Graciela Rodo Boulanger: giochi di bimbi
di Leo Spanu
Graciela Rodo Boulanger (1939) è un'artista boliviana diventata famosa per i suoi quadri molto colorati che rappresentano bambini. Nel 1979 l'UNICEF ha utilizzato una sua opera come manifesto per l' anno internazionale del bambini.
Mi piacciono le opere di Graciela Rodo Boulanger ma i suoi bambini sono troppo seri, sembrano che non ridano mai. E forse hanno ragione loro: oltre alle difficoltà naturali della loro vita che cresce con fatica in mondo troppo distratto, devono subire anche l'imbecillità degli adulti e qualche volta anche la loro violenza. Poi tutti a piangere lacrime di coccodrillo sull'infanzia violata e giù tavole rotonde di associazioni genitori ed esperti che spiegano tutto e niente e infine la donazione di un euro da rete fissa e due da rete mobile per riempire di bontà i nostri cuori e portafogli non si sa di chi. No, decisamente questo non è un mondo per bambini. Ma i bambini di Graciela continuano a cantare, a suonare, a ballare, a coccolare i loro strani animali, a inseguire uccelli, farfalle ed aquiloni, ad andare in bicicletta, a giocare. Loro, giustamente, fanno i bambini. Magari se sorridessero di più, se ridessero anche, potrebbero insegnarci ad essere migliori.
Graciela Rodo Boulanger (1939) è un'artista boliviana diventata famosa per i suoi quadri molto colorati che rappresentano bambini. Nel 1979 l'UNICEF ha utilizzato una sua opera come manifesto per l' anno internazionale del bambini.
Mi piacciono le opere di Graciela Rodo Boulanger ma i suoi bambini sono troppo seri, sembrano che non ridano mai. E forse hanno ragione loro: oltre alle difficoltà naturali della loro vita che cresce con fatica in mondo troppo distratto, devono subire anche l'imbecillità degli adulti e qualche volta anche la loro violenza. Poi tutti a piangere lacrime di coccodrillo sull'infanzia violata e giù tavole rotonde di associazioni genitori ed esperti che spiegano tutto e niente e infine la donazione di un euro da rete fissa e due da rete mobile per riempire di bontà i nostri cuori e portafogli non si sa di chi. No, decisamente questo non è un mondo per bambini. Ma i bambini di Graciela continuano a cantare, a suonare, a ballare, a coccolare i loro strani animali, a inseguire uccelli, farfalle ed aquiloni, ad andare in bicicletta, a giocare. Loro, giustamente, fanno i bambini. Magari se sorridessero di più, se ridessero anche, potrebbero insegnarci ad essere migliori.
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