Le donne viste dalle donne
di Leo Spanu
Continua il discorso sulla bellezza con una gallerie di immagini femminili raccolte da altre donne, fotografe note e altre meno ma tutte con storie da raccontare perchè una donna non si limita a rappresentare la realtà: spesso la interpreta, talvolta la modifica ma il racconto non è mai lo stesso, sempre diverso e sempre nuovo.
Perchè come dice una famosa aria operistica "la donna è mobile qual piuma al vento" e forse è per questa ragione che a volte, a noi uomini, piace seguirle e andare dove ci porta il vento.
PRESENTE
La realtà è un paesaggio che non ci appartiene più, col tempo svanirà anche dalla memoria. C'è tutto un mondo virtuale da costruire, un mondo che si esalta in un trionfo di luci e colori ma spesso si perde e si confonde nella nebbia. Non c'è più niente da vedere, la vita è un disegno della fantasia, al limite del surreale.
Quelle che ho scelto sembrano fotografie patinate che colpiscono solo gli occhi eppure c'è altro in quei volti, in quei corpi rivestiti di un estetismo decadente. Non lo so. La bellezza della donna si nasconde fra mille illusioni e ogni giorno bisogna inventarsi un sogno nuovo, come una divinità impossibile da raggiungere.
Dante continuerà a immaginare Beatrice come in un paradiso ormai perduto. Ma noi che non abbiamo più parole, noi che non sappiamo più essere poeti, ci addormenteremo muti
Zhang Jingna (Cina, 1988))
Marta Bevacqua (Italia, 1989)
Shannon Tomasik (Inghilterra)
Isabelle Chapuis (Francia)
Annie Leibovitz (USA, 1949)
Joyce Tenneson (USA, 1945)
Simona Ghizzoni (Italia, 1977)
Sanne De Wilde (Belgio, 1988)
Marta Syrko (Ucraina)
PASSATO
La fotografia come messaggio politico, come denuncia di una realtà difficile da sopportare: troppe ingiustizie ed un futuro che sembra solo una speranza irrealizzabile. A volte viene il dubbio che abbiamo paura di essere felici e allora ci nascondiamo negli angoli perduti delle strade e delle case. C'è solo rabbia a raccontare le ore e i giorni ma è acqua che non lava le ferite del corpo e dell'anima.
Quando le donne riscatteranno la loro esistenza non importerà più niente a nessuno, forse neanche a loro. Saremo diventati tutti dei vuoti a perdere.
Julia Margaret Cameron (USA 1815-1879)
Letizia Battaglia (Italia, 1935)
Diane Arbus (USA, 1923-1971)
Tina Modotti (Italia,1896-1942))
Sally Mann (USA, 1951)
Continua il discorso sulla bellezza con una gallerie di immagini femminili raccolte da altre donne, fotografe note e altre meno ma tutte con storie da raccontare perchè una donna non si limita a rappresentare la realtà: spesso la interpreta, talvolta la modifica ma il racconto non è mai lo stesso, sempre diverso e sempre nuovo.
Perchè come dice una famosa aria operistica "la donna è mobile qual piuma al vento" e forse è per questa ragione che a volte, a noi uomini, piace seguirle e andare dove ci porta il vento.
PRESENTE
La realtà è un paesaggio che non ci appartiene più, col tempo svanirà anche dalla memoria. C'è tutto un mondo virtuale da costruire, un mondo che si esalta in un trionfo di luci e colori ma spesso si perde e si confonde nella nebbia. Non c'è più niente da vedere, la vita è un disegno della fantasia, al limite del surreale.
Quelle che ho scelto sembrano fotografie patinate che colpiscono solo gli occhi eppure c'è altro in quei volti, in quei corpi rivestiti di un estetismo decadente. Non lo so. La bellezza della donna si nasconde fra mille illusioni e ogni giorno bisogna inventarsi un sogno nuovo, come una divinità impossibile da raggiungere.
Dante continuerà a immaginare Beatrice come in un paradiso ormai perduto. Ma noi che non abbiamo più parole, noi che non sappiamo più essere poeti, ci addormenteremo muti
Zhang Jingna (Cina, 1988))
Shannon Tomasik (Inghilterra)
Annie Leibovitz (USA, 1949)
Dakota Fanning
Joyce Tenneson (USA, 1945)
Sanne De Wilde (Belgio, 1988)
Marta Syrko (Ucraina)
La fotografia come messaggio politico, come denuncia di una realtà difficile da sopportare: troppe ingiustizie ed un futuro che sembra solo una speranza irrealizzabile. A volte viene il dubbio che abbiamo paura di essere felici e allora ci nascondiamo negli angoli perduti delle strade e delle case. C'è solo rabbia a raccontare le ore e i giorni ma è acqua che non lava le ferite del corpo e dell'anima.
Quando le donne riscatteranno la loro esistenza non importerà più niente a nessuno, forse neanche a loro. Saremo diventati tutti dei vuoti a perdere.
Julia Margaret Cameron (USA 1815-1879)
Letizia Battaglia (Italia, 1935)
Diane Arbus (USA, 1923-1971)
Autoritratto
Vivian Maier (USA, 1926-2009)
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