Mare d'inverno: Viareggio
di Leo Spanu
La prima volta a Viareggio fu nel 1984. Per pochi giorni mi
persi il famoso carnevale; dovetti accontentarmi di una festa più piccola,
una specie di carnevale dei poveri,
organizzato da un rione con gli avanzi di magazzino. Non male comunque.
Le fotografie sono di molti anni dopo. Era il mese di maggio
ma, secondo gli esperti, uno dei più freddi e piovosi degli ultimi 20 anni. Le
spiagge già pronte e nessuno in giro. Tutti quegli ombrelloni colorati in attesa
dei turisti: quanta allegria sprecata.
Io non ho mai amato le
spiagge affollate tipo carnaio con odori vari di corpi seminudi esposti al sole a rosolare. Sono sempre stato
un leone solitario ( lo so che si dice lupo ma vorrei essere coerente col mio
nome) anche per altri aspetti della vita. Anzi ho sempre considerato la solitudine una specie di medicina, uno dei
pochi “luoghi” dove riposare la mente; passeggiare su spiagge deserte diventa
un viaggio ai confini del mondo. Purtroppo poi bisogna tornare alla realtà.
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