La verità mi fa male lo so
di Leo Spanu
In questo guazzabuglio che è diventata l’attuale politica italiana (uno spettacolo veramente triste) dove si dice tutto e il contrario di
tutto, forse è opportuno riportare alcune verità, di regole e di fatti, magari
in pillole da prendere una ogni sera così che la notte porti consiglio.
Una premessa: non c’è problema che non possa essere risolto
a condizione di essere in buona fede e ragionare col buon senso. Essere dei fanatici ideologici, fare i tifosi o
pretendere di aver sempre ragione, serve solo a fare la guerra.
Un obbligo assoluto per i politici (ma non solo loro) è quello
di leggere e rileggere la Costituzione Italiana perché, a sentire certi
discorsi, ce ne sono troppi che non
hanno mai visto neppure la copertina.
In primo luogo l’Italia è una repubblica parlamentare: i
cittadini eleggono i loro rappresentanti (deputati e senatori) non il governo o
altro.
I governi si fanno in parlamento con la formazione di
maggioranze numeriche. In televisione si fa confusione e spesso si cazzeggia
Tutte le maggioranze sono legittime; non esistono
tradimenti, ribaltoni, inciuci. Demonizzare l’avversario è solo una scorciatoia
per conquistare il potere, utilizzata da parte di chi non ha niente
da dire e molto da nascondere.
Non esistono raccolte di firme o raduni di piazze per chiedere di andare a votare. Le camere
vengono sciolte dal Presidente della Repubblica solo quando non c’è una
maggioranza che ottenga la fiducia del Parlamento.
Ogni elezione, politica, regionale, amministrativa, europea,
è una realtà indipendente. Da sempre ci
sono stati risultati opposti, magari nella stessa città e a distanza di poco
tempo, in elezioni diverse . Non è scritto da nessuna parte che ad ogni
elezione, bisogna rimettere tutto in
discussione e rifare nuove maggioranze.
I sondaggi sono solo calcoli matematici ricavati da interviste fatte a 2000 persone ( non tutte rispondono)
con telefonate. Far discendere le scelte
politiche da una semplice analisi teorica (talvolta guidata da interessi di
parte) è pura follia o imbecillità (fate
voi).
Nessuno può parlare a nome di tutto il popolo; gli eletti
rappresentano il popolo in base ai voti ricevuti. Nessun partito o uomo
politico ha l’esclusiva a meno di ottenere il 100% dei voti.
La politica è l’arte della mediazione fra parti diverse; se
si trova un accordo si costituisce un governo altrimenti si ritorna al voto. Ma questa decisione tocca a Mattarella
non a Salvini, alla Meloni o ai direttori di Libero e de La Verità
Ci sono giornali che danno notizie ed altri che sono solo organi
di partito mascherati. Ai tempi delle
vituperata Prima Repubblica queste distinzioni erano nette: se leggevi l’Unità
sapevi che rappresentava il partito comunista, l’Avanti il partito socialista e
così via dicendo. In ogni caso nessun giornale di nessun partito arrivava a
falsificare i fatti come certi giornali di oggi.
La propaganda politica è una forma legittima di pubblicità.
Ma dovrebbe raccontare idee, programmi e linea politica . Invece oggi è
diventata un gioco al massacro dove l’avversario viene diffamato e massacrato
con bugie incredibili.
Ma se non hai rispetto del tuo avversario politico come puoi
aver rispetto dei cittadini che dici di rappresentare?
Un’ ultima considerazione.
L’attuale crisi politica è stata voluta da Salvini. PUNTO!
Se poi Salvini è un politico incapace, è un suo problema. ALTRO PUNTO!
Diceva un antico proverbio: chi è causa del
suo mal pianga se stesso.
Oggi, col moderno e "civile" linguaggio politico si preferisce: c.... suoi!
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