Contaminazioni
di Leo Spanu
Il termine indica un processo di contagio, di infestazione incontrollato, di
inquinamento incontrollato di carattere biologico,
chimico, radioattivo.
Nell’arte indica invece una contaminazione, una fusione
di stili e contenuti diversi.
Si tratta in
genere di un gioco spesso piacevole dove la fantasia dell’artista spazia senza
limiti.
Talvolta si ottengono risultati incredibili e magari anche di valore artistico ma
il più delle volte rimane solo un bel gioco, come già detto. Forse tutto quello che c’era
da dire, scrivere, dipingere è stato detto, scritto e dipinto. Niente di nuovo
sotto il cielo dell’arte; non ci sono più i geni di una volta e oggi si finisce
col definire “capolavori” opere mediocri.
Ci sono libri che non si possono
leggere, dipinti inguardabili e musiche da incubo.
Del resto si è spesso attribuito il
Nobel per la letteratura a sconosciuti scribacchini ignorando e mettendo da parte i pochi che sapevano scrivere; si continua ad osannare registi tipo Woody Allen come geni del cinema e il più delle volte si tratta di film che sono un minestrone indigeribile.
Forse il ciclo creativo dell’uomo occidentale si è esaurito dopo secoli di
bellezza e oggi ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento presentando asini per cavalli purosangue.
Allora ben venga la contaminazione di chi vuole solo giocare senza la pretesa
di cambiare il mondo con un inesistente talento.
Ci sono in giro troppi politici esaltati e mitomani che si credono Dio: ci sono troppi stati che si dicono democratici che, con l'istigazione all'odio, aggiungono ulteriore violenza e miseria in un mondo che ne è già saturo.
Prendiamoci quindi qualche minuto di pausa dalle preoccupazioni e dalle paure e tuffiamoci nei mari di fantasia che ci mostrano gli artisti, tutti gli artisti bravi e meno
bravi.
Giochiamo con loro, forse possiamo imparare qualcosa di buono, magari a sorridere
e sognare come bambini che non hanno peccati da scontare e, con la
mente più libera, dare qualche calcio a chi vuole farci vivere solo in bianco
e nero.
I fotografi polacchi Bibi e Jacob, noti come Katy 2, si sono
divertiti ha reinterpretare pittori famosi come Leonardo, Vermeer, Botticelli e
altri inventando un nuovo Rinascimento. Il risultato è veramente piacevole. Divertitevi, se ne avete voglia, a
riconoscere opere e autori.
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