di Leo Spanu
Giuditta è un personaggio che, nel corso dei secoli, ha colpito la
fantasia di molti artisti, letterati e pittori. In effetti si tratta di un donna che, per carattere
e intelligenza, rappresenta un simbolo straordinario di eroina, anche
considerato i tempi nei quali è vissuta. Ma andiamo a leggere la sua storia.
Nabuccodonosor, re degli Assiro-Babilonesi, dichiara guerra
(una delle tante) al popolo di Israele e invia il suo generale Oloferne ad
assediare la città di Betulia (1). Dopo oltre un mese di assedio i capi d’Israele sono
pronti alla resa e Giuditta, vedova, donna ricca, libera, bella e di indiscussa virtù,
si offre volontaria per trattare col
nemico, in realtà con la volontà di continuare, con altri mezzi, a combattere
il nemico. Leggiamo come la donna si prepara all'incontro col generale nemico: Si tolse il sacco di cui era rivestita, depose l'abito da vedova, poi lavò con acqua il corpo e lo unse con un profumo denso; spartì i capelli del capo e vi pose un diadema. Poi si mise gli abiti da festa, che aveva usato quando era vivo suo marito Marasse. Si mise i sandali ai piedi, cinse le collane e infilò i braccialetti, gli anelli e gli orecchini e ogni altro ornamento che aveva e si rese molto affascinante agli occhi di qualunque uomo che l'avesse vista.
La sua bellezza è un vero lasciapassare e Giuditta viene ricevuta con tutti gli onori da Oloferne che, colpito dal fascino della donna, se ne innamora subito. Anzi organizza una grande festa in onore di Giuditta. Seguono giorni di musica, balli e vino, tanto vino. Oloferne è
un uomo forte ma dopo tre giorni di "battaglie" e di bagordi,
crolla ubriaco. A quel punto Giuditta, con l’aiuto della sua serva, taglia la
testa al generale. L’esercito nemico, rimasto senza capo, si ritira e Israele è
libero.
Giuditta venne ricoperta di ricchezze e onori dal suo popolo,
visse a lungo ma scelse di non sposarsi mai malgrado le tante proposte ricevute, privilegiando
un’esistenza solitaria, lontano dagli altri. Colpisce il coraggio e la grandezza
di una donna che accetta di subire violenza
per difendere il suo popolo. Oloferne è un uomo grossolano e volgare che
abusa del suo potere, come capita spesso agli uomini di potere ma i capi di
Israele non sono migliori di lui perché si nascondono dietro il corpo di una
donna.
Tra i tanti artisti che hanno rappresentato questa storia
colpiscono in particolare le opere di
Artemisia Gentileschi, che ha trattato il tema più volte. La pittrice, che aveva subito uno stupro che,
con grande coraggio, aveva denunciato (vedi articolo su questo blog 21-4-17)) si
identificò certamente nell’eroina biblica e raccontò più volte, quasi come una forma di vendetta, l’umiliazione e la
sofferenza di tutte le donne.
A seguire, opere dei tanti artisti, che hanno dipinto la
storia di Giuditta e Oloferne. Molte le ho già pubblicate in questo blog (vedi " Modello Giuditta" pubblicato il 27 gennaio 2016) ma ho ampliato la galleria d'immagini; sono davvero tante e tutte insieme fanno davvero impressione. Cominciamo, naturalmente con Artemisia, prima le signore.
NOTE
1) Betulia è un nome che non indica nessuna città con precisione, S ritiene sia un'indicazione generica della Giudea. Fra l'altro anche Giuditta significa semplicemente "giudea"
Artemisia Gentileschi (Roma 1593-Napoli 1653) Giuditta che decapita Oloferne (1612-1) Napoli, Capodimonte
Artemisia Gentileschi. Giuditta con l'ancella e la testa di Oloferne (1618-19) Firenze, palazzo Pitti
Artemisia Gentileschi. Giuditta che decapita Oloferne (1620) Firenze, Uffizi
Fede Galizia (Milano 1579-1630) Giuditta con la testa di Oloferne (1602) USA
Elisabetta Sirani (Bologna 1638- 1665) Giuditta con la testa di Oloferne (1658) Illinois (USA)
Sandro Botticelli (Alessandro Filipepi. Firenze 1445- 1519) Ritrovamento del cadavere di Oloferne (1472) Firenze, Uffizi. Parte di un distico ( Giuditta ritorna a Betulia)
Luca Cranach il Vecchio (Germania 1472- 1553) Giuditta (1530. New York, Metropolitan Museum. E' una delle tante versioni che l'artista ha eseguito con poche varianti
Cranach il Vecchio. Giuditta o Salomè (1530)
Michelangelo Buonarroti (Caprese 1475-Roma 1564) Giuditta e Oloferne (1512) Roma, cappella Sistina
