Tutti frutti
di Leo Spanu
Tutti frutti è una famosissima canzone rock degli anni 50 lanciata da Little Richard (1) e da Elvis Presley (2). Cosa significasse il titolo non lo ha mai capito nessuno. Infatti" tutti frutti" non è italiano ma un espressione gergale americana ( derivata dall'italiano) che significa "gelato alla frutta". Che non attacca per niente col testo della canzone, infatti le parole di molte canzoni rock non dicono nulla di comprensibile, basti pensare alla canzone di Gene Vincent (1935-1971) Be bop a lula (1956) che non significa assolutamente niente ma che ti entra in testa e non ti molla più. Ma quello che conta è la musica. Quando da bambino scoprii per la prima volta il rock'n' roll con canzoni come Be bop a lula e Tutti frutti capii che il mondo può essere assurdo ma anche meraviglioso, Dipende solo da noi.
NOTE
1)Bisogna ascoltare Lucille (1958) di Little Richard (1932 Richard Wayne Penniman) una voce e un pianoforte con un riff ipnotico . In Italia ci fu una canzone gemella anche se in tono minore, Coccinella ( 1959, vendute un milione di copie malgrado la censura televisiva ) di Ghigo (1936 Arrigo Riccardo Agosti), una meteora come cantante ma la canzone lasciò tracce profonde e qualche clone tipo Fausto Leali (1944) che mangiava lime per avere la voce rauca. Con la cover di Hurt. ( A chi) il cantante bresciano raggiunse un successo straordinario mentre Ghigo finì nel dimenticatoio. La vita è strana a volte: quelli bravi si perdono e gli asini ragliano per anni nel cielo della canzone. Mi ricordo, qualche anno dopo un altro cantante meteora con un pezzo straordinario Ma che bella giornata (1968). Lui si chiamava Ugolino (1940 Guido Lamberti) ed ha anticipato Rino Gaetano (1950-1981 Salvatore Antonio Gaetano) e tanti altri ma anche lui è durato lo spazio di un mattino. A proposito di A chi ( Hurt) ascoltate la versione di Timi Yuro (1940-2004 Rosemarie Timotea Aurro americana di origine molisana) una cantante bianca con la voce da nera. L'incipit è da brivido.
Elvis Presley la considerava una delle più belle voci d'America.
2) Elvis Presley (1935-1977) è un mito, C'è la musica prima di lui e la musica dopo di lui. Solo i Beatles, qualche anno dopo, hanno condizionato il mondo della musica leggera e non solo. In Italia Elvis ha avuto, musicalmente, figli, figliastri, nipoti, pronipoti e seguaci a partire da Adriano Celentano (1938), Michele (1944 Gianfranco Michele Maisano), Little Tony (1941-2013 Antonio Ciacci), Bobby Solo (1945 Roberto Satti) fino a Edoardo Bennato (1946),Vasco Rossi (1952) e Luciano Ligabue (1960). Lui è e sarà sempre il numero 1.
Luciano Veltrone ( Roma 1942) invece è un pittore iperrealista che con una raffinata tecnica personale rappresenta in modo nuovo e moderno un tema classico della pittura: la natura morta. Non c'entra niente con l'articolo di sopra ma, per me, lui è Tutti frutti.
Tutti frutti è una famosissima canzone rock degli anni 50 lanciata da Little Richard (1) e da Elvis Presley (2). Cosa significasse il titolo non lo ha mai capito nessuno. Infatti" tutti frutti" non è italiano ma un espressione gergale americana ( derivata dall'italiano) che significa "gelato alla frutta". Che non attacca per niente col testo della canzone, infatti le parole di molte canzoni rock non dicono nulla di comprensibile, basti pensare alla canzone di Gene Vincent (1935-1971) Be bop a lula (1956) che non significa assolutamente niente ma che ti entra in testa e non ti molla più. Ma quello che conta è la musica. Quando da bambino scoprii per la prima volta il rock'n' roll con canzoni come Be bop a lula e Tutti frutti capii che il mondo può essere assurdo ma anche meraviglioso, Dipende solo da noi.
NOTE
1)Bisogna ascoltare Lucille (1958) di Little Richard (1932 Richard Wayne Penniman) una voce e un pianoforte con un riff ipnotico . In Italia ci fu una canzone gemella anche se in tono minore, Coccinella ( 1959, vendute un milione di copie malgrado la censura televisiva ) di Ghigo (1936 Arrigo Riccardo Agosti), una meteora come cantante ma la canzone lasciò tracce profonde e qualche clone tipo Fausto Leali (1944) che mangiava lime per avere la voce rauca. Con la cover di Hurt. ( A chi) il cantante bresciano raggiunse un successo straordinario mentre Ghigo finì nel dimenticatoio. La vita è strana a volte: quelli bravi si perdono e gli asini ragliano per anni nel cielo della canzone. Mi ricordo, qualche anno dopo un altro cantante meteora con un pezzo straordinario Ma che bella giornata (1968). Lui si chiamava Ugolino (1940 Guido Lamberti) ed ha anticipato Rino Gaetano (1950-1981 Salvatore Antonio Gaetano) e tanti altri ma anche lui è durato lo spazio di un mattino. A proposito di A chi ( Hurt) ascoltate la versione di Timi Yuro (1940-2004 Rosemarie Timotea Aurro americana di origine molisana) una cantante bianca con la voce da nera. L'incipit è da brivido.
Elvis Presley la considerava una delle più belle voci d'America.
2) Elvis Presley (1935-1977) è un mito, C'è la musica prima di lui e la musica dopo di lui. Solo i Beatles, qualche anno dopo, hanno condizionato il mondo della musica leggera e non solo. In Italia Elvis ha avuto, musicalmente, figli, figliastri, nipoti, pronipoti e seguaci a partire da Adriano Celentano (1938), Michele (1944 Gianfranco Michele Maisano), Little Tony (1941-2013 Antonio Ciacci), Bobby Solo (1945 Roberto Satti) fino a Edoardo Bennato (1946),Vasco Rossi (1952) e Luciano Ligabue (1960). Lui è e sarà sempre il numero 1.
Luciano Veltrone ( Roma 1942) invece è un pittore iperrealista che con una raffinata tecnica personale rappresenta in modo nuovo e moderno un tema classico della pittura: la natura morta. Non c'entra niente con l'articolo di sopra ma, per me, lui è Tutti frutti.
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