9. Jeanne Hebuterne Modigliani
Amedeo Modigliani conobbe Jeanne Hebuterne alla fine del 1916.
Jeanne aveva 18 anni, Amedeo 14 di più.
Jeanne era di una bellezza straordinaria con quei lunghi capelli castani e
qualcosa di esotico nello sguardo e nel viso: una principessa indiana. Amedeo
usciva da una travagliata storia d’amore, Jeanne che faceva da modella al pittore giapponese Tsuguharu Foujita, si era iscritta ad una
scuola di pittura. Non si conosce molto della storia di questi due artisti. Di Modigliani ormai si è a conoscenza di ogni
particolare della sua breve esistenza compresa una immeritata fama di "artista
maledetto” ma Jeanne era a sua volta una grande artista. E’ sufficiente guardare
le sue opere per rendersi conto che quella giovane donna aveva un grande talento e che avrebbe potuto avere un
futuro importante nella storia dell’arte.
Nel 1918 nasce la figlia Jeanne ma la bambina viene
registrata all’anagrafe come figlia di padre ignoto. La famiglia di Jeanne non
gradisce la sua relazione con quel pittore italiano, povero, alcolizzato e
senza futuro.
I due vivono per qualche tempo a Nizza poi ritornano a
Parigi. La salute di Amedeo desta serie preoccupazioni. La notte quando
finalmente il sonno coglie il pittore , Jeanne lo veglia. A volte lo disegna
addormentato. C’è in quei disegni un amore incredibile: una donna così giovane
ma così matura e così ricca di sensibilità e di emozione. A volte i due
disegnano insieme come un concerto a quattro mani su un solo piano. Anche
Amedeo dipinge la sua giovane compagna a
volte con furia rabbiosa a volte con una
inusuale serenità . Anche Amedeo ama disegnare Jeanne quando dorme con
l’espressione innocente di una bambina.
Amedeo Modigliani muore il 24 gennaio del 1920 stroncato
dalla tubercolosi. Jeanne, ormai al nono mese di gravidanza, si lancia dalla
finestra della casa dei genitori il giorno dopo.
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