Una poesia al giorno: Giosuè Carducci
di Leo Spanu
Giosuè Carducci ( Valdicastello. 1835-1907) Premio Nobel per la letteratura nel 1906.
San Martino
La nebbia a gl’irti
colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il
mar;
ma per le vie del
borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i
vini
l’anime a rallegrar.
Gira sui’ ceppi accesi
lo spiedo
scoppiettando:
sta il cacciator
fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri
nel vespero migrar.
NOTE. Una vita fa, nelle scuole (elementari) dei miei tempi dovevi, senza alcuna voglia, imparare e memoria poesie come queste. Di quell’epoca mi sono rimaste solo gli incipit di cento poesie. Gli altri versi si sono persi negli anni, ma non l’idea di bellezza imparata con fatica. Poesie come queste rendono perfettamente la musicalità della lingua italiana. Secondo me, dovrebbero rendere obbligatorio, nelle scuole, l'insegnamento dell'italiano. Magari al posto dell'inglese.
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