Piccole lezioni d'italiano (8/10): Generi letterari in versi
di Leo Spanu
Anche in questo caso si parla di preistoria o di storia antica.
Nella letteratura moderna i generi che
andremo a citare sono quasi scomparsi ma non si può scrivere ( decentemente) se
non si conosce il nostro passato letterario. Veramente sarebbe opportuno
conoscere anche il nostro passato storico, artistico ecc. ecc. Ci risparmieremmo un sacco di errori e di
orrori.
Il Genere lirico è rappresentato sostanzialmente dalla
poesia lirica. Deriva dal greco perché veniva
accompagnata dalla lira, uno strumento a corda. ( La lira è stata una moneta, i
giovani non lo sanno ma le mille lire erano un mito. Magari un
giorno ne parliamo)
Può essere:
Lirica amorosa. Deriva dalla poesia provenzale e fu
utilizzata da Dante, Guido Cavalcanti e Francesco Petrarca.
Lirica religiosa. Esempio: i salmi della Bibbia, le opere di
Francesco d’Assisi e di Jacopone da Todi.
Lirica politica o patriottica. I cori del Manzoni e gli inni
di Goffredo Mameli. Affine è la lirica civile.
Lirica satirica. Tipica degli autori romani: Il più
importante fu Orazio. Simile è l’epigramma che si caratterizza per la brevità
della composizione. Originariamente l’epigramma era un iscrizione posta sui
monumenti funebri. Il poeta romano Marziale è il più noto autore di questo
genere.
Il Re Travicello di Giuseppe Giusti
Al re Travicello
piovuto ai ranocchi,
piovuto ai ranocchi,
mi levo il cappello
e piego i ginocchi;
lo predico anch’io cascato da Dio:
oh comodo, oh bello,
un Re Travicello!
Calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso;
Calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso;
Mi fermo qui perché
mi sembra di parlar del Partito Democratico, di Forza Italia, della Lega, di
Fratelli d’Italia, di Cinque Stelle…. e
mi fermo qui perché, perché!!!
Lirica pastorale. L’ambientazione è agreste. Esempio di idillio
leopardiano:
La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Lirica burlesca o giocosa. Punta allo scherzo o alla
caricatura. Cecco Angiolieri è probabilmente il più noto autore del genere per
via de suo “Si fossi foco”.
Lirica bacchico-conviviale. Ai tempi dei romani era in esaltazione dei
riti della vendemmia.
Lirica modernissima. In questo campo ognuno può fare quello
che vuole.
Il genere epico narra in versi storie belliche. Non sempre si tratta di
fatti realmente accaduta anzi spesso sono solo miti che raccontano e nobilitano la nascita di un popolo. Si hanno quindi: il genere cavalleresco o
romanzesco. Narra le gesta dei cavalieri medievali con i cicli carolingio (
Carlo Magno) e bretone ( Artù e i cavalieri della tavola rotonda) ma anche ”
Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto; mitologico (Metamorfosi di Ovidio).
Altri generi di poesia sono: il poema didascalico ( le “Opere” di Esiodo, le “ Georgiche “ di
Virgilio, il “ De rerum natura” di
Lucrezio)); il poema
didattico-allegorico narra norme religiose
e morali; il poema eroicomico ( “La secchia rapita” di Alessandro
Tassoni, storia di una guerra tra bolognesi e modenesi scoppiata quando i
modenesi rubarono una secchia di legno dalla torre della Ghirlandina); il poema satirico; il poema maccheronico
(utilizza una lingua dialettale latinizzata: oggi si direbbe in italiano
maccheronico).
Per chiudere in bellezza un sonetto di Trilussa e visto che in questo periodo vanno di moda tribunali e politica ecco;
In pretura
- Alzatevi, accusata: vi chiamate?
- Pia Tonzi- Maritata?- Sissignora.
- Con prole?- No... con uno che lavora...
- D'anni?- Ventotto. - Che mestiere fate?
- Esco la sera verso una cert'ora...
- Già, comprendo benissimo, abbordate..
- Oh, dico, sor pretore, rispettate
l'onorabilità di una signora!
- Ma le guardie vi presero al momento
che facevate i segni ad un signore,
scandalizzando tutto ilo casamento...
- Loro potranno divve quer che vonno;
ma io, su le questioni de l'onore,
fo come li Ministri: nun risponno!
Per chiudere in bellezza un sonetto di Trilussa e visto che in questo periodo vanno di moda tribunali e politica ecco;
In pretura
- Alzatevi, accusata: vi chiamate?
- Pia Tonzi- Maritata?- Sissignora.
- Con prole?- No... con uno che lavora...
- D'anni?- Ventotto. - Che mestiere fate?
- Esco la sera verso una cert'ora...
- Già, comprendo benissimo, abbordate..
- Oh, dico, sor pretore, rispettate
l'onorabilità di una signora!
- Ma le guardie vi presero al momento
che facevate i segni ad un signore,
scandalizzando tutto ilo casamento...
- Loro potranno divve quer che vonno;
ma io, su le questioni de l'onore,
fo come li Ministri: nun risponno!
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