Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio
di Leo Spanu
Adesso che le candidature del Pd sono ufficiali la domanda è:
Chi voto?
Ho già detto e ribadito che sono un antipatizzante del PD,
che lo voterò mio malgrado perché è l’unico partito esistente in Italia. Si
certo, ci sono molti problemi all’interno e all’esterno; si potrebbe parlarne
male per ore ed ore ma poi non c’è altro nel panorama politico italiano. Mi rifiuto
infatti di credere che gli altri “prodotti
” politici abbiano un minimo di decenza. Sono un’offesa all’intelligenza prima ancora che alla democrazia; comunque chi vuole farsi prendere per i
fondelli da sedicenti leader analfabeti, ignoranti e in definitiva anche
pericolosi per il vivere civile del nostro paese, si accomodi pure.
Ma come abbiamo fatto
a ridurci così? Una volta c’era una scelta ampia, da destra a sinistra, di
formazioni politiche con proposte, valori e programmi diversi. Magari non
sempre di grande profilo culturale ed economico ma dietro le parole c’erano
anche persone che si assumevano delle responsabilità, che si misuravano con l’opinione
pubblica. E’ vero c’era la corruzione perché oggi invece? C’era la selezione
del personale politico, magari talvolta con criteri discutibili, oggi invece il
primo stronzo che passa lo fanno onorevole.
Già, perché da tempo noi non scegliamo i nostri onorevoli anzi neppure ci rappresentano perché neanche
li conosciamo. Uno di Cagliari lo candidiamo a Trieste, l’amico di Bari lo
sistemiamo a Firenze, il compare di Milano lo mettiamo a Trapani che c’è il
collegio sicuro.
Così quando leggo l’elenco dei candidati del mio paese la
prima domanda che mi viene in mente è: e questo chi cazz’è? Ma è un onorevole
uscente, cinque anni di attività parlamentare! Davvero, mai sentito nominare e
poi ditemi cosa ha fatto per il mio paese, mi basta sapere di una cosa
qualunque, una sola.
E’ colpa mia, lo
ammetto, colpa della mia ignoranza se non sono
al corrente del grande impegno profuso dall’onorevole Tizio Caio Sempronio. Certo,
una volta, l’onorevole andava in giro regolarmente per il suo collegio,
incontrava gli elettori, faceva pure qualche promessa di troppo, sparava
qualche cazzata, stringeva mani e concludeva la sua visita con un: ricordatevi
che io sono sempre a vostra disposizione,
sono sempre dalla vostra parte. Non so più da che parte stiano gli onorevoli di
oggi, non so se siano persone vere o nomi scritti sul giornale locale durante il
solo periodo elettorale. Mai visti in faccia, mai sentiti parlare. Loro
appartengono ad un Olimpo che noi comuni mortali non riusciamo neppure a immaginare.
E ritorno alla domanda iniziale: chi voto? Una
delega in bianco ad illustri sconosciuti che da anni hanno svenduto la
provincia di Sassari: porto, aeroporto, zona industriale di Porto Torres,
bonifiche mai avviate, inquinamento diffuso, turismo demolito da assurde scelte
politiche. La provincia di Sassari è probabilmente l’unica dove non esiste il
problema dell’amianto, dove i dati della mortalità per tumori sono sconosciuti. Sassari è diventata la periferia della Sardegna
già a sua volta periferia della periferia dell’Italia grazie ad una classe
dirigente ottusa e inconcludente. Nel PD si sono scannati per le candidature ed
hanno delegato le scelte a Roma. Non riescono a decidere neppure le persone da
mandare al parlamento e dovrebbero decidere del nostro futuro. Ma per favore!
P.S. In un momento di profonda depressione ho provato ad
esaminare anche le altre proposte politiche in Sardegna. Gesù, Giuseppe, Maria!
Il partito sardo d’azione si è alleato
con la lega di Salvini. Adesso si che non ci resta che piangere.
Commenti
Posta un commento