Notturno italiano
di Leo Spanu
In questi strani giorni di polemiche assurde e opinioni surreali dove ti chiedono il passaporto per viaggiare in Italia, io che mi sono sempre definito un sardo-lombardo-veneto con qualche radice marchigiana sono entrato in crisi. Non so più chi sono e neppure dove andare; credevo di aver risolto i miei problemi di identità definendomi "italiano" ma oggi mi domando, come Giorgio Gaber, "L'Italia, dove l'ho messa?"
Non riesco più a ritrovarmela perchè il cattivo sergente messicano dei telefilm di Zorro è diventato governatore della Sardegna; il sindaco di Milano, con quella faccia triste di sala d'aspetto di una stazione abbandonata, minaccia i sardi di ritorsioni e vendette.
Ma che colpa abbiamo noi? (The Rokes). Io poi non l'ho neppure votato! Figuriamoci: un sardista leghista è come un cane a due teste, non sai mai qual'è quella vera.
Ma consoliamoci sfogliando qualche bel libro che racconti un'altra Italia, magari di notte, quando le cose brutte non si vedono, i pensieri giocano ancora tra luce e ombra e riesci ancora a sognare.
Il libro edito da De Agostini nel 2005 è "Notturno italiano". Alcune immagini e relativi commenti
In questi strani giorni di polemiche assurde e opinioni surreali dove ti chiedono il passaporto per viaggiare in Italia, io che mi sono sempre definito un sardo-lombardo-veneto con qualche radice marchigiana sono entrato in crisi. Non so più chi sono e neppure dove andare; credevo di aver risolto i miei problemi di identità definendomi "italiano" ma oggi mi domando, come Giorgio Gaber, "L'Italia, dove l'ho messa?"
Non riesco più a ritrovarmela perchè il cattivo sergente messicano dei telefilm di Zorro è diventato governatore della Sardegna; il sindaco di Milano, con quella faccia triste di sala d'aspetto di una stazione abbandonata, minaccia i sardi di ritorsioni e vendette.
Ma che colpa abbiamo noi? (The Rokes). Io poi non l'ho neppure votato! Figuriamoci: un sardista leghista è come un cane a due teste, non sai mai qual'è quella vera.
Ma consoliamoci sfogliando qualche bel libro che racconti un'altra Italia, magari di notte, quando le cose brutte non si vedono, i pensieri giocano ancora tra luce e ombra e riesci ancora a sognare.
Il libro edito da De Agostini nel 2005 è "Notturno italiano". Alcune immagini e relativi commenti
Toscana "Come un disco di fuoco fra scure trame di alberi
il Sole morente
splendeva dell'ultima luce. "
Anonimo
Venezia
" Lungo la laguna vola il gabbiano
e il crepuscolo avanza;
sopra gli umidi bassifondi
si specchia il chiarore della sera."
Theodor Storm
Lombardia. Alpi Orobie
" e appaiono tutte le vette e
le cime dei colli e le forre,
e l'etere dal cielo si stende infinito.....
e gode il pastore nel cuore."
Omero
Matera
" Quando vede 'l pastor calare i raggi
del gran pianeta al nido ov'egli alberga,
e 'imbrunir le contrade d'oriente."
Francesco Petrarca
Torino. Mole Antonelliana
" Come una stampa antica bavarese
vedo al tramonto il cielo
subalpino.... "
Guido Gozzano
Ancona
" Dolce e chiara
è la notte
e senza vento."
Giacomo Leopardi
Agrigento, tempio di Giunone
" Non vuole morire, non langue
il giorno. S'accende più ancora
di porpora....si spegne, infine,
ma lento, "
Guido Gozzano
Genova, cattedrale di san Lorenzo
" ....la grande luce mediterranea
s'è fusa in pietra di cenere:
per vichi antichi e profondi
fragore di vita, gioia intensa e fugace...."
Dino Campana
Roma, tempio di Saturno
" Ti innamori di Roma
lentamente
ma per tutta la vita."
Nikolaj Vaselevich Gogol
Sardegna. Pescatori nello stagno di Santa Giusta.
" ...anche il mio petto è un mar profondo,
e di tempeste, o grande, a te non cede:
l'anima mia rugge ne' flutti..."
Giosuè Carducci
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