A proposito di giornalismo
di Leo Spanu
Mi dice sempre un amico che sono troppo severo con i giornalisti ed io rispondo regolarmente che non è vero. Premessa: il giornalismo è un potere indispensabile in una democrazia sana, serve bilanciare i poteri della politica e della magistratura quando vanno oltre i loro compiti. Dove la stampa è asservita a qualcosa o a qualcuno, vuol dire che quella democrazia è malata.
Stabilito questo fondamentale principio andiamo a vedere come si comporta certa stampa italiana e tanto per "cazzeggiare" mi limiterò ad una notizia che, per fortuna, non è di vitale importanza per niente e nessuno. Infatti se oggi si parla di fake news, ai miei tempi, quando parlavamo in italiano, si diceva semplicemente una "cazzariella".
La Nuova Sardegna di domenica 24 maggio 2020, Copertina:
Mi dice sempre un amico che sono troppo severo con i giornalisti ed io rispondo regolarmente che non è vero. Premessa: il giornalismo è un potere indispensabile in una democrazia sana, serve bilanciare i poteri della politica e della magistratura quando vanno oltre i loro compiti. Dove la stampa è asservita a qualcosa o a qualcuno, vuol dire che quella democrazia è malata.
Stabilito questo fondamentale principio andiamo a vedere come si comporta certa stampa italiana e tanto per "cazzeggiare" mi limiterò ad una notizia che, per fortuna, non è di vitale importanza per niente e nessuno. Infatti se oggi si parla di fake news, ai miei tempi, quando parlavamo in italiano, si diceva semplicemente una "cazzariella".
La Nuova Sardegna di domenica 24 maggio 2020, Copertina:
La notizia che ci interessa è quella della "sabbia di cava alla Pelosa". Cioè una delle spiagge più belle della Sardegna e d'Italia è stata ricoperta di sabbia di cava per ampliarla. La fotografia ci rimanda a pagina 19 per l'articolo.
Siamo a pagina 19 con servizio di Gianni Bazzoni come riportato in copertina.Il titolo recita: Sigilli alla spiaggia del Gabbiano. Poi, sottotitolo: Sabbia da altri lidi per allungare l'arenile verso la Pelosa.
E' sempre lo stesso giornale dello stesso giorno, 24 maggio 2020 ma le spiagge sono cambiate. Tutte e due fanno parte del comune di Stintino ma Pelosa e Gabbiano sono due spiagge diverse. La prima è famosa in tutto il mondo la seconda è sconosciuta a quasi tutti gli abitanti del circondario (Sassari). Anche la provenienza della sabbia "inquinante" non è chiara. Forse è sabbia di cava, scrive il giornalista.
Pensare che si tratti di un errore è offendere l'intelligenza di chi lavora in quel giornale; tra l'altro conosco il giornalista ed è una persona scrupolosa nel suo lavoro.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, diceva l'onorevole Giulio Andreotti, che non difettava di acume e di ironia.
Non è che certi titoli sono truccati per attirare l'attenzione di lettori sprovveduti (quelli che leggono soli i titoli) poi il contenuto degli articoli parla d'altro?
Una cosa è sicura: se "rovinassero" la spiaggia della Pelosa la notizia non si fermerebbe su La Nuova Sardegna, ne parlerebbero tutti i giornali e le televisioni del mondo, o quasi.
Ma della spiaggia del Gabbiano, mai sentita nominare, a chi volete che importi?
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