Il virus "Uomo"
di Leo Spanu
Odio ripetermi anche se i latini dicevano “repetita iuvant”
(le cose ripetute aiutano) ma resto della convinzione che il virus più pericoloso sia l’imbecillità
umana. Contagiosa al massimo e senza possibilità di cura.
Le immagini dei supermercato con gli scaffali vuoti mi hanno
sorpreso malgrado il mio pessimismo. Mi
hanno ricordato altri negozi e altri scaffali
vuoti quando, nel 1982, ho visitato la Germania dell’est. Ma quella gente
sopportava con grande dignità una povertà
conseguente al regime comunista allora in vigore. Ho imparato da quella
esperienza a conoscere e rispettare il popolo tedesco, fuori dai luoghi comuni.
Mi chiedo, al
contrario,che dignità possano avere persone che si mettono in fila con carrello
e mascherina sul volto (che non serve a niente) per riempirsi di viveri e
rotoloni di carta igienica come nei peggiori film di fantascienza catastrofica.
Perché in questi film è un classico: il panico, l’isterismo di
massa, la caccia agli untori e ai portatori di virus. Ed in questo (triste)
spettacolo di gente mascherata ( forse perché si vergognano ?) ci sono
giornalisti che ancora insistono nella
loro opera di creare panico e paura.
E’ il terrorismo mediatico: seminare vento ma, come si
diceva una volta, prima o poi arriverà la tempesta. Abbiamo urlato per giorni e
settimane: chiudete le frontiere! Chiudete i porti!
Adesso sono gli altri che
ci sbattono le porte in faccia e bloccano treni (Austria), pullman (Francia) e
aerei (isole Mauritius). A parte il fatto banale e ovvio che non esistono
confini che possano fermare le malattie, esiste o dovrebbe esistere lo spirito
di solidarietà, quello che spinge gli uomini
a combattere insieme i pericoli, utilizzando le risorse della scienza ed il buon
senso.
La medicina, con le sue strutture sanitarie, sta facendo un
ottimo lavoro. Poi gli errori sono sempre possibili, è umano.
L’informazione invece sta facendo un pessimo servizio. Alla
ricerca dello scoop, del sensazionalismo per vendere qualche copia in più o per qualche punto extra di audience, c’è una parte
della stampa che sta seminando solo confusione.
Non tutti, sono in grado di difendersi dalla cattiva stampa
anche perché troppi hanno perso l’abitudine di leggere e di ragionare con la
propria testa. Così rimaniamo a bocca aperta ad aspettare qualcuno che ci
imbocchi. Attenzione però ai bocconi
avvelenati, fanno male.
Commenti
Posta un commento