Vengo anch'io? No, tu no!
di Leo Spanu
Mi piace, adesso che posso farlo, dopo pranzo sdraiarmi sul
divano e farmi un pisolino. Probabilmente sogno ma non ricordo quasi mai i
sogni che faccio, gli incubi invece ti seguono anche quando ti svegli. Così stavo passeggiando in una campagna degna dei colori di Van Gogh quando un
ringhio feroce alle mie spalle mi ha paralizzato pensieri e respiro. Anche il
cielo è diventato grigio fumo come prima di un temporale. Mi sono voltato e davanti
a me un’orda di zombi affamati mi scrutava con malignità. Ho
riconosciuto in prima fila: Salvini, Grillo, Berlusconi, Bersani, D’Alema,
Fassina, Vendola, Brunetta, Gasparri, Meloni, La Russa, Monti; gente che mi ringhiava contro con
la bava alla bocca.
Ho provato a gridare ( per legittima difesa): “ Non
sono Matteo Renzi lo giuro, non l’ho mai visto, non l’lo mai sentito e quando
appare in televisione dormo sempre,
lo rigiuro.”
Inutilmente, in
questo strano paese se non sei un VIP non ti ascolta nessuno. Figuriamoci un vecchio, uno che ruba
il futuro ai suoi nipoti perché prende una pensione di ben 1000 euro al mese.
Ho cercato in quella strana alleanza di bastian
contrari qualche volto umano.
Niente da fare! Tutta gente incazzosa e incazzata. Costituzionalisti senza poltrona, politici finiti da un pezzo, giornalisti spacciatori
di notizie e tante mummie fuggite dai musei. Nel mucchio selvaggio c'erano anche, orribile
visu, Cirino Pomicino e Ciriaco de Mita. No, per pietà, fatemi uscire da
questo incubo. Non ditemi che anche Clemente Mastella è vivo e lotta con noi. Chiamate pure
Godzilla, Diabolik, Dracula e il Fantasma dell’Opera ; chiamate anche la nonna del Corsaro Nero ma Mastella
no!
Poi, per fortuna, qualcuno ha suonato alla porta e mi sono
svegliato. Ero in un bagno di sudore ma ho tirato un sospiro di sollievo per la
fine di quel terribile incubo. Ho acceso la televisione ed invece erano tutti
li a scrutarmi con i loro occhi gonfi di sangue. Ho provato a dire ( a volte la
paura ti fa dire cose sbagliate) : “Vengo
anch’io?” E loro mi hanno risposto
in coro: “No, tu no!” “Ma perché ?”
“ Perché no.”
Mai che mi riesca di salire sul carro dei vincitori .
Forse molti non sanno che la canzone di Jannaci è stata censurata . Un paio di strofe,
politicamente cattive, sono state cancellate per non offendere la sensibilità
di tanti italiani ipocriti si ma anche tanto per bene. Una canzone scorretta è diventata una
cantilena per bambini.
Provo a spiegare, senza ironia, perché a
me “la banda del no” fa paura.
Se questo fosse un paese normale non andrei a votare al referendum del 4 dicembre. Ci sono alcuni punti che non mi convincono ma prendo atto, come fatto positivo, che almeno c’è un tentativo di svecchiare un sistema ingessato e di fare delle riforme in un paese dove tutti parlano sempre di cambiamenti e sono lì da trent'anni e più a ribadirlo a noi popolo bue privo di memoria.
Se questo fosse un paese normale non andrei a votare al referendum del 4 dicembre. Ci sono alcuni punti che non mi convincono ma prendo atto, come fatto positivo, che almeno c’è un tentativo di svecchiare un sistema ingessato e di fare delle riforme in un paese dove tutti parlano sempre di cambiamenti e sono lì da trent'anni e più a ribadirlo a noi popolo bue privo di memoria.
In un paese normale dovrebbe esserci una discussione tra gli
aspetti positivi o negativi della riforma costituzionale. Invece si è preferito
dichiarare guerra al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ( cosa legittima in una democrazia) con forme e metodi che lasciano perplessi: diffamazioni stupide ( spiegatemi cosa c’entra
l’abbigliamento della moglie di Renzi con la campagna elettorale?), offese volgari e gratuite ( dare dello scemo o del
coglione ad una persona nascondendosi dietro i profili di facebook è meschino), bugie clamorose come “Renzi non è stato eletto da popolo”. Ancora una volta si è scelto lo
sport preferito da tanti italiani: buttare merda nel ventilatore.
