Non è facile avere 70 anni
di Leo Spanu
Non è facile avere 70 anni: i ragazzi ti danno del tu senza alcun rispetto per l'età mentre la pubblicità ti cerca solo per comprare pannoloni sempre più moderni neanche tu fossi un rubinetto che perde. Le
ragazze ormai le guardi solo per un tuo gusto estetico, per conservare nella
memoria un’immagine di bellezza; invece le donne mature, quelle che ancora
conservano tracce di femminilità a dispetto del tempo che fugge, ti appaiono come un rimpianto alla Gozzano, “le rose
che non colsi”.
Anche il tuo amico nascosto nei pantaloni si distrae con
frequenza e ha sempre meno voglia di incontri e scontri d’amore. Questa è la
parte più triste della vecchiaia che avanza.
-Datemi una leva e solleverò il
mondo.- lo ha detto Archimede.
A me basterebbe sollevare il mio spirito. Perché non è la leva che manca
ma la testa che si perde in mille pensieri. No, non è facile avere 70 anni. Ma neanche
prima è stato un gioco facile.
A 60 anni, i giovani già ti guardavano come un ladro che rubava
il loro lavoro.
- Via, via lascia libero
il posto.- Sembravano dirti. E tu avevi sulle spalle una vita di lavori precari e la prospettiva di una pensione così così.
A 50 anni scoprivi
che i tuoi figli erano cresciuti talmente in fretta che in un attimo si erano
trasformati da bambini in adulti. Per mia fortuna non ho mai proiettato
su di loro le mie aspirazioni e le mie
sconfitte. Sono stati liberi di diventare quello che volevano. Ma ieri ( e
ancora oggi) mi chiedevo se sono stato un buon padre.
A 40 anni mi sono sentito vecchio. Oggi a quell’età fanno i
pupi e stanno ancora in casa a rompere i coglioni ai genitori ma allora eravamo
nel “mezzo del cammin di nostra vita”
per dirla con Dante e io mi domandavo se la giovinezza non finisse coi primi capelli bianchi ed io dovessi
inventarmi un’espressione da persona matura.
A 30 anni mi son fatto crescere i baffi per sembrare più
vecchio. Pochi anni prima la cassiera di un cinema mi aveva chiesto la carta d’identità
per verificare la mia maggiore età (si trattava di un film vietato ai minori
di 18 anni, Fritz il gatto, 1972, un cartone animato con risvolti porno). L’aspetto giovanile dovrebbe essere un
vantaggio (tutti vogliono sembrare più giovani) io invece avevo beccato una
donna mezza cieca e tutta stronza.
A 20 anni avevo dichiarato guerra al mondo ma non sapevo
come e dove combatterla. Poi ci
sarebbero state davvero battaglie con vittorie e sconfitte, ci sarebbero state
le ore grigie in attesa di un lavoro che sembrava non arrivare mai ( la disoccupazione
giovanile è un evergreen) ma ci sarebbe stato anche l’incontro con la donna che
ha messo un punto fermo nella mia vita.
A 10 anni ero un bambino timido e silenzioso che sognava un mondo pieno di parole e di colori.
A pensarci bene, la mia è stata un'esistenza piena di complicazioni ma
anche di allegria ed ora che sono qui a scrivere e a raccontare storie vere e
di fantasia mi sembra di capire che le varie età sono sempre state presenti nel
corso di tutti questi anni, magari in percentuali diverse ma ognuna con nuovi stimoli per prendere la
vita dal lato giusto.
Allora arrivederci agli 80 anni se non finisco nella strada
sbagliata; questo “vecchiaccio” ha ancora qualche cosa da dire.
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