da qui deriva tutta la loro prosopopea.
1- Albergo a ore (Les amants d’un jour- Gli amanti di un giorno – 1956) Herbert Pagani (Libia 1934- USA 1988)- Edith Piaf (Edith Gassion, Francia 1915- 1963). La versione dell’artista italiano è straordinaria, migliore addirittura di quella originale della Piaf. La canzone ha avuto problemi con la censura per il tema trattato: due ragazzi che si suicidano nella stanza di un albergo frequentato da prostitute e dai loro clienti. “Io lavoro al bar di un albergo ad ore, porto su il caffè a chi fa l’amore, vanno su e giù coppie tutte uguali, non le vedo più manco con gli occhiali.” La canzone ha avuto molte cover: Gino Paoli, Ornella Vanoni, Milva e altri. Questa canzone fa parte della mia personale Top 10. Pagani è stato anche un ottimo pittore.
2- El condor pasa (1970) Los Incas (gruppo musicale noto anche come Urubamba, nato in Francia nel 1956)- Simon & Garfunkel (Paul Simon, USA 1941- Art Garfunkel. USA 1941). La versione strumentale è migliore anche se il successo internazionale è arrivato grazie alla versione cantata dal duo folk americano. La canzone in realtà è stata scritta nel 1913 da Daniel Aromia Roble (1871-1942, musicista) e Julio de la Paz (poeta) e deriva dalla musica popolare peruviana ed ha avuto molte versioni. “ Preferirei essere un falco piuttosto che una lumaca. Se potessi spiccherei ora in volo.” Anche questa canzone è nella mia Top 10.
3- Yesterday (Ieri, 1965) The Beatles (13). Qualcuno si divertito è a contare le cover di questa canzone, sembra che siano più di 1600. Da molti critici musicali è considerata la canzone più bella del 1900. I Beatles sono un monumento della musica non solo inglese; il gruppo nato nel 1960 si è sciolto nel 1970. Ricordiamo i nomi dei magnifici quattro: John Lennon (1940-1980); Paul McCartney (1942); George Harrison (1943-2001); Ringo Starr (1940). “ Ieri, tutti i miei guai sembravano lontanissimi, adesso sembrano che stiano di casa qui.” La voce è di Paul.
4- The End (La fine, 1958) Earl Grant (USA 1931- 1970). Musicista di talento, Earl Grant morì in un incidente stradale insieme al figlio adolescente. “ Alla fine del fiume la corrente si ferma, alla fine della strada maestra non c’è nessun posto dove andare, ma dimmi soltanto che mi ami e che tu sei solo mia, e il nostro amore continuerà fino alla fine dei tempi.”
5- Le plat Pays (Il paese piatto, 1961) Jacques Brel (Belgio 1929- Francia 1978). Cantautore in lingua francese era un poeta vero, che si esprimeva in musica come pochi altri: Fabrizio De Andrè (Italia 1940-1999) e Leonard Cohen (Canada 1934- 2016). Molto bella la versione italiana di Herbert Pagani intitolata Lombardia, malgrado la libera traduzione è quella che meglio esprime la poesia di Brel: “ Vedrai la cattedrale che sembra una montagna, con mille guglie bianche che la luna bagna, e dei diavoli in pietra che sputano alle stelle, e che graffiano il cielo con gesti da zitelle, son secoli che fanno le stesse smorfie ormai.“
6- Another brick in the wall (part 2, 1979) Pink Floyd (gruppo inglese nato nel 1965). “ Non abbiamo bisogno di alcuna educazione, non abbiamo bisogno di alcun controllo del pensiero, nessun oscuro sarcasmo in classe. Insegnanti, lasciate stare i bambini.” Straordinario anche il video.
7- Eleanor Rigby (1966) Beatles (137). Una canzone sulla solitudine. La musica, classicheggiante (Vivaldi) è eseguita da una piccola orchestra. Il gruppo non suonò per l’incisione del brano. “ Eleanor Rigby raccoglie il riso, nella chiesa c’è stato un matrimonio. Vive in un sogno, aspetta alla finestra, ha la stessa faccia che tiene in un vaso vicino alla porta. Per chi è?”
8- Le meteque (Lo straniero 1969) Georges Moustaki (Giuseppe Mustacchi. Egitto 1934- Francia 2013). Paroliere e cantante franco greco. Le meteque vuol dire meticcio. “ Con questa faccia da straniero, sopra una nave abbandonata, sono arrivato fino a te, e adesso tu sei prigioniera, di questa splendida chimera, di quest’amore senza età. Sarai regina e regnerai, le cose che tu sognerai diventeranno realtà, il nostro amore durerà per una breve eternità, finchè la morte non verrà.” La traduzione è di Bruno Lauzi (Italia 1937-2006).
9- Good vibrations (Buone vibrazioni, 1966) Beach Boys (6). Formazione americana nata nel 1961; all’inizio divenne famosa con canzoni facili e orecchiabili poi col tempo diventò uno dei gruppi più importanti per la qualità delle loro canzoni. Good vibrations è l’espressione migliore. “Io, io amo i vestiti colorati che indossa e amo il modo in cui il sole gioca coi suoi capelli.”
10- She a rainbow (1967) Rolling Stones. Il più famoso (e longevo) gruppo inglese alternativo ai rivali Beatles; nato nel 1962 e guidato dall’eterno Mick Jagger. She a rainbow è una canzone alquanto insolita nella produzione del gruppo con quel pianoforte che suona una scala ascendente e che ritorna in continuazione. “ Arriva colorata ovunque, lei si pettina i capelli, è come un arcobaleno, sta arrivando, colori nell’aria.”










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