Sveglia gente! La nostra è una repubblica parlamentare e
noi votiamo i parlamentari ( da qualche anno neppure quelli) ai quali
deleghiamo il compito di eleggere Presidente della Repubblica, Presidente del
Consiglio e il compito di governare. Quindi basta con le bufale.
Ma
come si può dare credito a persone che son state al potere per anni ( cito solo
Berlusconi e D’Alema: uno per parte per
la par condicio) e che oggi ci spiegano cosa serve all’Italia. Ma perché quando comandavano loro non hanno fatto niente o quasi??
Ma come si può dare credito a uno come Salvini, uno che
trova a ridire anche sul papa solo perchè papa Francesco fa bene il suo mestiere. Invidia e gelosia contro la concorrenza? Ricordate quando i leghisti, alle sorgente del Po riempivano d’acqua santa ampolle e ampolline
e insieme al druido Bossi ( ministro italiano che si puliva il culo con la
bandiera italiana) elevando al dio fiume preghiere perché un’alluvione si portasse
via tutti i terroni ( oggi tocca ai migranti)?
Come si può pensare che un buffone d’avanspettacolo possa
essere un leader visto che la sua
proposta politica per il futuro dell’Italia è basata sul vaffanculo .
Come si può dare ascolto ad uno come Bersani che dopo aver
vinto l’elezioni si è scusato col suo elettorato perché era convinto di averle
perse?
E mi rifiuto di parlare ancora di Berlusconi.
Ma davvero sono queste le persone che devono mettere a posto
l’Italia?
Quando ero ancora tesserato col PD, alle primarie ho votato per Gianni Cuperlo. Matteo Renzi non mi convinceva allora e anche oggi mi lascia perplesso e non certo per la sua aria da guascone. Ma credo che nella sua proposta politica ci possano essere dei valori. Di certo non è lui il responsabile dei problemi del nostro paese; lui li ha ereditati e non poteva certo risolvere in 1000 giorni di governo anni di malcostume e malgoverno. Personalmente sono pronto a dargli fiducia, se poi anche lui attuerà la pratica del tirare a campare, allora non mancherà il mio giudizio (severo) al momento opportuno, cioè alle elezioni politiche.
Quando ero ancora tesserato col PD, alle primarie ho votato per Gianni Cuperlo. Matteo Renzi non mi convinceva allora e anche oggi mi lascia perplesso e non certo per la sua aria da guascone. Ma credo che nella sua proposta politica ci possano essere dei valori. Di certo non è lui il responsabile dei problemi del nostro paese; lui li ha ereditati e non poteva certo risolvere in 1000 giorni di governo anni di malcostume e malgoverno. Personalmente sono pronto a dargli fiducia, se poi anche lui attuerà la pratica del tirare a campare, allora non mancherà il mio giudizio (severo) al momento opportuno, cioè alle elezioni politiche.
Ma oggi dobbiamo votare per un
referendum che deve modificare alcuni punti della nostra costituzione. La domanda vera è: le proposte possono davvero portare ad un cambiamento
e a un miglioramento? Io credo di si, può essere un punto di partenza. Questo è il paese del gattopardo: far
finta di cambiare qualcosa per non cambiare niente. C’è troppa gente che semina
odio e paura, che getta benzina sul fuoco del malcontento, che lavora per il
tanto peggio tanto meglio. Dovremmo invece dare più ascolto alla testa piuttosto che alla pancia. Non è con l’intolleranza che si possono
risolvere i problemi. Non è facendo la
guerra a chi è diverso da noi o non la pensa come noi che possiamo costruire un
futuro migliore. Si può votare si o no al prossimo referendum, ognuno di noi ha
il diritto di votare come vuole ma, per favore, togliamo l’audio ai profeti di sventura, ai terroristi della parola. Basta con chi urla che i vincitori non faranno
prigionieri. Queste cose le faceva Hitler. E sappiamo come è andata a finire!
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