Fantasmi
di Leo Spanu
Credere o meno nell'aldilà è un fatto puramente accademico. Ognuno può coltivare le sue convinzioni tranquillamente, tanto nessuno tornerà indietro a raccontarci la vita dopo la morte e, in ogni caso, niente è più noioso di un futuro già visto. E' più divertente inseguire i fantasmi che ci accompagnano invisibili durante il giorno, quelli che fanno i dispetti e ti spostano la forchetta o ti nascondono gli occhiali che, lo giuro, avevo appoggiato qui. Per chi non crede ai fantasmi e neppure agli uomini c'è sempre il cinema con le sue fantasie a parlare di mondi che non esistono anche quando sono veri. C'è molta gente che nega tutto dell'esistenza, il male che facciamo e il bene che rubiamo a quelli migliori di noi. Che vita al buio dev'essere quando tutto è perfetto, regolamentato, codificato e condiviso con la gente perbene. Che vita senza colori quando non riesci a viaggiare dentro i sogni e non arrivi a vedere l'altra faccia della luna. Poi ci sono i fantasmi, quelli che non vogliono morire e rimangono a metà strada tra la realtà e il sogno. Ogni tanto si fanno anche vedere ma tutti pensiamo che si tratti di giochi di luce e così anche loro capiscono che non sono veri, che sono si partiti ma non sono mai arrivati, che il loro è solo un girotondo, un viaggio attorno al niente. Se esistono anche solo in trasparenza, è solo perchè c'è qualcuno che li ricorda e pensa a loro. Forse persone che hanno amato o fantasmi che sognano altri fantasmi.
Anne Siems (1965) è un'artista tedesca che è andata a curiosare nei paesaggi della Terra di Mezzo, un luogo difficile da scoprire perchè ci sono troppe strade che non portano da nessuna parte. In un mondo confuso e violento solo i poeti e gli artisti riescono a trovare la via giusta per non morire per sempre e a regalarci un'emozione. Ma forse non è vero niente, è solo un'illusione quella che ci fa sperare e credere di esistere.
Credere o meno nell'aldilà è un fatto puramente accademico. Ognuno può coltivare le sue convinzioni tranquillamente, tanto nessuno tornerà indietro a raccontarci la vita dopo la morte e, in ogni caso, niente è più noioso di un futuro già visto. E' più divertente inseguire i fantasmi che ci accompagnano invisibili durante il giorno, quelli che fanno i dispetti e ti spostano la forchetta o ti nascondono gli occhiali che, lo giuro, avevo appoggiato qui. Per chi non crede ai fantasmi e neppure agli uomini c'è sempre il cinema con le sue fantasie a parlare di mondi che non esistono anche quando sono veri. C'è molta gente che nega tutto dell'esistenza, il male che facciamo e il bene che rubiamo a quelli migliori di noi. Che vita al buio dev'essere quando tutto è perfetto, regolamentato, codificato e condiviso con la gente perbene. Che vita senza colori quando non riesci a viaggiare dentro i sogni e non arrivi a vedere l'altra faccia della luna. Poi ci sono i fantasmi, quelli che non vogliono morire e rimangono a metà strada tra la realtà e il sogno. Ogni tanto si fanno anche vedere ma tutti pensiamo che si tratti di giochi di luce e così anche loro capiscono che non sono veri, che sono si partiti ma non sono mai arrivati, che il loro è solo un girotondo, un viaggio attorno al niente. Se esistono anche solo in trasparenza, è solo perchè c'è qualcuno che li ricorda e pensa a loro. Forse persone che hanno amato o fantasmi che sognano altri fantasmi.
Anne Siems (1965) è un'artista tedesca che è andata a curiosare nei paesaggi della Terra di Mezzo, un luogo difficile da scoprire perchè ci sono troppe strade che non portano da nessuna parte. In un mondo confuso e violento solo i poeti e gli artisti riescono a trovare la via giusta per non morire per sempre e a regalarci un'emozione. Ma forse non è vero niente, è solo un'illusione quella che ci fa sperare e credere di esistere.
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