Giorgione (Giorgio Zorzi. Castelfranco Veneto 1478- Venezia 1510) Giuditta con la testa di Oloferne (1504) San Pietroburgo Ermitage
Palma il Vecchio (Jacopo Nigretti, Serina 1480- Venezia 1528) Giuditta (1525) Firenze, Uffizi
Pordenone (Giovanni Antonio de' Sacchis. Pordenone 1483- Ferrara 1539) Giuditta
Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488-Venezia 1576) Giuditta e Oloferne (1515) Roma. Galleria Doria Pamphili. Secondo alcuni studiosi il quadro rappresenta Salomè con la testa di Giovanni Battista
Correggio (Antonio Allegri. Correggio 1489-1534) Giuditta e la sua ancella con la testa di Oloferne (1510) Strasburgo, Musèe des Beaux-Arts
Giorgio Vasari (Arezzo 1511- Firenze 1574) Giuditta decapita Oloferne (1554) Saint Louis (USA) Art Museum
Paolo Veronese (Paolo Caliari. Verona 1528-Venezia 1588) Giuditta e Oloferne (1580) Genova, palazzo Rosso
Agostino Carracci (Bologna 1557- Parma 1602) Giuditta con la testa di Oloferne (1590-95)
Orazio Gentileschi (Pisa 1563- Londra 1623) Giuditta e l'ancella (1607-08) Oslo, Nasjonalmuseet
Giuseppe Cesari detto il cavalier d'Arpino (Arpino 1568- Roma 1640) Giuditta con la testa di Oloferne (1605-10) Berkeley, Art Museun
Caravaggio (Michelangelo Merisi. Milano 1571-Porto Ercole 1510) Giuditta e Oloferne (1602) Roma, palazzo Barberini
Giovanni Baglione (Roma 1573- 1643) Giuditta con la testa di Oloferne. Roma, Galleria Borghese
Pieter Paul Rubens (Siegen 1577-Anversa 1640) Giuditta e Oloferne (1616) Braunschweig, Herzon Anton Ulrich Museum. Esiste un'altra opera con lo stesso tema agli Uffizi di Firene
Trophime Bigot ( Arles 1579- Avignone 1650) Giuditta che decapita Oloferne (1579) Baltimora (USA) Walters Art Museum
Valentin de Boulogne (Francia 1591- Roma 1632) Giuditta e Oloferne (1626) Malta. La Valletta, National Museum
Johann Liss (Germania 1595- Venezia 1630) Giuditta e Oloferne (1628) Vienna, Kunsthistoriches Museum
Francesco del Cairo (Milano 1607-1665) Giuditta con la testa di Oloferne (1630-35) Sarasota (USA) Rimgling Museum
Francesco del Cairo. Giuditta decapita Oloferne (1648) Roma, Museo di Villa Giulia
David Teniers il Giovane (Anversa 1610- Bruxelles 1690) Giuditta e Oloferne (165059) New York, Metropolitan Museum
Jan de Bray (Haarlem 1627- Amsterdam 1697) Giuditta e Oloferne (1659) Amsterdam Rijskmuseum
Luca Giordano (1634-1705) Il trionfo di Giuditta (1703-04) Napoli, Certosa di san Martino
Antoine Coypel ( Parigi 1661- 1722) Giuditta e la serva (1690-94) Digione, Musèe des Beaux-Arts
August Riedel (Germania 1799- Roma 1883) Giuditta (1840) Colonia, Neue Pinakothek
Gustav Klimt (Vienna 1862-1918) Giuditta 1 (1901) Vienna, Osterreichische Galerie
Gustav Klimt. Giuditta 2 (1909) Venezia, Galleria d'Arte Moderna
Molti altri artisti hanno dipinto la storia di Giuditta ma per motivi di spazio, non posso pubblicare tutte le loro opere. Ne citiamo alcuni.
Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi. Firenze 1386-1466)
Andrea Mantegna (Isola Mantegna 1431- Mantova 1506)
Vincenzo Catena (Vincenzo di Biagio. 1470-1531)
Domenico Puligo ( Domenico di Bartolomeo Ubaldini. Firenze 1492-1527)
Franck Pauwels detto Paolo Fiammingo (Anversa 1540- Venezia 1596)
Lionello Spada ( Bologna 1576- Parma 1622)
Cristofano Allori ( Firenze 1577- 1621)
Louis Finson (Bruges 1580-Amsterdam 1617)
Matteo Ponzoni ( Croazia 1583- Venezia 1663)
Carlo Saraceni (Venezia 1585-1625)
Giuseppe Vermiglio ( Alessandria 1585-16359
Domenico Fiasella (Sarzana 1589- Genova 1669)
Giovanni Battista Guerrieri (Fossombrone 1589- Pesaro 1657)
Jan Van Bijlert (Olanda 1598-1677)
Guido Cagnacci (Sant'Arcangelo di Romagna 160- Vienna 1633)
Francesco Montelatici ( Cecco Bravo. Firenze 1601-Innbruck 1661)
Pietro Della Vecchia (Venezia 1603- Vicenza 1678)
Francesco Furini (Firenze 1603- 1646)
Bernardo Cavallino (Napoli 1616- 1656)
Alexis Grimou (Francia 1678-1733)
Girolami Cenatempo (Napoli 1680-1742)
Giovanni Battista Piazzetta ( Venezia 1683-754)
Francisco Goya ( Spagna 1745- Francia 1828)
Josep Bernat Flaugier (Francia 1750-Barcellona 1813)
Giovanni Marghinotti (Cagliari 1798- 1865)
Gustave Dorè (Strasburgo 1832- Parigi 1883)
Franz Von Stuck (Germania 1863-1928)
L'elenc, naturalmente, non finisce qui
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