Il lato B
di Leo Spanu
Una volta indicava la seconda facciata dei dischi a 45 giri,
quella che conteneva la canzone meno importante. Poi capitava che cantanti e
produttori prendessero una cantonata e un lato B come la canzone di Mogol–Battisti
Emozioni diventava un successo
planetario mentre il lato A ( se non lo ricordate si trattava di Anna, pezzo
con più di qualche interessante spunto musicale) svaniva nel nulla. Oggi il lato B indica
una parte anatomica che nel corso della storia dell’umanità ha avuto una
notevole importanza. Da qui definizioni di ogni generi e l’utilizzo di metafore
al limite dell’impossibile. Una definizione che mi è sempre piaciuta era il
soprannome di un mio compaesano: Due culi ( il termine culo è il primo in
classifica nel vocabolario riferito al “
posteriore”). Uno potrebbe pensare alle dimensioni esagerate, una specie di
deretano che occupa due poltrone e forse non bastano. Sbagliato!
Significa avere la faccia come il culo quindi in totale sono due. Questa
immagine mi è tornata alla mente sentendo l’onorevole Giacchetti ( del PD)
definire il suo compagno di partito Speranza con questa immagine. Quindi in
questo caso “ le terga” hanno un valore
spregiativo. Ma ci sono definizioni che afferiscono alla fortuna ( vincere alla
lotteria è un colpo di culo), alla bellezza ( ci sono attrici che delle loro
chiappe hanno fatto la carta vincente). Poeti e cantatori hanno cantato le
varie forme da strumenti musicali a
frutta fresca di stagione. Pittori di tutti i tempi hanno immortalato rotondità
fresche ed anche un po’ passate. Sederi da urlo e sederi sfatti, il tempo passa
sul nostro fondo schiena presentando i
conti da pagare alla vecchiaia. Ed è per questo che da anni non frequento le
spiagge; mi rattrista vedere carni pendule da sotto o sopra i costumi. Meglio
ricordarlo ( anche il nostro) com’era a vent’anni. In ogni caso non mi piace la definizione lato
B , sembra il retrobottega di un magazzino, la fotocopia di una foglia, una soluzione di riserva. Ridatemi
il “ culo” di una volta, sarà volgare ma
non c’è il rischio di confondersi, almeno con le parole. Perché in altri campi
ho il dubbio che qualche errore si stia facendo anche perchè credo ci sia una
sopravvalutazione di questo angolo (?) di corpo. Personalmente io sono sempre
molto affezionato al lato A.
A seguire una panoramica di "chiamateli come volete" tutti rigorosamente femminili, come li rappresentano artisti di tutto il mondo.
A seguire una panoramica di "chiamateli come volete" tutti rigorosamente femminili, come li rappresentano artisti di tutto il mondo.
Claudio Valenti
Christopher Pew
Claire Bridge
Cesar Galicia
Deangel
Erin Whitman
Vilmar Lopez
Gianluca Mantovani
Imma Visconte
Richard Harper
Robles Munoz
Shany Van den Berg
James McDonalds
Berlamino Miranda
Cynthia Westwood
Damien Loeb
Javier Arizabalo
P.S.
Nel mio paese c’era una lunga tradizione di soprannomi per indicare persone e famiglie. Quello
indicato sopra era uno dei tanti che utilizzava la parte anatomica in oggetto e
relative funzioni come elemento
portante. Ne citiamo alcuni con , tra parentesi, la versione italiana dove
possibile, con una molto libera traduzione.
Dui curi ( due culi)
Curi mannu (culo grande)
Curu a fiaschu (
a fiasco)
Frusciacuru ( un
sedere che fischia? Neanche fosse un treno)
Gratta curu ( il gratta e vinci ha origini
antiche)
Caglia in curu ( tradotto in italiano con "zitto dietro", è un invito a tacere sopra e sotto)
Caglia in curu ( tradotto in italiano con "zitto dietro", è un invito a tacere sopra e sotto)
Cagga Tabaccu ( caga
tabacco=accanito fumatore?). Questa è una definizione con molte varianti anche
se ( per me) non è sempre facile la comprensione; cagga azua ( acciuga); cagga monti ( montagne) ; cagga funtana ( fontana); cagga sangu ( sangue); cagga tianu ( tegame. Questa è stata
italianizzata in "Sporcategame"); cagga rasoggia ( coltello o rasoio: questa dev’essere
dolorosa); cagga pani ( pane)
Cagga a la ritta
( farla in piedi); cagga i lu frescu ( al fresco)
Troddhiu arresu (?
Io la tradurrei come “ scoreggia timida”; che rimane ferma a metà strada)
Troddhiareddhu ( scoreggina)
Piscia in curu
Per curiosità
citeremo anche un paio di definizioni relative al lato A ( maschile).
Cazzareddhu ( va
bene cazzettino?)
Mezza piscitta (
come sopra o il proprietario ne aveva davvero la metà?)
Per chi volesse approfondire suggeriamo il libro di Andrea
Pilo: Ammenti di la vidda di tandu ( Ricordi della vita di allora) . EDES,
Sassari 2994
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