Il pericolo numero 1: il cretino


di Leo Spanu

Leggo che un signore americano di 64 anni, di professione stuntman, accanito sostenitore della teoria che la terra è piatta, non fidandosi della NASA (tutti bugiardi !), delle fotografie dai satelliti (tutte false !) si è costruito un razzo in casa e si è lanciato nell’alto dei cieli per portare (da lassù) le prove della sua verità. Il razzo è esploso, lui è morto. Amen, un cretino in meno.
Se gli abitanti della terra sono circa 7 (sette) miliardi e mezzo e secondo lo studio di una università americana (ma questi americani non hanno niente di meglio da fare che studiare stronzate?) la prevalenza del cretino corrisponde all’80% della popolazione, allora i cretini son quasi 6 (sei) miliardi.
Cazzo, quanti sono!

Per una volta il governo italiano si sta comportando bene, l’organizzazione sanitaria è dei massimi livelli, forse come in nessun altro paese; il corona virus è un’epidemia che si può combattere e, con un po’di pazienza e di buon senso, vincere.
Ma come si fa a vincere contro i cretini?

A parte il terrorismo mediatico di certi giornalisti (non esiste una legge che punisca la diffusione di notizie false?) c’è una marea di persone che non legge e non ascolta i comunicati ufficiali delle autorità sanitarie e cercano informazioni sulla rete. 
Preferiscono ascoltare sedicenti apprendisti stregoni (FB è piena di assurdità) e si preparano a quel bel gioco così ben descritto (quasi due secoli fa) da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”: la caccia all’untore.
L’ignoranza mista alla paura è l’arma più pericolosa che esista: colpisce alla cieca e senza pietà. 
Non esistono  più innocenti; abbiamo visto il tentativo di linciaggio in Ucraina contro compaesani che rientravano dall’estero.
La paura istigata da molti demagoghi politici, in questi ultimi anni, rischia di presentare un conto molto alto. Il nemico alla porte, che abbiamo aspettato con ansia, per ironia della sorte, non è arrivato con i barconi pieni di migranti poveri e disperati ma, probabilmente, con gli aerei di linea che trasportano turisti benestanti e felici. 
E poi proprio nelle regioni ricche, quelle che secondo quei rozzi demagoghi, sono il simbolo di un Italia importante e non quella stracciona delle zone emarginate del sud.

Si è preferito raccontare storie truccate sulla realtà italiana. Il nostro è paese più ricco di qualità che di difetti: certo che ci sono problemi, anche gravi, ma non si possono risolvere  seminando nella mente della gente paure, dubbi e incertezze.
Il corona virus è un serio elemento di rischio, ma non più di tanto; quel che sta accadendo è nell’ordine naturale delle cose, non ci sono muri o confini che possano bloccare un’epidemia. 
Così  come non si può bloccare l’isteria collettiva quando si propagano informazioni  non corrette.   
Si gioca sporco per interessi ma anche per stupidità. 
Questo insistere nel  parlare sempre e solo alla pancia delle persone qualunque sia l’argomento, questa scelta incomprensibile di tenere la popolazione in uno stato continuo di malessere e di tensione, mi fa pensare che i veri cretini non siano quei quasi sei miliardi di cui sopra ma le minoranze intelligenti, quelli che dall’alto del loro potere dovrebbero darci il buon esempio ed invece ci tengono fissi sui carboni ardenti. 
Prima o poi ci bruceremo tutti. Anche loro.

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