Contro pensiero
di Leo Spanu
In una società dove si fa tutto contro, uomini, animali e
cose in omaggio a quel principio fondamentale per cui ci dobbiamo tagliare gli
attributi per far dispetto alle nostre mogli (siamo sicuri che a loro
dispiaccia?) oggi il mio pensiero va contro corrente e più modestamente contro di me, contro di te e contro tutti
quelli che…..
Vediamo cosa mi può capitare.
Il governo del mio paese, della mia
regione, della mia cittadina, del mio condominio, non mi piacciono? Ed io voto
contro!
C’è chi va a destra, chi va a sinistra,
chi va al centro, chi sta fermo, chi va
dove gli pare. Ed io vado contro, voi andate pure a fanculo.
Così posso apprezzare il piacere infantile del fare dispetti per il solo gusto di farli.
Ricordate il
divertimento, da bambini, quando pisciavi sul castello di sabbia costruito da
quell’antipatico bambino vicino d’ombrellone perché il suo castello era più
bello del tuo? Meglio ancora quando
pisciavi sulle formiche, nere o dalla testa rossa per sentirti come un dio cattivo e
dispettoso che creava il caos? E quando suonavi il campanello al vicino di casa brontolone oppure quando pisciavi sulla sua porta?
La pipì come arma di distruzione di
massa che tutto dilava e cancella. Non male!
Pisciare in testa al tuo miglior nemico (ma
va bene anzi meglio se amico) è una aspirazione sublime, il massimo, come fare lo sgambetto al tuo compagno di scuola delle elementari,
il primo della classe.Tutte cose che puoi fare solo da bambino, perché hai l’alibi
di essere bambino.
Poi da grande la questione diventa complicata. Violentare una
ragazza ubriaca, pestare a sangue un barbone, tagliare le gomme della macchina di quello che ti porta il cane a fare i suoi bisogni davanti a casa tua: cose che non puoi far passare come ragazzate anche se ci provi sempre.
C’è sempre qualcuno che trova la scusa giusta:
la ragazza violentata voleva essere violentata, il pedofilo è stato provocato,
i bambini non nascono più in Italia perchè sono confezionati in Africa come un
vestito o un paio di calze. E se lo dice Salvini, l’uomo contro più importante d‘Italia, possiamo stare tranquilli.
Altro che venire in pace come Gesù Cristo o
san Francesco. Siamo nati per fare la guerra agli zingari, ai migranti, agli
ebrei, ai gay e a tutti quelli che ci stanno sulle palle. Siamo nati per
essere contro la cultura, contro l’intelligenza, contro la bellezza, contro la poesia.
Come uccelli
cagatori voliamo sopra le nostre città e sopra il mondo intero.
Ormai ogni nostro pensiero, ogni nostra azione, ogni nostra parola è
contro qualcosa o qualcuno. Nello sport dove si esprime il tifo a sprangate;
qualche volta si riesce pure ad avere il morto.
In politica: nel Pd si fa fuori
un Renzi per sostituirlo col commissario Montalbano. Che poi il partito finisca
per autodistruggersi è un fatto
secondario, l’importante è eliminare un nemico (non avversario) politico.
Nella
televisione dove si dà spazio a dilettanti senza qualità.
Nel giornalismo dove chi le
spara più grosse vende libri e fa spettacoli teatrali.
Nella scuola dove
ministri cialtroni si divertono a distruggere la preparazione dei giovani per
trasformarli in asini parlanti.
Nella società dove chi alza la voce e saluta alla romana dimostra carattere e amor
di patria.
C’è un po’ di confusione in giro, io per primo non capisco più cosa sta
succedendo: se parlo bene di qualcuno che stimo mi dicono che sono falso e ipocrita:
è vietato avere simpatia, ammirazione, amicizia, amore. Valori superati,
bisogna odiare, provare rancore,
disprezzo e paura, bisogna mostrare i pugni, bisogna essere duri.
Perché noi
siamo gente coi coglioni grandi così e, in effetti, era da tempo che non si
vedevano in giro tanti coglioni e pure di dimensioni stratosferiche. Qualcuno l’hanno
fatto pure ministro e la gente, specie quelli che sono sempre contro, ad osannare e a rendere onore.
Aveva ragione
Enzo Jannaci a chiedere un mondo” sol con l’odio e senza l’amore”. Per vedere
di nascosto l’effetto che fa.
Vengo anch’io? No, tu no.
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