Paese reale
di Leo Spanu
Da qualche tempo sento in televisione questo concetto
ripetuto in maniera ossessiva da politici di destra e giornalisti "molto" obiettivi: La situazione politica attuale non corrisponde al paese
reale.
Traduzione dal politichese. Quelli come me che non hanno mai votato Salvini & company e che non
voteranno mai la destra neanche se rivestita di cioccolato fondente non
esistono.
Siamo degli ectoplasmi; eppure quando mi tocco so di essere ancora vero e
vivo, il mal di schiena è sempre pronto a farmi compagnia quindi per dirla con
Cartesio “Ergo sum” (Dunque sono).
Ma i sondaggi dicono altro, le elezione regionali e locali
dicono altro: la sinistra è morta, i 5 stelle sono in fase di estinzione e le
sardine puzzano.
Il paese reale è nelle mani e nel rosario di san Matteo da
Milano, nel “c’eravamo prima noi (a destra)” della Meloni, nel clone di
Berlusconi.
Tutto il resto non esiste, non è reale.
Questa storia
comincia a preoccuparmi non tanto per il fatto di essere diventato un personaggio
alla Italo Calvino, tipo il cavaliere inesistente.
E’vero, non sono cavaliere ma sono ancora qui
e potete trovarmi a….. in via…… numero……
Detto fra noi, se non venite a
cercarmi mi fate pure un piacere.
Una domanda mi assilla (non è vero ma mettiamo un pò di dramma per fare scena):
Perché ogni volta che piove dobbiamo gridare governo ladro? E se non piove?
Vediamo di capire qualcosa.
Elezioni comunali a Torino o a Roma: il governo si deve
dimettere.
Elezioni regionali in Emilia Romagna o Calabria: il governo si
deve dimettere. Ben undici regioni sono nostre (lega e avanzi. Certo che la
Sardegna leghista!) cosa aspetta il governo a dimettersi.
La ministra ha copiato il compito per diventare insegnante
di sostegno: il governo si deve dimettere.
Anch’io alle elementari ho fatto copiare il compito al mio
compagno di banco. E sono pure recidivo perché ho ripetuto il reato
alle medie e alle superiori. Ogni volta che ho visto un compagno in difficoltà
ho cercato di aiutarlo. Chi devo far dimettere? Il sindaco di Sorso visto che
non sono abbastanza importante per far dimettere il governo.
Ma se ogni elezione, dal parlamento Europeo al consiglio
comunale di Canicattì, deve avere come conseguenza le dimissioni del governo, perché non facciamo una votazione
unica?
In un colpo solo votiamo parlamento europeo, deputati e
senatori, consiglieri provinciali, comunali e condominiali. Magari ci
aggiungiamo pure il Presidente della Repubblica
Si risparmia tempo e denaro e
poi non saremmo condannati ad una campagna elettorale senza fine.
Ma così saremmo in continua crisi, potrebbe obiettare qualcuno, i governi cadrebbero in
continuazione come mutande senza elastico.
E a noi che ci frega, è da molto che ci fanno andare a culo nudo. Chiedetevi perchè.
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