Viva l'Italia
di Leo Spanu
A volte trovi dei piccoli libri che solo a sfogliarli ti
mettono l’allegria. Le pagine da
accarezzare, il profumo della carta ancora nuova, una poesia che non
conoscevi, un paesaggio che ti riporta indietro nel tempo. Navigare in libreria
o frugando in una bancarella di libri usati: ogni volta c’è una scoperta, è come un gioco che hai fatto mille volte ma che
ti diverte sempre. L’Italia è un argomento che riempie molti e molti libri. Ci sono viaggiatori e sognatori, scrittori e fotografi
innamorati dell’Italia, tutta gente che se ne vanno in giro a raccontare l’altro paese, quello fatto di luci e di silenzi, quello che ti regala grandi emozioni. Si dicono troppe parole
che stancano, specie quelle che ci arrivano dalla televisione e dalla rete, parole
di uomini grigi che vivono nel buio e vedono solo cose
tristi. Invece c’è un’Italia più vera, a girovagare tra città e campagne, a curiosare in piccole borghi perdendosi in strade piene di storia e di vita. Ci sono meraviglie
nascoste, chiese e monumenti e montagne che sembrano cattedrali e ancora fiumi con acque che copiano il colore del cielo o della terra. Puoi incontrare gente che non ha fretta, uomini e donne con cui scambiare
quattro chiacchiere e poi, camminando camminando, alla fine del
viaggio, fermarsi a guardare il mare.
Avevo pensato di utilizzare le immagini tratte dai miei libri che trattano l'argomento Italia ma sono troppi: oltre 200 titoli e un lavoro infernale di scansione.
L'Italia mi è sempre piaciuta; l'Italia era una ragazzina bionda mia coetanea che frequentava la mia stessa scuola media. Ho provato più volte ad avvicinarla ma, in parte per la mia timidezza, in parte perchè lei proprio mi ignorava, i miei tentativi si sono risolti in un fallimento.
Qualche anno dopo ci siamo incontrati e conosciuti; lei mi ha trovato subito simpatico, a me invece lei non interessava più. Sono sempre stato bravissimo nello sbagliare i tempi: o prima o dopo ma mai al momento giusto.
Niente immagini bellissime, accontentatevi delle mie fotografie. A proposito, da quando hanno inventato le macchine digitali si fanno tanti, tantissimi scatti e magari alla fine non ti rimane niente. Ho caricato tutto in varie chiavette, come mi hanno suggerito esperti e super esperti. Mi sono perso parte della Sicilia; Catania, l'Etna, i mosaici di Piazza Armerina e Taormina.
Conservo con religiosa cura la mia vecchia reflex e 3 (tre) rotoli con 35 scatti (cadauno) da fare quando mi perderò altri ricordi, non solo digitali.
Avevo pensato di utilizzare le immagini tratte dai miei libri che trattano l'argomento Italia ma sono troppi: oltre 200 titoli e un lavoro infernale di scansione.
L'Italia mi è sempre piaciuta; l'Italia era una ragazzina bionda mia coetanea che frequentava la mia stessa scuola media. Ho provato più volte ad avvicinarla ma, in parte per la mia timidezza, in parte perchè lei proprio mi ignorava, i miei tentativi si sono risolti in un fallimento.
Qualche anno dopo ci siamo incontrati e conosciuti; lei mi ha trovato subito simpatico, a me invece lei non interessava più. Sono sempre stato bravissimo nello sbagliare i tempi: o prima o dopo ma mai al momento giusto.
Niente immagini bellissime, accontentatevi delle mie fotografie. A proposito, da quando hanno inventato le macchine digitali si fanno tanti, tantissimi scatti e magari alla fine non ti rimane niente. Ho caricato tutto in varie chiavette, come mi hanno suggerito esperti e super esperti. Mi sono perso parte della Sicilia; Catania, l'Etna, i mosaici di Piazza Armerina e Taormina.
Conservo con religiosa cura la mia vecchia reflex e 3 (tre) rotoli con 35 scatti (cadauno) da fare quando mi perderò altri ricordi, non solo digitali.
Assisi. Basilica di san Francesco. Piove e siamo pochi in giro.
Firenze. Pochi turisti perchè è ancora presto.
Bologna. Basilica di santo Stefano: sette chiese in una. Una meraviglia!
Matera. Panorama.
Matera: particolare dell'antico centro.
Modica: C'è qualcosa in comune con Matera. Anche la povertà ha 50 sfumature di grigio.
Genova. Inseguendo le canzoni di Fabrizio de Andrè.
Milano. Arte in piazza con cavalli di ferro che salgono montagne di sale. Chissà a cosa pensava l'artista.
Brescia. Chiesa di san Francesco. Da studenti, andavamo all'uscita della messa delle undici. A caccia di ragazze.
Palermo. La Cattedrale. C'è sempre un turista con maglietta azzurra e mutandoni bianchi che disturba l'immagine
Noto. La cattedrale. Mi piace il colore caldo delle sue chiese e dei suoi palazzi.
San Leo. Abside della Pieve
Arezzo. Prima che fosse proibito appendere ai balconi striscioni, scudi, bandiere e biancheria da asciugare.
Treviso. Gli antichi abitanti?
Padova. Basilica di sant'Antonio
Monreale, Chiostro.
Lago d'Orta. Omegna
Lago Maggiore: Isola Bella
Molveno: dintorni
Molveno: dintorni
Canazei: dintorni
Parco naturale Adamello-Brenta: Cascate Nardis
Cascata Nardis
Cogne. Gran Paradiso.
Urbino. Palazzo Ducale: particolare
Trento. Castello del Buonconsiglio: particolare
Gradara. Mura medievali
Aosta
Teramo. Duomo, facciata posteriore
Montefiascone. Chiesa di san Flaviano
Pavia. Certosa
Torino. Basilica di Superga
Torino, parco del Valentino. All'ombra dell'ultimo sole si era assopito un pescatore.
Benevento
Alberobello. Tetti
Bari. Dentro lo specchio una città.
Merano. I nuovi Beatles
Agrigento, Valle dei Templi presso il tempio della Concordia. Cosa sta guardando la signora?
Venaria. Reggia: Oh oh cavallo, oh, oh!
Siracusa. Piove dal cielo e dalle fontane.
Montepulciano. Palazzo comunale
Cefalù
Orbetello
Isola d'Elba
Viareggio
San Quirico d'Orcia. La collegiata
Ragusa
Sassari. Duomo, campanile
Isola Asinara, cala Reale
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