L'uomo illustrato
di Leo Spanu
L’uomo illustrato è un racconto del 1951 di Ray Bradbury,
uno dei maggiori scrittori di fantascienza e non solo. Nella storia c’è un personaggio misterioso,
col corpo completamente dipinto. I tatuaggi sono opera di una vecchia, venuta
dal futuro, ed hanno una caratteristica speciale: le persone dipinte possono
prendere vita e raccontare la loro storia. Nel 1969 è stato ricavato un film
con Rod Steiger come protagonista. In
questa sede non mi interessa parlare del libro o del film, altri lo hanno fatto
meglio di me ma mi colpisce, la simbologia neppure velata del racconto. Bradbury è
uno scrittore con una visione poetica della vita, basta leggere le “Cronache
marziane” il suo più bel libro per rendersi conto che non è solo un piacevole
narratore. Come tutti i veri scrittori, Bradbury parla di se, delle illusioni che
il tempo consuma implacabilmente e dei sogni che non si realizzano. Di tanto vivere restano solo parole scritte sulla carta, troppo poco per raccontare un'esistenza.
Allora quelle figure dipinte sulla pelle diventano l’immagine di tutto quello
che uno si porta dentro e non riesce a dire: amori e dolori, la vita quotidiana
con i suoi riti e le abitudini imposte che finiscono col soffocare ogni
aspirazione. Sono pochi e fortunati quelli che riescono a realizzarsi, la maggior parte di noi si
ritrova, in vecchiaia, a raccogliere ricordi e rimpianti, qualche volta una
pagina di allegria, più spesso storie di delusioni.
Non capisco quelli che si dipingono il corpo come una tela da ammirare in uno strano museo. Il corpo finisce con l'invecchiare e forse anche i disegni, non so, perdono colore e lucentezza come molti affreschi o come i tanti pensieri che, quando la notte sei stanco e cerchi un attimo di tregua, non ti fanno dormire.
Janice Urnstein Weissman è un'artista americana.
Non capisco quelli che si dipingono il corpo come una tela da ammirare in uno strano museo. Il corpo finisce con l'invecchiare e forse anche i disegni, non so, perdono colore e lucentezza come molti affreschi o come i tanti pensieri che, quando la notte sei stanco e cerchi un attimo di tregua, non ti fanno dormire.
Janice Urnstein Weissman è un'artista americana.
Commenti
Posta un commento