Edgar Degas e le ballerine
di Leo Spanu
Non so se Edgar Degas (1834-1917) amasse più la danza o le
ballerine ma non importa: le sue fanciulle, dopo oltre un secolo, si muovono ancora davanti ai nostri occhi come un sogno che non riesci a raggiungere. Che Degas
fosse innamorato delle donne ( abitudine che si sta un po’ perdendo) è evidente.
Come è evidente che era un pittore
anomalo, difficilmente assimilabile al movimento degli Impressionisti di cui pure
faceva a parte. Ma in lui la componente paesaggistica risultava secondaria; il suo sguardo si posava
sulla figura specie sul corpo delle donne. I suoi nudi: donne sorprese in gesti
quotidiani, figure spiate nella loro innocente intimità. E poi l’uso del
disegno: carboncino, matita o pastello, pochi segni per raccontare una parte
della storia, un momento del giorno. Immagini vive come le ballerine seguite e
dipinte in ogni momento del loro faticoso lavoro. Si perché dietro tanta
bellezza spesso c’è la sofferenza. Leggevo recentemente di una battaglia
processuale tra la dirigenza della Scala di Milano e una sua giovane
ballerina licenziata perché fisicamente non idonea. Per lei e per tante altre ragazze un
lavoro duro, assurdo, sacrifici estremi da portarle al limite dell’anoressia. Mi chiedo perché dietro la bellezza c’è spesso tanto dolore. Chi non
ricorda le ginnaste dei paesi dell’Europa dell’est. Distrutte nel fisico e
nella mente per una medaglia alle Olimpiadi. Si è poi saputo di un’atleta alla quale, a undici anni, bloccarono il menarca con una feroce cura di
ormoni che finirono per distruggerle l’apparato genitale. Si certo molte
medaglie poi, finita la carriera, la ragazza sparì dalle scene. Qualche anno
dopo, si seppe che era stata ricoverata in un ospedale psichiatrico. Anche la
sua mente era morta, dopo il corpo. Aveva sognato una vita normale, l'amore di un uomo, una figlia. Invece l'avevano chiusa in una stanza dove se ne stava seduta con la sua
bambola che pettinava e accarezzava come una bambina vera.
Ma bando alla tristezza. Apriamo le danze.
Foyer del teatro della rue Le Peletier. 1872
Ballerine rosa in un paesaggio.1897
Ballerine alla sbarra. 1888
Due ballerine. 1894
Ballerina verde. 1881
Balletto visto dal parco. 1885
Ballerine che si allacciano le spalline. 1899
Le ballerine azzurre. 1890
Arabesco. 1880
Ballerina esausta.1882-85
Studio di ballerina
Ballerina che si allaccia una spallina
Ballerina. Studio
Gruppo di ballerine
Studio di ballerina
Ballerina che si aggiusta la calza
BIBLIOGRAFIA
Degas. Bernd Grove. Taschen 2000
Degas e la pittura della vita moderna, Maria Cristina Maiocchi. E-ducation.it 2008
Degas, negli ultimi anni della sua vita, ormai quasi cieco, fu vittima del temperamento autoritario della sua vecchia governante Zoé. Le marmellate di arance amare che gli propinava, lo perseguitarono per il resto dei suoi giorni
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